I social media sono il nemico dell’Amore?

Passport-Photo.Online ha intervistato più di 1.000 persone con l’obiettivo iniziale di capire come siamo influenzati dai social media. Ma non solo. Si voleva capire anche se il loro utilizzo abbassi la soglia dell’attenzione e se i social rendono pià invidiose le persone.

Risultati chiave: la dopamina ci fa scrollare di più

Il 31% degli intervistati rinuncerebbe ai social solo per un anno se ricevesse tra i 5.001€ e +10.000€ circ
Il 54% dei lavoratori lavora presso l’azienda scoperta mentre controllava LinkedIn a lavoro.
Per l’84% degli utenti, i social media creano dipendenza.
Il 70% delle persone crede che i social abbiano ridotto la loro soglia di attenzione.
Il 78% crede che i social network li abbiamo resi invidiosi delle vite altrui.
Il 94% dei lavoratori crede che usare i social a lavoro li aiuti a ricaricarsi, li faccia sentire più produttivi.
L’83% dei lavoratori trova che i social media siano utili per creare reti e scoprire nuove opportunità lavorative.
Il 37% dei lavoratori ha passato più ore sui social media da quando lavora in smart working.
I social media nel 2022.

A cosa servono i social media?

Dopo il lancio di “The Social Dilemma”, un documentario che cerca di indagare i problemi nascosti del consumo dei media, l’atteggiamento generale nei confronti dei social media è cambiato. Ovvero:

Positivo: 49%.
Molto positivo: 31%.
Indifferente: 15%.
Negativo: 3%.
Molto negativo: 2%.

Ma quali sono i social più utilizzati?

Instagram: 70%
WhatsApp: 67%
YouTube: 66%
Facebook: 65%
Twitter: 52%
Snapchat: 33%
TikTok: 31%

Instagram si aggiudica quindi la prima posizione tra i social network più utilizzati, essendo usato dal 70% degli intervistati. Seguito da WhatsApp (67%) e YouTube (66%).

Quanto tempo si trascorre sui social? Troppo, troppo poco o il giusto tempo

Il giusto: 39%
Troppo: 34%
Troppo poco: 27%
Social media: solo pro?

Ci sono benefici nell’uso dei social media?

Sebbene spesso siano visti come il luogo in cui avviene una competizione spietata per ottenere il numero maggiore di like o mostrare il proprio stile di vita, i social media hanno portato anche qualcosa di buono. Ai 1000 intervistato è stato chiesto “A cosa ti aiutano maggiormente i social media?

Ecco i risultati:

A favore dei social

Stare più in contatto con famiglia e amici: 40%
Diffondere notizie su eventi importanti: 39%
Avere modo di mandare messaggi a più persone per volta: 37%
Costruire relazioni: 36%
Informarsi e imparare: 34%
Trovare uno spazio dove dar sfogo alla propria libertà di espressione e creatività: 30%
A risollevare il morale, il 68%

“Il brutto e il cattivo” dei social media

I social sono strumenti che creano dipendenza? Per l’84% la risposta è stata affermativa. Questo forse perché i social media sono noti perché attraverso dei trucchetti riescono a mettere in moto degli effetti psicologici a loro favore, facendo sì che gli utenti restino online il maggior tempo possibile, secondo Natasha Schüll, la scrittrice di Addiction by Design.

Il 70% degli intervistati crede che i social abbiano ridotto la loro soglia di attenzione.

Anche studi esterni lo hanno dimostrato. Microsoft ha scoperto che dal 2000, la soglia di attenzione dell’utente medio è passata da 12 a 8 secondi. Questo significa che abbiamo una soglia di attenzione più bassa di quella di un pesciolino rosso, che può concentrarsi su un oggetto o su un compito per nove secondi.

“Sei d’accordo o no con la seguente affermazione? I social media mi rendono invidioso delle vite altrui”

I social media rendono invidiosi delle vite altrui?

D’accordo: 50%
Indifferente: 20%
Estremamente d’accordo: 18%
In disaccordo: 8%
Estremamente in disaccordo: 4%

Per quanti soldi saresti disposto a rinunciare ai social media per un anno.

Per quanti soldi saresti disposto a rinunciare ai social per un anno

501€ – 1.000€: 22%
5.001€ – 10.000€: 18%
1.001€ – 3.000€: 17%
3.001€ – 5.000€: 16%
0 – 500€: 14%
10.001€ o più: 13%
La maggior parte ha votato per “501€ – 1.000€”, il 31% rinuncerebbe per un anno se ricevesse tra i 5.001€ o +10.000€.

Quanto tempo in media trascorrono sui social media ogni giorno?

Fino a 30 minuti: 43%
31–59 minuti: 39%
60–120 minuti: 16%
121–180 minuti: 2%
Dell’86% dei lavoratori che utilizza i social media, il 43% passa fino a 30 minuti sulle piattaforme più comuni, e il 39% dai 31 ai 59 minuti in media.

Chi lavora da remoto ha iniziato a trascorrere più tempo sui social media da quando lavorano da casa.

Lo stesso: 38%
Più: 37%
Meno: 22%
Ora—

Social media sono un attentato alla produttività dei lavoratori?

Lo studio ha scoperto che il 94% dei lavoratori crede che usare i social al lavoro lo aiuti a ricaricarsi e a sentirsi più produttivi. Dopotutto, è impossibile rimanere concentrati a lavoro per più di 8 ore. Abbiamo tutti bisogno di un po’ di tempo per riposare la mente, e i *memes di gattini” potrebbero fare al caso nostro.

C’è però un “ma”

I social non sono solo Facebook o Instagram, ma anche LinkedIn. Questo significa che i lavoratori possono mettersi in contatto con potenziali aziende, ottenere responso positivo e lasciare il vecchio posto di lavoro.

In seguito, quando è stato chiesto agli intervistati se pensassero che i social li aiutino a creare network e a trovare nuove opportunità lavorative, l’83% ha risposto “Sì.” Un altro 54% ha affermato di essersi imbattuto per caso nell’azienda per cui lavora, proprio scoperta su LinkedIn mentre lavorava altrove.

Metodologia dell’indagine

Le intervistae sono state effattuate nel mese di Luglio 2022, abbiamo intervistato 1.029 persone che usano social media tramite uno strumento di sondaggio personalizzato online.

Il 60,4% degli intervistati era di sesso maschile e il 39,6% era di sesso femminile. Il 12,7% degli intervistati aveva 25 anni o meno, il 53,9% ha 26-38 anni, il 26,2% 39-54, e il 7,1% 55 anni o più.

L’indagine ha un grado di affidabilità del 95% e un margine di errore del 3%. Dato il diverso campione di sesso ed età, i risultati dell’indagine hanno potuto coprire l’intera popolazione.

Questo studio contava diverse fasi di ricerca, crowdsourcing, e sondaggi. Tutte le risposte date sono state oggetto di controllo di qualità a cura di data scientists. Il sondaggio presentava un quesito mirato alla verifica dell’attenzione.

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