Saint-Vincent Resort&Casinò. L’Ad Luca Frigerio racconta le strategie e le novità del gruppo

Frigerio_lIl progetto Saint-Vincent Resort & Casinowww.saintvincentresortcasino.it – segna un’altra tappa importante per i clienti che amano il gioco. E’ stata inaugurata infatti la nuova sala slot per fumatori con una dotazione di 100 postazioni gioco – tutte dell’azienda IGT –, 74 delle quali multigame, cioè allestite con più giochi alcuni dei quali con un aumento progressivo del valore del jackpot. Di questa e di altre  novità e delle strategie del gruppo ce ne parla, Luca Frigerio Ad della holding.La scelta del mix dei giochi  installati nella nuova sala, è stata effettuata con lo stesso criterio che ha reso famosa in tutta Europa la sala Evolution del Casinò di Saint-Vincent: in ogni macchina ci sono giochi scelti fra differenti tipologie.  La sala Evolution ha un ingresso indipendente e ristorante annesso, Gaya Mood & Food, un modello che sta facendo scuola perfino a Las Vegas. Il Casinò di Saint-Vincent continua quindi il processo di rinnovamento che secondo le intenzioni del quarantaduenne amministratore Luca Frigerio porterà la sala da gioco a essere tra le più ricercate a livello internazionale. La finalità globale dell’offerta del resort – alberghi, ristoranti, centro congressi e centro benessere – è quella di realizzare il polo del divertimento più importante d’Europa, integrandosi con il generale impegno di rilancio turistico della Valle d’Aosta.  Il progetto Saint-Vincent Resort & Casino, del valore di oltre 70 milioni di euro, grazie al puntuale rispetto di budget e tempistiche, permette di salvaguardare non solo il business, con la stabilizzazione delle quote di mercato al 23,3% (che sale al 31% per i giochi da tavolo), ma anche e soprattutto i posti di lavoro degli oltre 800 dipendenti della società, oltre al significativo indotto.

Ma come si è sviluppato questo progetto?

“Il modo di fare turismo da gioco è cambiato”, risponde Luca Frigerio, amministratore delegato del gruppo per oltre vent’anni al Casinò di Campione d’Italia nel quale ha percorso tutto l’iter lavorativo da croupier a direttore del personale. “Una volta bastava avere dei giochi per avere flussi costanti, oggi bisogna offrire diversità e qualità per poter veicolare le persone sul territorio, offrendo svago e divertimento a 360 gradi. Spettacoli, eventi, manifestazioni, concerti,  ristorazione con una offerta differenziata. A questo proposito stiamo costruendo il centro benessere che sarà pronto entro dal 1 gennaio 2014”.

Siete intervenuti anche sulle sale e nell’offerta dei giochi?

“Abbiamo totalmente cambiato la visione delle sale, dei privè e dei ristoranti della casa da giochi oggi più che mai orientata alle famiglie. Abbiamo aperto la piscina all’aperto e un centro congressi con sette sale interne per una capienza massima 1.000 persone. La più grande ne può contenere 600“.

Come è composta la società?

Casino de la Vallée  denominata CAVA,  si è costituita nel 2010 dopo la fusione per incorporazione del Grand Hotel Billia, facente capo alla società Servizi Turistici Valdostani. Una  fusione approvata da legge regionale 49/09. Il giro d’affari complessivo della società, detenuta dalla Regione Valle d’Aosta e dal Comune di Saint- Vincent, è di 110 milioni di euro, dei quali l’introito dei giochi è stato di 95 milioni e 600mila euro nonostante il calo del fatturato globale (-2%) subito nel 2011 a causa della situazione generale dell’economia italiana. 630 mila le presenze registrate al Casinò l’anno scorso.

Quali sono i progetti che state perseguendo?

“È molto importante aver costruito inizialmente il cuore della struttura. Intorno a questa parte centrale dedicata al gioco stiamo costruendo una serie di servizi partendo dal territorio con cui dobbiamo integrarci. E quindi dalla terme di Saint -Vincent agli impianti di risalita, ai voli in elicottero, al rafforzamento di altri mezzi di trasporti, alle mongolfiere, agli shuttle shopping. Ma il passo più importante lo stiamo facendo verso il mercato estero. Abbiamo iniziato a lavorare con la Cina, Russia, Stati Uniti, convogliando e selezionando una clientela adatta al prodotto di fascia alta. Per questo  abbiamo bisogno di costruire prodotti o pacchetti alberghi con una offerta che includa le eccellenze del territorio”. L’impegno di Frigerio è rivolto anche verso il territorio delle regioni limitrofe. L’idea è quella di attirare aziende della moda, gioielli, grandi case vinicole, lusso per costruire all’interno e intorno alla struttura da gioco, percorsi che includano oltre al  gioco anche il benessere e il piacere personale per offrire programmi validi 12 mesi all’anno. “Puntiamo a coinvolgere i mercati dell’Oriente in grande crescita, curiosi verso il gioco che non è nella loro tradizione (in Cina è vietato ) e con grandi capacità di spesa”, aggiunge Frigerio.  Nei primi mesi dell’anno si è registrata una crescita di presenze del 5% rispetto al 2012. “Ci interessano anche i mercati dell’Est Europa anche se hanno una propensione al gioco inferiore. Ai russi, per esempio piace fare turismo per questo stiamo cercando di coinvolgere tour operator specializzati in quel mercato”.

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