Forum dei professionisti. La proposta di legge
per migliorare il funzionamento della Pa

addio-carta-640x420Avvocati, consulenti del lavoro, commercialisti e notai possono esercitare funzioni di certificazione, accertamento e controllo non strettamente giudiziarie e/o amministrative. E’ la sintesi del convegno “Semplificazioni e innovazione dell’ordinamento italiano attraverso il ruolo sussidiario delle professioni”. Gli ordini professionali di area giuridico-economica di Milano – ordine degli avvocati, consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro, ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, consiglio notarile – hanno elaborato oggi a Milano, in collaborazione con Luca Antonini, professore di diritto costituzionale alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova, una proposta di legge volta a migliorare il funzionamento complessivo della “macchina” della Pubblica Amministrazione.

I professionisti propongono di assumere alcune funzioni pubblicistiche e amministrativo-giudiziarie, in un’ottica di sussidiarietà, con l’obiettivo di sgravare lo Stato da funzioni che possono essere efficacemente svolte da soggetti terzi e dare così un contributo fondamentale al rilancio del nostro paese in termini di competitività. E’ possibile dare nuovo impulso al processo di modernizzazione dello Stato riducendo i tempi di risposta e gli oneri a carico dell’Amministrazione pubblica per quanto riguarda, per esempio, la giustizia civile e l’Amministrazione finanziaria.

Il progetto è finalizzato a rivalutare in chiave di sussidiarietà il ruolo delle professioni, potenziando una direzione che recentemente ha iniziato a farsi strada anche in Italia, sulla scia di quanto già avviene in altri paesi. I notai, per esempio, dal 2003 svolgono le funzioni di omologazione degli atti costitutivi delle società che in precedenza erano esercitate dai Tribunali: il principale effetto di questa attività è la riduzione del carico di lavoro dei Tribunali stessi e dei tempi necessari alle società per poter avviare l’attività d’impresa. La proposta mira ad alleggerire i sistemi giudiziario e amministrativo di alcune funzioni che possono essere più efficacemente svolte dai professionisti, attraverso:

1) l’identificazione di nuove soluzioni che possano determinare semplificazioni e/o maggiore efficienza rispetto a problemi sentiti da cittadini e imprese à c.d. “innovazione e/o semplificazione

2) l’attribuzione ai professionisti di funzioni di certificazione, accertamento e controllo che non sono strettamente giudiziarie e/o amministrative

“Siamo onorati di partecipare e offrire il nostro contributo a questo progetto di semplificazione e innovazione, condiviso e fortemente voluto dagli ordini professionali economico-giuridici operanti nel territorio milanese”, ha detto Paolo Giuggioli, presidente dell’ordine degli avvocati di Milano. “Il nostro obiettivo è quello di ridurre il carico della Pubblica Amministrazione e concorrere al rilancio della burocrazia italiana in termini di efficienza e competitività, decongestionando il sistema e garantendo ai cittadini un’immediata ed efficace tutela. Gli avvocati sono pronti a operare nell’attuazione della sussidiarietà a favore dell’attività amministrativa e giurisdizionale, mettendo a disposizione il patrimonio di competenze in materie quali la conformità degli atti, la notifica dell’atto di pignoramento e l’emissione di provvedimenti di ingiunzione ante-causam, assicurando la celerità nel recupero dei crediti”.

“I consulenti del lavoro possono apportare un contributo fondamentale al rilancio del tessuto economico del nostro paese”, ha aggiunto Giovanni Zingales, presidente del consiglio provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano. “Pensiamo per esempio all’asseverazione dei contratti di appalto, al ruolo dell’organo di controllo all’interno delle piccole aziende e alla figura del tutor nell’apprendistato/stage: queste funzioni stanno assumendo un’importanza crescente per agevolare l’esercizio dell’attività economica. La partecipazione al Forum dei Professionisti ci permette di mettere in luce le nostre competenze a sostegno del mondo imprenditoriale”.

“Siamo convinti che la ripresa economica passi anche da uno Stato più snello ed efficiente; in questo senso possiamo e vogliamo dare il nostro contributo in modo mirato a tutti quei settori che presentano criticità”, ha sottolineato Alessandro Solidoro, presidente ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano. “Tra le nostre proposte quella della certificazione tributaria: istituto sostanzialmente inutilizzato, che potrebbe apportare benefici concreti in termini di corretto adempimento degli obblighi fiscali, tax compliance, contrasto all’evasione, e sottrazione di un rilevante carico all’amministrazione finanziaria”.

