Con Arx e Actalis la firma digitale si afferma nel Finance

Gianni Sandrucci_itAgileAnche il settore bancario, da sempre più restio ad adottare un approccio paperless, sembra destinato ad aprirsi al digitale, soprattutto per quanto concerne i processi di firma. Actalis,  – www.actalis.it – società del Gruppo Aruba, nonché Ente Certificatore Accreditato DigitPA e gestore accreditato Pec, ha siglato una partnership con ARX (Algorithmic Research) – www.arx.com –  azienda impregnata nella fornitura di soluzioni per la firma digitale e la sicurezza dei dati – che porterà la soluzione di firma automatica in 25 fra i 50 primi gruppi bancari italiani.La firma digitale è spesso stata – e, per molti versi, è ancora – oggetto di confusione normativa: un passo avanti è stato però compiuto lo scorso anno con l’emissione, il 19 luglio, di un decreto volto a definire, da un lato, i termini di validità delle autocertificazioni relative alla sicurezza dei dispositivi automatici di firma utilizzati e, dall’altro, le tempistiche di migrazione a dispositivi regolarmente certificati presso l’OCSI (Organismo di Certificazione della Sicurezza Informatica).

Distribuito in esclusiva da itAgile, CoSign di ARX è l’unico dispositivo di firma Hsm (Hardware Security Module) ad avere mantenuto la conformità legale in Italia, grazie a un’architettura progettata per la firma centralizzata e remota. Per queste ragioni, al momento della migrazione a dispositivi certificati, Actalis ha scelto  per sostituire tutte quelle installazioni che, a seguito del nuovo decreto, non sono più risultate a norma.

E si parla di grandi numeri: Actalis ha avviato l’implementazione di CoSign in 25 fra i 50 primi gruppi bancari italiani, oltre che presso aziende operative nell’ambito della conservazione sostitutiva, della fatturazione elettronica e nel settore della Pubblica Amministrazione. Actalis utilizza già da tre anni le soluzioni ARX per la firma digitale remota. “L’adozione della firma automatica da parte dei principali gruppi italiani rappresenta un’importante base di partenza per implementazioni future, che ci porta ad auspicare un’integrazione sempre più forte della firma digitale all’interno dei flussi e dei processi di autorizzazione bancari”, dice Gianni Sandrucci, ceo di itAgile (nella foto).

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