Sepa

A partire dal 1 febbraio 2014, tutti i pagamenti e gli addebiti diretti che avvengono all’interno dell’Euro-zona dovranno essere conformi alle normative SEPA (Single Euro Payments Area – Area Unica dei Pagamenti in Euro), ovvero, dovranno essere standardizzati e armonizzati per quanto riguarda le caratteristiche degli strumenti, gli standard, le infrastrutture e i costi. Scopo di questa iniziativa è stimolare gli scambi commerciali europei, aumentare la concorrenza tra i prestatori di servizi di pagamento e contribuire alla diminuzione delle tariffe, rendendo sempre più efficiente, sicuro e conveniente il mercato dei servizi di pagamento.

A seconda del modello di business, la complessità del passaggio allo standard SEPA sarà diversa per banche, aziende, liberi professionisti e istituzioni governative. Tuttavia, NTT DATA, il partner per l’innovazione IT che sviluppa servizi e soluzioni di prima qualità per clienti operanti in tutto il mondo, in qualità società di consulenza internazionale, ritiene importante focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti:

 

1. Iniziare la transizione al più presto: la conformità allo standard SEPA non è una scelta, ma sarà obbligatoria per tutti coloro che effettueranno transazioni finanziarie all’interno dell’Area Unica. L’attuale metodo dei pagamenti nazionali sarà, quindi, sostituito tra poco meno di un anno. Sia che si tratti di una grande multinazionale o di una piccola squadra di calcio locale, è bene agire subito per uniformarsi al nuovo sistema. Nella seconda metà del 2013, infatti, le richieste per le migrazioni allo standard SEPA potrebbero crescere esponenzialmente e superare la capacità di gestione delle banche. Per evitare complicazioni, il consiglio è di iniziare le procedure fin da subito.

 

2. Comprendere tutti i processi: è bene tenere presente un principio fondamentale: la transizione può avere successo solamente se tutti i processi e i sistemi coinvolti sono compresi appieno e attuati fino in fondo. In particolare, l’addebito diretto e l’e-commerce presentano molte criticità nascoste che devono essere affrontate con priorità. Un esempio è la mancanza di meccanismi di autorizzazione per gli addebiti diretti via Internet. Allo stato attuale delle cose, infatti, non sarà possibile emettere un addebito diretto via telefono o Internet senza la firma fisica. Inoltre, ci saranno molti più dati da memorizzare, archiviare e storicizzare rispetto a prima. Tutto questo richiede, quindi, una piena comprensione dei processi in corso, l’adeguamento di quelli esistenti e lo sviluppo di alcuni nuovi processi.

 

3. Coinvolgere tutti i reparti: a prima vista, SEPA sembra un progetto IT che impatta anche sul dipartimento dei pagamenti. Nuovi formati, termini diversi per i pagamenti e la raccolta, e nuovi campi di dati sono al centro di tutta l’operazione. Analizzando più approfonditamente la situazione, però, si capisce che il processo di armonizzazione interessa molti altri reparti. Ad esempio, il settore vendite dovrà adattare la formulazione dei contratti; la contabilità dovrà assicurarsi che i codici IBAN e BIC non siano solo stampati sulla carta da lettera, ma vengano aggiunti in tutti i sistemi che contengono i dati dei clienti; il Customer Service dovrà essere preparato a rispondere alle domande dei clienti.

 

4. Avvalersi dell’aiuto di esperti: le banche sono le organizzazioni che hanno il maggiore know how in materia di SEPA, ma considerando l’enorme quantità di progetti che si troveranno a gestire nel 2013 e nel 2014, è molto probabile che non saranno in grado di supportare tutti i progetti con la dovuta attenzione. Pertanto, è consigliabile affidarsi a un partner solido che ha l’esperienza e le risorse necessarie per realizzare un progetto di tale complessità.

 

5. Creare opportunità: la modifica delle procedure di pagamento richiede una precisa analisi di tutti i processi e sistemi coinvolti. I dati raccolti durante questa operazione possono essere utilizzati successivamente per migliorare i suddetti processi e sistemi, per garantire una maggiore efficienza e ottenere una struttura di dati più snella. Questo consente alle aziende di ottenere, in un secondo momento, un profitto dagli investimenti indispensabili di questo momento.

 

NTT DATA ha sviluppato significative competenza in ambito pagamenti a livello globale: da circa un decennio, in Italia e in Europa, l’azienda supporta le istituzioni finanziarie proprie clienti nel processo di migrazione verso la SEPA. Nel corso di questi anni NTT DATA ha sviluppato, sulla base degli standard SEPA, la suite VTPie che sfrutta l’innovazione tecnologica per garantire le capacità elaborative necessarie alla conclusione del processo di migrazione. La suite VTPie, infatti, include alcune soluzioni progettate per soddisfare i requisiti SEPA, quali:

 

-VTPie SEPA credit Transfer (lavorazione e contabilizzazione dei bonifici SEPA);

-VTPie SEPA direct debit (lavorazione e contabilizzazione degli addebiti diretti SEPA);

-VTPie Access (sistema d’accesso alle ACH SEPA).

UniCredit, Banca Popolare di Sondrio, Banca d’Italia, Banco Poste e ICBPI sono alcuni dei clienti che hanno scelto VTPie.

 

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.nttdata.com/it

 

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