De Lise: commercialisti a difesa delle Pmi e dei creditori

“Quella connessa al sequestro delle aziende confiscate rappresenta un’attività importante e delicata per tutta l’economia italiana. Attività che i giovani dottori commercialisti, con le loro competenze, possono svolgere al meglio, con la massima attenzione con l’obiettivo di salvaguardare la continuità aziendale. E naturalmente anche dei terzi creditori”.

E’ quanto afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, presentando il convegno “Uniti per la legalità in memoria di Walter Mapelli”.

Commercialisti “Uniti per la legalità in memoria di Walter Mapelli”

Il convegno è dedicato alla memoria del magistrato monzese protagonista di alcune delle più grandi inchieste italiane. L’evento è in programma, presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, mercoledì 23 novembre alle ore 14. Interverranno tra gli altri magistrati, accademici e professionisti di spicco nel panorama nazionale per discutere temi legati alla diffusione e alla prevenzione dei reati economici.

Davide Rovetta presidente dell’Ugdcec Bergamo

“Il convegno tratterà, nel dettaglio, dell’inserimento dei delitti tributari nel d.Lgs.231/2001 quale nuovo elemento di valutazione nella gestione del rischio d’impresa. E inoltre tratterà delle Regole di governance e modelli a confronto. Si darà attenzione quindi al panorama attuale e prospettico dei procedimenti penali sul territorio con il punto della Procura di Bergamo. Terminata la prima fase del convegno verrà introdotto anche il tema del Rating di Legalità come lo strumento di incremento del capitale reputazionale e il meccanismo di premialità”.

Un difficile equilibrio tra interesse pubblico e interessi economici privati

Il coordinatore scientifico dell’evento, Marco Anesa (Fondazione Centro Studi Ungdcec), modererà la tavola rotonda conclusiva. L’intento è quello di evidenziare “l’importanza di perseguire un difficile equilibrio tra l’interesse pubblico e gli interessi economici privati”.

Le conclusioni sono state quindi affidate a Francesco Puccio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec.

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