Come rendere operativi il sistema ERP e i suoi fratelli

copertinaERP è l’acronimo di Enterprise Requirements Planning, che tradotto sta per “pianificazione dei fabbisogni dell’azienda”. In senso stretto l’ERP è una collezione di processi aziendali – i business process per dirla all’inglese – costruita attorno alla pianificazione dei fabbisogni e che abbraccia l’intera azienda; in senso lato, invece, è il software del sistema informativo che supporta tali processi. L’ERP è il sistema nervoso di un’azienda, quello che le consente di muoversi nel mercato. Un sistema che, come quello nervoso umano, è formato da una parte centrale – è quella data dai processi, e il rimando è al Business Process Management – e una parte periferica – è quella data dalle informazioni, e il rimando è all’information technology.

La materia è molto complessa comunque la si ponga, cioè lato Bpm oppure lato It, ma è una materia che sta diventando sempre più importante per le aziende degli anni Dieci, specie per le piccole e medie imprese. Nonostante l’importanza, però, in circolazione ci sono pochi testi sull’argomento, e quelli che ci sono hanno sovente un tono accademico adatto più per gli addetti ai lavori che per chi vuole avvicinarsi all’argomento. Ecco perché Massimiliano Oleotto, ingegnere udinese che vive a Milano con alle spalle quindici anni di consulenza in ambito ERP & dintorni, ha pubblicato un libro sulla questione con un’intenzione volutamente semplificativa, e quindi divulgativa. Il libro si intitola “L’implementazione degli ERP e dei suo fratelli nelle Pmi: come evitare le catastrofi in azienda” , edito dal Gruppo 24 Ore. Come si evince dal titolo, pur accennando alla materia ERP nella sua interezza, il libro si occupa in particolare di come si implementa, cioè di come si rende operativo, il software che lo supporta in tutto o in parte – i “fratelli” del titolo sono software che supportano alcuni e non tutti i processi aziendali, ad esempio i processi del supply chain management.

L’azienda di riferimento, tuttavia, non è un’azienda qualsiasi ma una Pmi, che secondo la definizione data dall’Unione Europea conta meno di 250 dipendenti e ha meno di 50 milioni di euro di fatturato. Questo perché le Pmi sono tutt’altro che una realtà marginale nel nostro Paese, costituendo il 99% del totale delle aziende, l’81% del totale degli occupati e il 72% del totale del valore aggiunto. Ma anche perché le Pmi sono le imprese dove le implementazioni sbagliate di un ERP portano in genere conseguenze disastrose, se non addirittura catastrofiche.

Il libro di Oleotto si muove proprio da qui per quattro agili capitoli. Il primo spiega come l’ERP faccia propria la visione olistica di un’impresa orientata al cliente come somma di business process tutti allineati alla strategia aziendale in base a filosofie come la value chain, il Pdca e la best practice. Il secondo chiarisce che alla base dell’implementazione di un ERP – o di un suo “fratello” – ci deve sempre essere un progetto e la capacità di governarlo mediante uno strumento tanto semplice quanto sofisticato come il project management. Il terzo e il quarto capitolo, infine, entrano nel dettaglio di come deve essere organizzato e gestito il progetto, affrontando aspetti quali la strutturazione dei task, la gestione del cambiamento, l’importanza del team, le modalità di comunicazione, l’analisi dei rischi, ecc. Il tutto accompagnato da una prosa vivace, didascalica e a tratti ironica, che nasce dal campo, e non dal chiuso di aule o laboratori. Il testo esce grazie alla collaborazione con Corvallis, Keyteam, Renato Corti e Tecnest.

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