L’Ue ci mette 1,16 miliardi per le Pmi. Parola di commercialisti

Secondo la Fondazione Nazionale dei Commercialisti la Commissione europea sta investendo 1,16 miliardi per start-up e Pmi. Miliardi impiegati per lo sviluppo di innovazioni a forte impatto e in grado di creare nuovi mercati o di rivoluzionare quelli esistenti.

L’informativa periodica “Attività Internazionale” della Fondazione approfondisce le misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia.

Le previsioni economiche d’inverno 2022, recentemente pubblicate dalla Commissione europea rivedono il PIL italiano ad un +4,1% per l’anno corrente. Mentre per il 2023 la crescita dovrebbe attestarsi intorno ad un +2,3%. A pesare sui dati la prolungata interruzione di forniture e il brusco aumento dei prezzi dell’energia. Ci si attende comunque una ripresa dell’attività economica nel secondo trimestre e una continua espansione nella seconda parte dell’anno.

Secondo i commercialisti nell’ambito del programma Orizzonte Europa, la Commissione europea ha adottato il programma di lavoro 2022 del Consiglio europeo per l’innovazione (CEI). Uno strumento che offre opportunità di finanziamento per oltre 1,7 miliardi di euro. L’Acceleratore del CEI, che vale 1,16 miliardi di euro, è destinato a start-up e Pmi per lo sviluppo di innovazioni a forte impatto.

Nei giorni scorsi, la Commissione ha collocato sul mercato obbligazioni UE di durata trentennale per un valore di 5 miliardi di euro, finalizzate a finanziare il piano NextGenerationEu. L’emissione porta il totale dei fondi finora raccolti per NGEU a 78,5 miliardi di euro.

La Banca Centrale europea ha confermato l’orientamento accomodante della propria politica monetaria, assunto nella riunione di dicembre scorso, con tassi di interesse invariati. Mentre gli acquisti netti di attività, nell’ambito del Piano di emergenza pandemico PEPP, saranno condotti a un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente. Inoltre gli acquisti netti cesseranno a fine marzo 2022.

Share
Top