Melchioni ingloba Comprel, Bmv e Acsel

Melchioni realizza tre nuove acquisizioni: Comprel, BMV e Acsel nella componentistica elettronica e nel settore Lighting con l’obiettivo di sviluppare i settori della videosorveglianza, sicurezza, illuminazione (LED)

“Tre anni fa la Melchioni rischiava di restare immobile di fronte alle crisi globali e alla forte richiesta di innovazione”, racconta Armando Melchioni, presidente della società commerciale fondata dal padre Mario Melchioni. “Il pericolo era restare quel brand prestigioso e storico sul mercato, ma senza prospettive per il futuro”.

D. E quindi cosa avete deciso di fare?

R. “Anziché rinchiuderci in noi stessi, difendendo l’esistente, abbiamo scelto la via dello sviluppo. In pochi mesi abbiamo acquisito tre aziende: Comprel, BMV e Acsel (componentistica elettronica). Ci siamo rinforzati anche grazie alle sinergie con i nuovi partner e oggi abbiamo i numeri per affrontare la distribuzione da leader e non da inseguitori”.

D. Come si è chiuso il 2015? Quali sono i prossimi obiettivi?

R. “Il fatturato complessivo di gruppo è stato di 120 milioni con un balzo in avanti rispetto ai 100 milioni del 2014. Gli obiettivi sono ambiziosi: 135 milioni di euro di fatturato per l’anno in corso e almeno 150 nel 2017.

D. Avete cambiato assetto societario?

R. “Siamo ancor oggi un’azienda famigliare, fondata da mio padre Mario. Mio figlio, che porta lo stesso nome, mi affianca come amministratore delegato ed è questa la miglior garanzia di un forte impegno di sviluppo”.

D. E’ cambiato qualcosa rispetto alla struttura manageriale?

R. Dal punto di vista organizzativo puntiamo su una divisionalizzazione spinta. I direttori di divisione sono veri e propri capi azienda, e conoscono perfettamente la materia. Il team che ogni giorno si batte in Italia e da adesso in Francia e in Cina è formato da “ingegneri della consulenza”, persone che si dedicano, giorno dopo giorno, ai clienti piccoli e medi. Basti pensare che vengono distribuiti 30 mila prodotti a 6.000 clienti.

D. Dopo Francia e Cina avete previsto nuove aperture?

R. “Abbiamo deciso di aprire sedi commerciali operative e tecniche in tre grandi metropoli su cui puntiamo per l’immediato futuro. Parigi, Hong Kong, Shanghai. A tutto vantaggio del nostri partner e dei nostri clienti che ci chiedono di proseguire sulla strada dell’internazionalizzazione. Abbiamo costruito le basi per il futuro, fieri del nostro passato, delle innovazioni che la Melchioni ha portato in Italia dal dopoguerra ad oggi. Abbiamo avuto il coraggio di lasciare i settori che non hanno prospettive d’eccellenza. Mentre siamo pronti ad aiutare i nostri clienti nei processi di delocalizzazione. Nel centro Europa (oltre alla Francia, il Belgio e la Svizzera). Nel far east con le sedi delle due città che ospitano le due Borse cinesi, sempre più significative nell’era della globalizzazione.”.

D. Quali sono le prospettive del processo di acquisizioni avviato?

R. Il settore della componentistica industriale diventa sempre di più il core business dell’azienda. Abbiamo iniziato da Bmv ,distributore di componenti passivi che ci permette di crescere come distributore nazionale per i prodotti TDK . Successivamente l’azienda acquisisce da Esprinet, la Comprel, storica azienda del settore che, grazie ai suoi quasi 40 milioni di fatturato, ci permette di diventare il primo distributore indipendente in Italia nella componentistica industriale. Quindi è stata poi la volta di Acsel, specializzata nel lighting. Una acquisizione, quest’ultima, che ci permette un grande sviluppo nel mercato dei LED industriali, già di per sè in forte crescita”.

D. Quali sono le prossime sfide?

R. Melchioni Asia e Melchioni Cina sono ormai pronte per fornire i prodotti ai clienti europei che hanno deciso di investire nel Far East. Melchioni Francia è in fase di start up. L’operazione consentirà di uscire dagli abituali confini territoriali permettendo di acquisire una dimensione europea con ulteriori prospettive di crescita. Nel frattempo stiamo investendo nel mercato della videosorveglianza e della sicurezza dove puntiamo a diventare, nel giro di pochi anni, uno dei principali player. Stessi obiettivi nel mercato dell’illuminazione che, grazie ai nuovi prodotti LED, cresce in maniera esponenziale. Abbiamo un nuovo B2B che ci consente maggiore capillarità nella distribuzione attraverso la nostra rete di clienti italiani e stranieri. Ne beneficerà soprattutto la vendita di ricambi auto e dei prodotti elettronici di consumo. Stiamo muovendoci anche nel campo del risparmio energetico. Grazie alle nostre lampade industriali a LED abbiamo conquistato clienti nelle grandi reti di logistica, nella grande distribuzione, nei siti industriali. Un esempio? il Gruppo Finmeccanica ha scelto i prodotti e i progetti Melchioni per illuminare i suoi stabilimenti produttivi.

Mario Melchioni, fondatore dell’azienda, dal 1947 distribuisce prodotti destinato a cambiare le abitudini degli italiani come il rasoio elettrico Philishave. Nel 1955 fu la volta dei televisori, sempre della Philips. Le intuizioni sull’elettronica portano Melchioni a sviluppare rapporti con marchi di straordinaria notorietà nelle rispettive epoche: gli Hi-fi DenonToshiba; i videogiochi Atari; i computer Commodore; i monitor al plasma di Fujitsu. E poi componenti elettronici di Nec, Philips, Hitaci, Matsushita ed Elna; i mitici orologi Timex; i sistemi audio-video Irradio. Negli anni si sviluppano progetti sulle innovazioni tecnologiche e sul risparmio energetico.

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