Mercato energetico tra calo della domanda, sofferenza
dei produttori e l’onere degli incentivi

Convegno Energia meno caraOpportunità e rischi nell’attuale mercato dell’energia. Questo il tema affrontato nel seminario Energia meno cara: oggi è possibile? che si è tenuto nella sede di Assolombarda, alla presenza di Rosario Bifulco, consigliere incaricato Assolombarda per la Competitività territoriale, Ambiente ed Energia; Francesco Baldini, Nomisma Energia; Ennio Arlandi, head of energy and commodities Borsa Italiana; Katia Gallo, direzione consumatori e utenti, autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico. 

Rosario Bifulco“Risulta urgente porre con rinnovata forza all’attenzione del nuovo Governo il peso che il costo dell’energia ha per le nostre imprese”, ha detto Rosario Bifulco. “L’energia deve ritornare a essere una opportunità di sviluppo e non un peso opprimente”. Il calo della domanda, generato dal permanere della crisi economica e l’eccesso di capacità produttiva hanno causato la riduzione del prezzo all’ingrosso dell’energia. Nonostante ciò la bolletta energetica non solo non è diminuita, ma è addirittura più salata: sono aumentate, infatti, le componenti ‘extra energia’, come ad esempio gli incentivi alle rinnovabili e alle energivore, e la fiscalità.

Un’impresa di media tensione può arrivare oggi a pagare oltre il 40% di componenti parafiscali sul prezzo totale dell’energia. Questo trend non è destinato a fermarsi, anzi. Il peso delle componenti non afferenti alla materia prima rispetto alla bolletta complessiva è destinato a crescere, con tutto quello che ciò comporta per la crescita e lo sviluppo delle imprese.

Il problema è stato poi contestualizzato nell’attuale scenario di mercato. Se è vero che la domanda di energia è un importante indicatore dello stato di salute di un Paese, certamente l’Italia mostra, allo stato attuale, forti segnali di sofferenza. Complice la crisi dei mercati, il 2013 si è chiuso con una domanda di gas di 70,2 miliardi di metri cubi, in ribasso del 5,5% rispetto al 2012 e addirittura del 17% sul 2008, mentre per l’energia elettrica, l’anno si chiude con una richiesta, indicata dal Gestore del Mercato elettrico, di circa 290 miliardi di kilowattora, in ribasso del 3% sul 2012 e del 7% sul 2008 (fonte: Nomisma).

“In un simile scenario, saper ottimizzare la componente energetica è fondamentale se si vuole tornare a essere competitivi a livello globale. Il tema è, dunque, centrale all’interno di ‘Far volare Milano’, il piano strategico della nuova presidenza di Assolombarda per rilanciare le imprese e il territorio. A questo proposito, abbiamo presentato oggi ‘Energia meno cara’, uno dei 50 progetti del nostro Piano che nasce con l’obiettivo di aggregare la domanda di energia delle imprese associate per ottenere forniture a prezzi più convenienti”, ha concluso Bifulco.

Lo scorso novembre lo Sportello Energia di Assolombarda ha lanciato il primo gruppo d’acquisto che, rispetto al ricorso diretto al mercato, ha consentito alle imprese partecipanti un risparmio sui prezzi di vendita compreso tra il 10 e il 15%. Anche nel libero mercato, dunque, l’aggregazione tra imprese rappresenta una modalità importante per ottenere prezzi vantaggiosi e competitivi per l’approvvigionamento energetico.

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