Processi di selezione del personale lunghi anche oltre due mesi

 

Per individuare il profilo ideale due uffici risorse umane su cinque prevedono un minimo di 4 colloqui per confermare l’idoneità del candidato

 

Milano, 20 gennaio 2014. Tempi lunghi per le aziende alle prese con la ricerca del giusto candidato da inserire nel proprio organico: trovare il profilo idoneo, in grado di soddisfare sia l’esigenza di competenze specifiche sia l’affinità alla cultura aziendale, può richiedere anche più di otto settimane.

E’ quanto emerge da una recente indagine condotta da Robert Half, società di ricerca e selezione di personale specializzato, su un campione di 100 tra Responsabili e Direttori Risorse Umane italiani.

 

Il 45% dichiara che per ricoprire il ruolo di una posizione aperta siano necessarie, in media, quattro settimane; per il 35% degli intervistati, poi, sono almeno cinque le settimane che occorrono per assegnare un incarico e, tra questi, il 14% prevede l’impiego di oltre due mesi.

 

“I tempi di selezione sono tanto più lunghi quanto maggiori sono le responsabilità del ruolo che si ricerca” commenta Matteo Colombo, Country Manager di Robert Half. “I profili con una certa esperienza, spesso, sostengono più colloqui in azienda con diversi interlocutori comportando, necessariamente, il dilatarsi del processo di recruiting”.

 

Infatti, il 55% dei responsabili Risorse Umane coinvolti nell’indagine rivela che per giungere alla scelta finale del candidato sono necessari, in media, dai 2 ai 3 colloqui e il 40% ne richiede almeno 4: il 27% da 4 a 5 e il 13% più di 5 interviste.

 

Ma quanti accedono alle selezioni? Quasi la metà (46%) degli uffici HR dichiara che per una ricerca di personale la rosa dei candidati è composta mediamente da 4 a 6 persone, segue il 33% che ne coinvolge da 7 a 10 e il 14% che ne include tra 11 e 15. Solo il 7% afferma di limitarsi ad un massimo di 3 candidati.

 

In media, la rosa dei candidati è composta da…

< 3

7%

da 4 a 6

46%

da 7 a 10

33%

tra 11 e 15

14%

Rilevazione condotta su un campione di 100 tra Responsabili e Direttori Risorse Umane italiani da una società di ricerca indipendente, commissionata da Robert Half – Dicembre 2013

 

Le aziende sono sempre più attente e rigorose nelle valutazioni dei candidati: un errore di assunzione può avere effetti negativi non solo in termini di costi ma anche di equilibrio nell’ambiente di lavoro. Può capitare, però, che troppa scrupolosità rallenti le fasi di selezione a tal punto che si rischi di lasciarsi sfuggire i profili più qualificati e di talento: le competenze professionali sono sempre richieste, anche in momenti di incertezza economica .

 

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