“Con grande piacere rinnoviamo la partecipazione del Consiglio Notarile al Forum dei Professionisti, che abbiamo fortemente voluto dopo il successo della prima edizione a inizio 2012”, ha commentato Domenico de Stefano, presidente del Consiglio Notarile di Milano. “Siamo orgogliosi di aver contribuito all’elaborazione di questo progetto perché la sussidiarietà non è un concetto astratto ma da sempre si pone alla base dell’esistenza delle professioni: ogni giorno vediamo esempi di come possiamo e potremmo concretamente aiutare la pubblica amministrazione, le imprese e i cittadini, in ambiti che vanno dall’introduzione degli accordi prematrimoniali al riconoscimento della personalità giuridica delle realtà appartenenti al terzo settore”.

IL DISEGNO DI LEGGE IN SINTESI

Titolo I: semplificazioni in materia di impresa

Titolo II: deflazione per ablazione del carico giudiziario

Titolo III: semplificazioni in materia di diritto civile

Titolo IV: innovazioni in materia di successione

Le semplificazioni in materia di impresa (Titolo I) si possono ottenere attribuendo ai consulenti del lavoro l’asseverazione della regolarità contributiva (DURC) e il ruolo di tutor aziendale. Il ruolo dei commercialisti viene invece valorizzato nel campo della certificazione tributaria, istituto introdotto da diversi anni ma che non ha ancora trovato piena applicazione. Il Titolo II è dedicato alla deflazione per ablazione del carico giudiziario attraverso la sussidiarietà, per incidere in modo sostanziale sulla durata dei processi: in particolare, i tempi della giustizia civile italiana deprimono la competitività del nostro paese e lo posizionano al 156° posto su 181 Paesi analizzati dalla World Bank, mentre la Germania è al 9° posto.

Avvocati e notai sono soggetti terzi in grado di alleggerire il sistema giudiziario attraverso un efficiente outsourcing di attività, come ad esempio:

1) la raccolta dei mezzi di prova, della testimonianza scritta e della testimonianza o dell’ispezione preventiva da parte dell’avvocato o del notaio, su accordo delle parti;

2) la notifica, da parte degli avvocati, degli atti di intimazione a testimoniare, degli atti di pignoramento presso terzi e di pignoramento immobiliare;

3) l’emissione di decreti ingiuntivi da parte degli avvocati (salva la competenza del Giudice per le opposizioni ai decreti ingiuntivi);

4) la possibilità per l’avvocato di dichiarare conformi agli originali le copie di atti e provvedimenti del processo;

5) la semplificazione della procedura di rilascio delle copie dei titoli esecutivi contrattuali in forma esecutiva;

6) l’attribuzione al notaio del compito di valutare l’esistenza delle condizioni previste dalla legge per il compimento di atti da parte degli incapaci, semplificando l’attuale sistema di autorizzazioni (salvo la possibilità per le parti di rivolgersi all’autorità giudiziaria);

7) la semplificazione dell’apostille, adempimento previsto per gli atti che devono essere utilizzati all’estero. La verifica dell’autenticità della firma del notaio e della sua pubblica funzione verrebbe attribuita ai Consigli notarili distrettuali anziché alla Procura della Repubblica, come previsto attualmente dalla legge.

Queste soluzioni, che per l’Italia sarebbero innovazioni, in altri Paesi sono già applicate. A garanzia del corretto funzionamento di queste innovazioni si prevede, peraltro, uno stretto controllo da parte degli Ordini professionali.

Il Titolo III è dedicato alle semplificazioni in materia di diritto civile quali accordi prematrimoniali, usucapione e riconoscimento della personalità giuridica degli enti, in particolare di associazioni riconosciute e fondazioni (c.d. “terzo settore”).

Il Titolo IV riguarda infine il certificato di successione, un’innovazione in linea con le legislazioni di altri paesi europei (come Belgio, Francia, Romania e Austria) e che risponde quindi all’esigenza di armonizzazione del nostro paese.

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