Siglato un accordo importante a favore delle Pmi della provincia di Milano

Nuove opportunità per le piccole e medie imprese del territorio milanese grazie a un accordo siglato oggi tra l’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano – www.odcec.mi.it –  e il BIC La Fucina – www.biclafucina.it – di Sesto San Giovanni. L’accordo renderà più facile l’accesso delle imprese alle informazioni relative a bandi, progetti, finanziamenti e ai servizi di giustizia alternativa per la risoluzione delle controversie. I commercialisti informeranno i propri clienti sulle opportunità di finanza agevolata relative a bandi nazionali ed europei grazie al supporto del BIC che offrirà servizi di consulenza per partecipare ai bandi stessi. L’Ordine dei commercialisti fornirà informazioni sul funzionamento della risoluzione alternativa delle controversie (arbitrato, conciliazione e risoluzione online delle liti) alle Pmi che si avvalgono dei servizi del BIC. L’accordo interessa 8 mila commercialisti che lavorano con 285 mila imprese. “Grazie a questa stretta collaborazione con l’Ordine dei commercialisti, il BIC si rivolge ad una platea più ampia di piccole e medie imprese e mette a dis posizione dei commercialisti nuove opportunità di business”, spiega l’amministratore delegato di BIC La Fucina, Roberto Di Stefano ( nella foto). “Le nostre consulenze, solo nel 2011, hanno consentito alle imprese di accedere a 894 mila euro di contributi a fondo perduto e 986 mila euro di finanziamenti a tasso agevolato. Si conferma pertanto il ruolo del BIC come strumento di supporto della Provincia di Milano per le Pmi locali.” Alessandro Solidoro, presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano sottolinea l’impegno dell’ Ordine nell’interpretare le necessità dei propri iscritti e delle aziende che assistono quotidianamente. “Questa intesa permetterà ai commercialisti di usufruire della importante consulenza del BIC,e all’Ordine di fornire alle Pmi strumenti più diretti per una rapida risoluzione delle controversie contribuendo al rilancio dell’economia territoriale”.

 

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