Solidità e benessere dell’individuo leve strategiche
per la crescita delle imprese e dell’economia

Scuola di Palo Alto. Le best practice delle aziende di successo e numerosi studi statistici e neuro-scientifici a livello internazionale dimostrano la stretta relazione tra benessere, solidità delle persone e produttività delle aziende. Mai come oggi le imprese sono alla ricerca di nuovi modelli di business cui fare riferimento per orientarsi in uno scenario sempre più complesso. Una risposta scientifica a queste esigenze arriva dal Positive Business, un movimento globale che propone tecniche e strategie per una crescita economica e sociale costruita sulla solidità e sul benessere delle persone e sulla capacità degli individui di divenire più solidi, capaci e in grado di stabilire relazioni più positive con se stessi e con il mondo che li circonda. Un argomento questo ancora poco noto in Italia che rischia di essere superficialmente accorpato ad un generico concetto di ‘pensiero positivo’ o, peggio ancora, di ottimismo fine a se stesso, ma in realtà basato su elementi scientifici e ricerche documentate.

Il pioniere di tali ricerche è Martin Seligman (nella foto) che, in un famoso esperimento, dimostrò come in determinate situazioni le persone reagiscono rassegnandosi alle avversità della vita, anche quando esistono reali ed efficaci metodi per superarle. In altre parole, le persone apprendono normalmente l’impotenza in situazioni di avversità. Seligman scoprì però che esisteva un certo atteggiamento psicologico che costituiva un fattore protettivo, di resilienza psicologica, contro l’impotenza appresa e che tale capacità rendeva le persone più abili ed efficaci nel trovare le soluzioni ai problemi posti dall’ambiente e dalle circostanze. Ma non fu solo questo: egli dimostrò che questa resilienza poteva essere appresa, trasmessa ai propri figli e che portava felicità.

Alle origini della Scienza Positiva non vi è certo la pretesa di annullare gli eventi negativi, ma la prova che non siamo solo spettatori passivi dei fatti che ci accadono ma parti attive capaci di affrontare quegli eventi con una carica emotiva trasformativa. C’è l’evidenza della dimostrazione scientifica che il modo in cui interpretiamo la realtà cambia la nostra esperienza della realtà stessa, e tanto più lo facciamo attraverso le emozioni positive quanto più saremo in grado di trarne dei vantaggi. A distanza di 20 anni dalla prima pubblicazione, le metodologie della Positive Psychology sono state potenziate e, come si può vedere nel recente libro di Seligman-Flourish: A Visionary New Understanding of Happiness hanno ricevuto il contributo delle scienze cognitive di terza generazione, in particolare per quanto riguarda i concetti di flessibilità psicologica.

Positività e flessibilità nelle organizzazioni. Positività e flessibilità entrano di diritto nelle strutture organizzative. Si tratta, infatti, di vere e proprie skill psicologiche, che possono essere acquisite con training e allenamento, così come si può imparare a giocare a tennis o a sciare, e la cui efficacia è “evidence-based”, ovvero dimostrata a livello scientifico da moltissimi studi. La ricerca dimostra che quando il nostro cervello è positivo la dopamina irrompe prepotentemente nel nostro sistema attivando i centri dell’apprendimento. Quando la nostra mente è pervasa da queste sostanze siamo più capaci di organizzare le nuove informazioni e mantenerle vive a lungo nella nostra mente nonché a recuperarle quando servono, pensiamo più rapidamente e con maggiore creatività, diventiamo più abili nel fare analisi complesse e a risolvere i problemi, troviamo modi nuovi di fare le cose.

Quando il nostro approccio mentale e il nostro stato d’animo è positivo siamo più intelligenti, più motivati e perciò abbiamo maggiore successo. La felicità è il centro e il successo ruota attorno ad essa. Allenare il nostro cervello alla felicità si può e farlo è di estremo interesse non solo a livello personale ma anche a livello di “sistema”. Per gran parte del ventesimo Secolo, negli ambienti di ricerca più stimati si avvallava comunemente l’idea che, dopo l’adolescenza, il nostro cervello diventasse immutabile e rigido. Qualche anno dopo diventò di dominio pubblico una ricerca sui tassisti londinesi attraverso la quale scoprirono che il loro cervello aveva un ippocampo più sviluppato (la struttura cerebrale dedicata alla memoria spaziale) rispetto ad una persona media, direi prova inconfutabile che la complessità urbanistica alla quale quotidianamente sono sottoposti ha stimolato un mutamento significativo nell’area del cervello deputata a svolgere tale attività.

Se addirittura il cervello attraverso l’allenamento ha la proprietà di mutare la propria conformazione, pensiamo a quanto potenzialmente siamo in grado di cambiare il nostro atteggiamento a dispetto di ogni predisposizione genetica al pessimismo. Non a caso, uno dei leit motiv del Positive Business è: “Non si è felici perché si ha successo, ma si ha successo perché si è felici”. Ma come sostiene Shawn Achor (nella foto)  – uno dei maggiori esponenti del Positive Business – nel suo libro The Happiness Advantage (trad. Italiana Il Vantaggio della Felicità): “Senza la capacità di apportare cambiamenti positivi duraturi parlare di felicità sarebbe uno scherzo crudele – una bella pacca sulla spalla per coloro che sono già felici e hanno già successo, ma una cosa assolutamente inutile per tutti gli altri. A cosa serve aver scoperto che la felicità alimenta il successo se non possiamo concretamente diventare più felici?”.

È proprio questo il grande contributo della Scienza Positiva: quello di averci dato un metodo e degli esercizi concreti attraverso i quali allenarci ad essere più solidi e ottimisti nell’affrontare ogni accadimento della vita e ad assumere la felicità delle persone come un valore e allo stesso tempo come strumento per il benessere personale e la prosperità del business.

Per la business community italiana è indispensabile oggi un cambio di rotta, un nuovo modo di operare seguendo gli insegnamenti della Scienza Positiva: il Positive Business Forum 2013, www.positivebusinessforum.com che si terrà per la prima volta in Europa, a Milano il 27-28 Marzo al MiCo-Milano Congressi, rappresenterà l’occasione di vedere riuniti per la prima volta in Europa i massimi esperti mondiali sull’argomento che presenteranno i loro studi e le relative applicazioni pratiche.

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