Iran e Russia: rischio sanzioni per l’export italiano?

Iran e Russia sono due Paesi che hanno subito negli anni diverse sanzioni di tipo economico-commerciale. Sanzioni che non sono destinate a scomparire, anzi saranno un’eventualità sempre più ricorrente negli affari e nel commercio internazionale. Le imprese italiane dovranno prepararsi a convivere con sistemi sanzionatori sempre più complessi e articolati.

Per questo conoscere le sanzioni, gestire i meccanismi giuridici della “compliance”, analizzare, prevenire e gestire il rischio Paese rappresenteranno le nuove frontiere della competitività nei mercati difficili. Soprattutto se l’Italia, gli Usa e l’Europa si troveranno a divergere sulle principali questioni strategiche globali e della sicurezza internazionale. Il successo della prima edizione di “A World of Sanctions” convegno internazionale organizzato da Zeno Poggi Consulenze, dal Centro Studi per l’Estero Vicino (CeNASS) e da BPER Banca, ha visto la partecipazione di rappresentanti del Ministero del Tesoro Americano (Office of Foreign Assets Control), dell’Unione Europea e di tutti e tre i Ministeri italiani che si occupano di sanzioni internazionali (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Economia e Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico).

SANZIONE STRUMENTO COERCITIVO EFFICACE

L’evento, ospitato dal Centro Studi Americani, e che ha ottenuto i patrocini del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, di Unioncamere Veneto e del Club dei Diplomatici Commerciali, ha visto la partecipazione di oltre duecento persone, di cui il 40% imprenditori. Molto forte la presenza di banche e assicurazioni e delle Ambasciate estere in Italia, tra cui quella russa e quella ucraina. “Le sanzioni economiche di nuova generazione sono divenute uno strumento coercitivo molto efficace”, ha spiegato Zeno Poggi, direttore generale di ZPC. Nei confronti della Federazione russa le sanzioni sono responsabili di almeno un quarto della caduta del Pil mentre nel caso dell’Iran hanno prodotto un crollo nell’interscambio commerciale con l’Italia di 6 miliardi di euro. Quest’efficacia significa che le imprese saranno sempre più chiamate dai governi a divenire parte attiva dei sistemi di sanzioni”.

Il rischio sanzioni per le imprese nel medio termine resta il rischio più elevato visto anche il maggior uso coercitivo degli strumenti economici e finanziari adottato dalle nazioni nei confronti di Paesi considerati ostili. “Da sempre il Legislatore ha attribuito alle banche compiti di controllo e di comunicazione di particolari tipologie di transazioni finanziarie”, ha ricordato Michele Pisani, responsabile del servizio antiriciclaggio di BPER Banca, ” e ciò accade anche per il sistema sanzionatorio internazionale, nel cui ambito è compito fondamentale delle banche l’adeguata verifica della clientela e delle informazioni relative alle operazioni finanziarie, al fine di accertarne la conformità rispetto alle prescrizioni di legge. Ovviamente la piena conformità alla normativa da parte delle banche si riflette positivamente sui propri clienti, che possono ragionevolmente confidare sulla regolarità del proprio operato”

APPUNTAMENTO ANNUALE PER CHI OPERA CON L’ESTERO

Tra i guest speakers che si sono susseguiti Brian O’Toole, senior advisor del Presidente dell’OFAC del Tesoro USA, David Mortlock, ex Consigliere del presidente Obama per le sanzioni economiche (National Security Council), Giuseppe Maresca, direttore generale Ministero Economia e Finanze e Massimo Gaiani, direttore generale mondializzazione del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Francesco Fini (Servizio Esterno della UE), responsabile unità sanzioni nel team della Mogherini. A fronte del successo dell’iniziativa si sta costituendo un partenariato sul tema delle sanzioni, unendo la consulenza per l’internazionalizzazione con l’analisi del rischio paese e geopolitico, per fornire servizi informativi, di analisi e di consulenza strategica sempre più accurati ed efficaci. Il convegno “A World of Sanctions” sarà trasformato in un appuntamento annuale, con l’obiettivo di diventare il principale evento italiano d’incontro B2B sulle sanzioni economiche, mentre sono in corso di elaborazione gli specifici servizi d’analisi, informazione e consulenza dedicati al tema sanzioni per le imprese italiane.

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