Formazione: Aidp contro la cancellazione dell’incentivo

Formazione 4.0: le competenze tecnologiche sono la nuova tutela del lavoro nell’era dei robot!. Dalla ricerca AIDP-LabLaw su Robot, Intelligenza artificiale e lavoro 2018 emerge con nettezza che la formazione 4.0 sarà la soluzione principale per affrontare con successo i rischi e le opportunità di lavoro connessi allo sviluppo delle nuove tecnologie. L’occupabilità nel nuovo mercato del lavoro passa dalla formazione 4.0.

Dalla legge di bilancio 2019 sparisce uno degli incentivi fondamentali del Piano Industria 4.0, ossia il credito d’imposta alla formazione 4.0. Si tratta di una colonna portante del piano in relazione allo sviluppo della componente del lavoro 4.0 e tra l’altro quella meno sostenuta ad oggi. Ci si attendeva, quindi, una decisa accelerata e un potenziamento rispetto alla formazione 4.0 e non la cancellazione di una delle misure più importanti sul piano del lavoro nell’era dei robot.

Dalla ricerca Aidp-LabLaw 2018 su Robot, Intelligenza artificiale e lavoro, a cura di Doxa, emerge con nettezza il valore strategico della formazione avanzata per cogliere da un lato le tante occasioni di nuove professioni e di nuova occupazione che le nuove tecnologie creeranno e dall’altro per ridimensionare l’impatto che queste avranno sui lavori meno qualificati. La formazione 4.0, quindi, sarà il capitolo principale sui cui investire per vincere la sfida della robotica e dell’intelligenza artificiale sul terreno dell’economia e del mercato del lavoro. Dalla nostra ricerca, in questo senso, emergono dati netti. Le aziende e i manager sono convinti a stragrande maggioranza (89%) che i robot e l’IA non potranno mai sostituire del tutto il lavoro delle persone e che avranno un impatto positivo sul mondo del lavoro e delle aziende: permetterà, infatti, di creare ruoli, funzioni, e posizioni lavorative che prima non c’erano (77%); stimolerà lo sviluppo di nuove competenze e professionalità (77%); consentirà alle persone di lavorare meno e meglio (76%). Avrà un impatto molto forte nei lavori a più basso contenuto professionale: favorirà, infatti, la sostituzione dei lavori manuali con attività di concetto (per l’81% del campione). I manager e gli imprenditori ritengono, infatti, che al di là dei benefici in termini organizzativi, l’introduzione di queste tecnologie, potrà avere effetti negativi sull’occupazione e l’esclusione dal mercato del lavoro di chi è meno scolarizzato e qualificato. In quest’ottica va letto il dato negativo sulle conseguenze in termini di perdita di posti di lavoro indicata dal 75% dei rispondenti.

“La cancellazione dell’incentivo fiscale sulla formazione 4.0 è un atto conto il futuro del lavoro – spiega Isabella Covili Faggioli, Presidente AIDP-. Come si evince chiaramente dalla nostra ricerca la strumento principale di tutela del lavoro nell’era dei robot e dell’intelligenza artificiale è la formazione 4.0. Senza le nuove competenze strategiche che il nuovo mercato del lavoro richiederà sempre di più si rischia di rimanere ai margini. L’occupabilità nel nuovo mercato del lavoro passa dalla formazione 4.0 e dal suo potenziamento. Per questa ragione la misura di cancellazione del credito d’imposta per la formazione 4.0 prevista nella Legge di Bilancio 2019 non aiuta il lavoratore che necessita di competenze nuove per aumentare le opportunità di occupazione e le imprese che le richiedono. Chiediamo a gran voce – chiosa Covili Faggioli- che non solo la misura sia ripristinata ma anche potenziata. Come direttori del personale siamo pronti a fare la nostra parte e rinnoviamo la disponibilità di AIDP a dialogare con il Governo per trovare insieme soluzioni che facciano crescere l’occupazione e aiutino le aziende nell’acquisire e mantenere le competenze necessarie per la crescita nel futuro.”.

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