Più soldi per l’Italia dai Fondi Ue

Ci sono 1,4 miliardi in più il nostro Paese nel progetto di bilancio Ue per il 2017. Nel progetto di bilancio Ue per il 2017 la Commissione propone 1,4 miliardi di euro in più per l’Italia.

Nella bozza di bilancio Ue per il 2017, Palazzo Berlaymont propone di destinare risorse aggiuntive per i Paesi più colpiti dalla crisi economica. Tra questi, l’Italia che, quando la bozza proposta dalla Commissione verrà approvata, potrebbe valere 1,4 miliardi di euro in più. Dopo la Spagna (1,8 miliardi), siamo il Paese cui vanno le risorse maggiori, seguiti dalla Grecia (836 milioni). Il progetto di bilancio Ue per il 2017 punta su crescita, occupazione e rifugiati. Sono i tema scelti dalla Commissione per orientare il progetto di bilancio dell’Ue che prevede pagamenti per 134,9 miliardi di euro (in calo rispetto ai 143,9 miliardi di euro del 2016).

Due le principali priorità politiche della Commissione: sostenere la ripresa dell’economia europea e affrontare le sfide umanitarie e di sicurezza nel nostro vicinato. Previsti maggiori fondi quindi per gli investimenti tutti a favore della crescita, dell’occupazione e della competitività nell’Unione europea e per garantire le risorse necessarie per proteggere le frontiere esterne, rafforzare la sicurezza all’interno e all’esterno dell’Unione, fornire sostegno per l’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati e affrontare le cause profonde della migrazione nei Paesi di origine e di transito. Il bilancio proposto dalla Commissione non ha molti spazi di movimento. Deve rientrare negli stretti margini fissati dal Parlamento europeo e dagli Stati membri nel quadro finanziario pluriennale: i negoziati sul bilancio 2014-2020 hanno previsto la possibilità di modifiche per venire incontro a quelle regioni europee colpite dalla crisi economica del 2009, riconoscendo la possibilità di misure compensative da attuare nella seconda metà del ciclo di bilancio settennale.

La Commissione punta a promuovere l’occupazione, la crescita e gli investimenti. Nel 2017 sono previsti fondi destinati specificamente a sostenere la crescita economica per complessivi 74,6 miliardi di euro, a fronte di 69,8 miliardi nel 2016. Una dotazione che viene ripartita: 21,1 miliardi di euro per la crescita, l’occupazione e la competitività, di cui 10,6 miliardi destinati alla ricerca e all’innovazione nell’ambito di Horizon 2020, 2,5 miliardi nell’ambito del Meccanismo per collegare l’Europa (CEF), 2 miliardi per l’istruzione nel quadro di Erasmus+ e 299 milioni di euro per le Pmi nell’ambito del programma Cosme; 2,66 miliardi di euro per il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento alla base del Piano di investimenti per l’Europa; 53,57 miliardi di euro a sostegno degli investimenti produttivi e delle riforme strutturali per promuovere la convergenza tra gli Stati membri e fra le Regioni tramite i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE). Inoltre per sostenere gli agricoltori europei, inoltre, si propone un importo di 42,9 miliardi di euro.

OLTRE 5 MILIARDI PER GESTIRE MEGLIO LE FRONTIERE

Gestire meglio le frontiere esterne dell’Ue e affrontare le problematiche inerenti ai rifugiati. Il progetto di bilancio Ue per il 2017 propone 5,2 miliardi di euro per rafforzare le frontiere esterne dell’Unione e affrontare la crisi dei rifugiati e l’immigrazione irregolare finanziando strumenti rafforzati per prevenire il traffico di migranti e affrontare le cause a lungo termine della migrazione in collaborazione con i Paesi di origine e di transito, politiche più incisive per la migrazione legale, compreso il reinsediamento delle persone che necessitano di protezione, e strumenti per sostenere gli Stati membri nell’integrazione dei rifugiati all’interno dell’Unione.

I 3 miliardi di euro di finanziamento per azioni all’interno dell’Unione saranno utilizzati per la creazione della Guardia costiera e di frontiera europea; la proposta di un nuovo sistema di ingressi/uscite per rafforzare la gestione delle frontiere; le proposte di revisione del sistema europeo comune di asilo, compresa la riforma del meccanismo di Dublino; l’istituzione di un’agenzia dell’Ue per l’asilo. Il progetto di bilancio comprende inoltre 200 milioni di euro per il nuovo strumento per fornire assistenza umanitaria all’interno dell’Unione. Ci sarebbero inoltre 2,2 miliardi di euro per azioni al di fuori dell’Ue volte ad affrontare in particolare le cause profonde del flusso di rifugiati. Questa cifra comprende:

750 milioni nell’ambito dello strumento per i rifugiati in Turchia, quale apporto al raggiungimento della quota di 1 miliardo di euro di contributo del bilancio Ue a questo fondo; l’impegno a favore del Libano e della Giordania assunto alla conferenza ONU di Londra, sotto forma di 525 milioni di euro a carico del bilancio Ue, 160 milioni di euro a carico del fondo fiduciario per la Siria e 200 milioni di euro di assistenza macrofinanziaria. Più fondi per la sicurezza. Sulla sicurezza il progetto di bilancio per il 2017 stanzia:

111,7 milioni di euro a sostegno di Europol,
61,8 milioni di euro per rafforzare la sicurezza delle istituzioni dell’Ue,
16 milioni supplementari per misure di sicurezza nel 2016.
In linea con la crescente importanza di una maggiore cooperazione europea in materia di difesa, la Commissione propone infine un’azione preparatoria per la ricerca nel campo della difesa con una dotazione di 25 milioni di euro nel 2017.

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