Pagamenti internazionali: a che punto siamo?

“Le banche hanno a disposizione tutti gli strumenti per presidiare il mercato dei pagamenti internazionali, offrendo un’ampia gamma di servizi disponibili e innovativi”. Ha spiegato Eleonora Cornacchia (Minsait Payments) nel corso del Salone dei Pagamenti 2023. Durante l’evento è stato presentato il rapporto di Minsait Payments sui sistemi di pagamento in Italia, secondo il quale, “il tasso di adozione dei nuovi mezzi di pagamento ha subito un rallentamento”.

A che punto siamo?

A che punto è la convergenza tra i diversi metodi di pagamento a livello internazionale? All’orizzonte c’è il modello di pagamenti internazionali auspicato dal G20, che ha promosso un Piano d’azione per realizzare servizi di pagamento transfrontalieri più rapidi. E soprattutto convenienti, trasparenti e inclusivi.

Tra le sfide più urgenti per le banche, la creazione di nuovi modelli di business e la sicurezza

“La normativa europea sta accelerando e armonizzando il mondo dei pagamenti in tempo reale. Grazie alla disponibilità di tecnologie abilitanti come il cloud, le API armonizzate secondo lo standard ISO20022 e la blockchain, le banche si avvantaggiano. Hanno a disposizione utili strumenti per presidiare il mercato dei pagamenti, offrire un’ampia gamma di servizi per fidelizzare nuovi clienti”. Ha spiegato Cornacchia durante il suo intervento.

Due le sfide principali

Per usufruire di tutte queste potenzialità, gli istituti bancari dovranno superare due sfide principali. Creare modelli di business in grado di massimizzare i vantaggi del pagamento istantaneo e promuovere prodotti ad hoc per ogni cliente. Aumentare la sicurezza nei pagamenti internazionali in tempo reale.

Sicurezza: l’Europa può essere un esempio

Per ridurre le frodi i sistemi centrali (Banche Centrali, Entità Governative, ecc.) dovranno collaborare per creare “corridoi sicuri”. Inoltre mettere a disposizione in tempo reale basi dati informative utili ad identificare potenziali soggetti (black list o white list) clienti e controparti. “Può essere vantaggioso incentivare l’uso del Codice Legal Entity Identifier (LEI) come codice identificatore standardizzato riconosciuto a livello internazionale per i controlli delle Liste (black list o white list)”.

Gestire al meglio i dati informativi strutturati del trasferimento fondi secondo regole ISO20022

Infine, bisognerà gestire al meglio i numerosi dati informativi strutturati del trasferimento fondi secondo regole ISO20022. Dovranno pervenire integri alla banca del beneficiario. “Le banche emittenti dovranno fornire tutti i dati strutturati end-to-end in modo nativo evitando troncamenti. L’integrazione con sistemi specializzati nell’analisi comportamentale supportati dall’AI consentirà alle banche di applicare meccanismi più sofisticati di antifrode e antiterrorismo,. E offrirà, inoltre, servizi altamente sicuri ed affidabili”.

Le carte, il mezzo di pagamento preferito in Italia

Durante il Salone, Minsait Payments ha anche presentato il proprio rapporto sui sistemi di pagamento in Italia. Il tasso di adozione dei nuovi mezzi di pagamento ha subito un rallentamento. Finita l’emergenza sanitaria, il contante ha guadagnato terreno tornando ad essere il mezzo preferito da circa un italiano su tre per gli acquisti fisici.

Sebbene il 30% degli italiani scelga di diversificare i mezzi di pagamento, predilige però l’utilizzo dei contanti o gli addebiti sul conto bancario. A cui si aggiunge l’11% che ha dichiarato di optare per il pagamento in contanti nella maggior parte dei contesti, riducendo l’utilizzo di altri mezzi di pagamento. Di contro, il 24% degli italiani, seppur diversificando, preferisce pagare con carte di debito, di credito o prepagate.

Per quanto concerne gli acquisti online, il 95% degli italiani intervistati ha dichiarato di fare acquisti su piattaforme di e-commerce, la percentuale più alta nel continente europeo. La frequenza varia da diverse volte alla settimana (31,5%) a diverse volte al mese (45,1%). Anche in questo caso le carte di debito, di credito e prepagate sono il mezzo di pagamento preferito da oltre il 50% degli italiani. Un risultato superiore rispetto alla media europea del 48%. Inoltre, nuove modalità di pagamento come il Buy Now Pay Later sono state utilizzate dal 13,3% degli italiani. La media europea è del 12,9%.

Il Minsait Payments Report è stato prodotto in collaborazione con Analistas Financieros Internacionales (AFI) e include le opinioni di 100 dirigenti ed esperti del settore, così come quelle raccolte dalle 7.200 interviste realizzate con clienti bancari in Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e America Latina. Il rapporto è disponibile al link: https://www.minsaitpayments.com/recursos/informe-2023

Chi è Minsait Payments

E’ la filiale di soluzioni di pagamento di Minsait che offre capacità e soluzioni innovative di elaborazione dei pagamenti digitali. L’azienda è impegnata in un modello di elaborazione trasversale rivolto alle aziende di natura tecnologica. Che siano fintech, banche, rivenditori o grandi aziende tecnologiche. Ha più di 25 anni di esperienza e un team di più di 1.000 professionisti specializzati nei pagamenti. Offre servizi a più di 50 clienti in 15 paesi dell’America Latina e dell’Europa e processa più di 220 milioni di carte in tutto il mondo.

In Italia Minsait conta più di 3.000 professionisti che lavorano presso tutto il territorio nazionale. Ha sviluppato competenze avanzate in ambiti innovativi. Content & Process Technologies, Customer Experience Technologies, Solutions Architects e Data & Analytics, per offrire soluzioni e servizi nei mercati in cui opera. Minsait ha localizzato in Italia il proprio centro di eccellenza globale per le tecnologie Customer Experience. E’ presente anche a Napoli, Matera e Bari.

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