Marco Alverà (Snam): gas naturale eccellenza italiana

Intervento dell’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, durante la presentazione dell’accordo tra FCA, IVECO e Snam per accelerare lo sviluppo del metano per autotrazione (CNG – Compressed Natural Gas).

Gas Naturale, Eccellenza Nazionale

Gli obiettivi che ci stiamo dando oggi con questa alleanza, che Alfredo Altavilla ha riassunto in 3 milioni di auto e Pierre Lahutte in decine di migliaia di veicoli pesanti a metano sono sicuramente molto ambiziosi. Sono anche obiettivi che possiamo superare, perché l’Italia parte da una posizione di assoluta leadership in questo settore e possiamo contare su un forte supporto istituzionale, di cui ringraziamo i ministri Calenda e Delrio, oltre che per la loro ospitalità oggi.

I nostri obiettivi avranno un impatto rilevante su quattro dimensioni cruciali per il Paese: quella ambientale, sociale, industriale, ed energetica.

L’azzeramento pressoché totale delle polveri sottili che garantisce un mezzo a metano dà un contributo decisivo per combattere l’emergenza smog, le targhe alterne e addirittura la chiusura dei centri cittadini cui ci siamo abituati negli ultimi anni, e che secondo l’ultimo report di Legambiente costa al nostro Paese 60.000 vite e oltre 100 miliardi di euro di spesa sanitaria all’anno. Mentre Londra e Parigi riflettono su come bandire il diesel dai loro centri città, ma ancora non hanno idea di come fare, in Italia il gas naturale è già una risposta concreta e di immediato utilizzo e beneficio. L’Italia qui può allungare ulteriormente la sua leadership in Europa e nel mondo, facendo da traino per altri Paesi che guardano alla nostra iniziativa con molto interesse e curiosità.

Sul piano sociale, una famiglia che passa a un’auto a metano risparmia 800€ all’anno, che corrisponde più o meno alla riduzione di spesa media di una famiglia a causa della crisi.
Se facciamo un calcolo sui tre milioni di auto a metano, questo vale circa due miliardi di euro di risparmio annuo per le famiglie. Se aggiungiamo i risparmi derivanti dai camion a metano per l’industria e dagli autobus a metano per i comuni, e se sommiamo anche gli investimenti che faremo come Snam e con gli altri operatori della filiera, grazie all’effetto moltiplicatore l’impatto sul PIL nazionale sarà significativo.

E qui vengo al terzo aspetto. Sul piano industriale, oltre all’indotto della filiera automobilistica di cui abbiamo appena parlato, c’è anche un’importante ricaduta su tutta la filiera del metano e del biometano. Da un lato, ci saranno oltre 1 miliardo di euro di investimenti diretti sull’infrastruttura di distribuzione, dall’altro ci sarà un’importante spinta in innovazione e ricerca, anche in ottica di Industria 4.0, per integrare a livello infrastrutturale e commerciale metano e biometano, per rendere il metano sempre più sostenibile a 360 gradi.
Lo sviluppo della filiera del biometano darà un contributo importante sia per smaltire rifiuti urbani che per supportare l’intera filiera agricola.

L’ultimo vantaggio riguarda il settore dell’energia.
L’Italia è uscita vincitrice dagli stress test energetici fatti dall’Europa perché siamo il Paese con più connessioni al mondo. Siamo direttamente collegati con 7 paesi produttori e con l’arrivo del Tap apriremo per l’Europa tutto il Corridoio sud-orientale che include il Caspio e altre fonti strategiche.
Oggi il gas naturale incide per il 30% dei nostri fabbisogni energetici, che è un buon dato rispetto ad altri Paesi che usano il nucleare e più carbone di noi. Per combattere il riscaldamento globale e implementare gli importantissimi accordi di Parigi, oltre allo sviluppo delle rinnovabili, il mondo deve sostanzialmente usare più gas e meno carbone per produrre elettricità e più gas e meno diesel per le strade. Snam, che è la più grande utility del gas in Europa, è pronta a cogliere questa sfida.

Per concludere, con l’accordo di oggi, FCA e Iveco lavoreranno per aumentare la domanda di metano nelle strade e nelle città, mentre noi ci impegniamo a fare tutto quello che è in nostro potere per aumentare in modo significativo l’offerta di metano nelle città e nelle dorsali italiane, conservando il nostro ruolo di puro operatore infrastrutturale.
Metteremo a disposizione di chiunque voglia commercializzare il metano per i trasporti la nostra capacità realizzativa e le nostre infrastrutture. La valenza strategica dell’alleanza di oggi è che ci consente per la prima volta di lavorare in modo integrato mettendo insieme domanda e offerta, che poi è l’unico modo per risolvere il dilemma d

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