Privacy: il business della nuova normativa

Privacy: come tradurre un obbligo di legge in opportunità di business

Adeguarsi alla nuova normativa sulla privacy, come opportunità di business. È questa la sfida che Asseprim vuole raccogliere a nome delle piccole e medie imprese italiane, rispetto al nuovo regolamento EU 2016/679, che entrerà in vigore il 25 maggio. Nel convegno che si terrà l’11 aprile, a partire dalle ore 9 in Unione Confcommercio in Corso Venezia 47 a Milano, si impareranno le principali novità sulla “nuova privacy” direttamente dal Vicesegretario generale del Garante, Daniele De Paoli. Esperti legali, di compliance, di risk management, di comunicazione e marketing spiegheranno invece i processi e le procedure da seguire per valorizzare l’adeguamento alla normativa, anche con i clienti e i dipendenti, con l’obiettivo di trasformare questo nuovo obbligo di legge in un’occasione per il proprio mercato.

Una parte dell’incontro sarà anche dedicata alle sanzioni nel caso non venga rispettata la normativa, mentre nel capitolo conclusivo del convegno saranno illustrati i rischi legati alla cybersecurity, dall’archivio dei dati alla loro sorveglianza e la necessità di mettere al sicuro imprese e imprenditori dai danni di chi indebitamente si può appropriare dei dati altrui, anche cancellandoli.

“Invio di mail, di newsletter, utilizzo dei dati privati, come quelli dei clienti o dei dipendenti, utilizzo remoto del computer con i dati aziendali. Sono tutti aspetti che le aziende considerano come parte integrante delle procedure di lavoro”, ha detto Umberto Bellini, presidente di Asseprim, “er questo è indispensabile conoscere le nuove modalità legate alla “nuova privacy” da rispettare per non incorrere in spiacevoli sorprese, ma anche per usare la competenza e la preparazione come valore”.

Il convegno che è parte del progetto “Intangible Assets” nato dalla collaborazione con Teamentertainment, Itsright e Videorights associate ad Asseprim, si terrà in sala Colucci del Palazzo Castiglioni e sarà moderato da Simona Lavagnini, partner Studio Legale LGV.

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