Un’ eccellenza italiana che cresce del 9%

Nell’ambito dell’industria elettromeccanica italiana, il segmento degli impianti elettrici è espressione di un’eccellenza tecnologica consolidata, da tempo riconosciuta nei principali mercati di riferimento in Italia e all’estero. L’Associazione Energia aderente a Confindustria Anie  –  www.anie.it– ha avviato un’indagine su un campione rappresentativo di imprese operanti nel segmento dei quadri elettrici di bassa e media tensione, allo scopo di fotografare l’andamento del comparto per tipologia di prodotto, per canali di vendita e per singoli mercati di sbocco dell’industria. Il campione delle aziende oggetto dell’indagine era costituito per il 65% da grandi imprese, per il 26% da medie imprese e per l’8,5% da piccole imprese.  Nel 2011 le imprese del campione che hanno preso parte all’indagine erano espressione in aggregato di un fatturato totale di 760 milioni di euro e hanno evidenziato nel complesso una crescita su base annua del fatturato totale del 9,0%. In dettaglio, le imprese operanti nel segmento media tensione hanno messo a segno nel confronto con l’anno precedente una crescita del fatturato totale del 5,9%, quelle operanti nel segmento bassa tensione dell’11,5%. Un risultato importante che, in netta controtendenza con gli andamenti medi settoriali, ha beneficiato soprattutto del positivo sostegno del canale domestico. Su questo risultato si è riflessa l’elevata dinamicità del mercato delle rinnovabili, che ha agito da traino per gli investimenti negli impianti e nelle reti.

Suddivisione del Fatturato dell’industria italiana dei Quadri Elettrici bt & mt

per gruppo merceologico (759,8 milioni di Euro, anno 2011)

Suddivisione del fatturato dell’industria italiana dei Quadri Elettrici bt & mt

per dimensione aziendale (759,8 milioni di Euro, anno 2011)

Guardando ai canali di vendita dei Quadri bt, nel 2011 il primo mercato di sbocco delle tecnologie del segmento è rappresentato dai distributori-grossisti con una quota sul totale vicina al 40%, seguito da installatori (14,9%) ed Epc (11,9%). Isolando il solo canale di vendita dell’industria, guardando l’articolazione per settori manifatturieri, l’industria alimentare si colloca al primo posto per i Quadri elettrici bt (con un quota sul totale pari al 15,3%), seguita da oil&gas (10,8%) e siderurgia (10,6%). Sempre con riferimento ai Quadri bt, nell’articolazione per tipologia di prodotto nel 2011 i Quadri e armadi metallici non cablati, i Quadri bordo macchina e i power center coprono circa il 70% del fatturato aggregato.  

Suddivisione del fatturato dei Quadri elettrici di bassa tensione

per tipologia di prodotto (436,6 milioni di euro, anno 2011)

Per quanto riguarda i Quadri mt, nel 2011 fra i principali canali di vendita delle tecnologie del segmento si collocano l’energia -T&D e gli installatori, con un quota sul totale rispettivamente del 18% e del 17%. Considerando l’articolazione per settori manifatturieri del solo canale di vendita dell’industria, è l’industria siderurgica (con un quota sul totale pari al 23,1%) a ottenere il primo posto per le imprese operanti nel segmento mt, seguita da oil&gas (15,4%) e chimica farmaceutica (10,9%). Nell’articolazione per tipologia di prodotto nel 2011 oltre il 70% del fatturato aggregato dei Quadri mt è rappresentato dai metal enclosed (con interruttore e/o IMS) misto e dai Metal Clad (con interruttori e contattori) in aria. 

Suddivisione del fatturato dei Quadri elettrici di media tensione

per tipologia di prodotto (325,2 milioni di euro, anno 2011)

Nel corso del 2011, secondo i più recenti dati ufficiali di interscambio commerciale di fonte Istat, le esportazioni dell’industria italiana dei Quadri elettrici hanno sperimentato una flessione su base annua del 2,1%, condizionata in particolare da un rallentamento delle vendite all’estero nella componente dei Quadri mt (-15,2%). Prima di tale flessione, nel periodo 2000-2010 il tasso di crescita medio annuo dell’export di Quadri elettrici bt – mt aveva invece evidenziato una crescita di oltre 13 punti. A differenza degli altri competitor europei, l’industria italiana si sta specializzando in termini di esportazioni nel segmento dei Quadri elettrici mt. La quota di Quadri mt sul totale esportato dal comparto (vicina nel 2011 al 43%) risulta la voce merceologica più rilevante. Per il segmento dei Quadri mt il nostro Paese può considerarsi a tutti gli effetti un esportatore netto. Nel 2011 il saldo della bilancia commerciale di Quadri elettrici bt – mt si è mantenuto positivo per un valore vicino ai 200 milioni di euro. Nell’articolazione per aree geografiche, pur rimanendo la principale macro area di destinazione delle esportazioni italiane di Quadri elettrici bt – mt, fra il 2006 e il 2011 l’Ue ha visto ridotta la propria quota sul totale esportato del 20%, assorbendo a fine 2011 circa il 34% delle tecnologie nazionali (tale quota era pari al 55% nel 2006). Medio Oriente e Asia Centrale sono le principali regioni verso cui si sono orientate in anni recenti le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane. La crescente apertura ai mercati esteri extra europei è testimoniata anche dal ranking dei principali Paesi di destinazione delle esportazioni italiane di Quadri elettrici bt – mt. In prima posizione si colloca a fine 2011 il Kazakistan con una quota sul totale esportato che sfiora il 16%, seguito da Francia (9,9%) e Arabia Saudita (7,8%). Per il 2012 segnali positivi giungono dai “nuovi” mercati: Russia, Turchia e Sud Corea.   

Le aree di destinazione dell’export dell’industria italiana dei quadri elettrici bt – mt 

Il mercato energetico è oggi interessato da un ampio processo di trasformazione, con l’emergere di importanti driver di sviluppo di lungo periodo con cui anche l’industria italiana dei Quadri elettrici dovrà necessariamente confrontarsi”,  ha detto Matteo Marini, presidente Associazione Energia di Anie. “Penso alla diffusione crescente delle fonti rinnovabili, all’adeguamento verso una maggiore flessibilità delle infrastrutture di rete, alla concretizzazione dei progetti di mobilità sostenibile, agli investimenti nell’energy storage e nell’efficienza energetica. Certamente l’evoluzione dell’industria dei Quadri elettrici nei prossimi anni non potrà prescindere da questi elementi”.  

Confindustria ANIE, con 1.289 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta i settori più strategici e avanzati  nell’ambito dell’industria manifatturiera italiana, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro nel 2011 (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Confindustria ANIE investono mediamente in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato annuo.

Associazione Energia federata Confindustria ANIE, con oltre 360 aziende associate, rappresenta i comparti della produzione, trasmissione, distribuzione e utilizzo di energia elettrica.

Share

Lascia un commento

Top