Istat: il Paese corre con il freno a mano tirato

Istat: le imprese promuovono sgravi, una su due 1 ha assunto grazie agli incentivi

Le imprese promuovono gli sgravi legati alle assunzioni a tempo indeterminato: un’azienda su due del
settore manifatturiero ha assunto, nel 2015, proprio grazie agli incentivi. Il Jobs act ha contribuito meno all’aumento
dell’occupazione. E’ quanto emerge dai dati Istat contenuti nella nota mensile sull’andamento dell’economia. “Siamo un Paese che corre con il freno a mano tirato”, commenta il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA, Paolo Zabeo, in merito ai dati pubblicati quest’oggi dall’Istat sulle previsioni di crescita del Pil nel primo trimestre di quest’anno (+0,1 per cento). “Con un carico fiscale e un tasso di disoccupazione che rimangono ancora eccessivamente elevati, una burocrazia che continua a penalizzare chi fa impresa e con una domanda interna ancora troppo debole”, prosegue Zabeo, “fatichiamo molto più degli altri paesi dell’Eurozona ad agganciare la ripresa economica. Se teniamo conto che per la stragrande maggioranza delle aziende, soprattutto quelle di piccola dimensione, i prestiti bancari sono in calo, condizionando gli investimenti e la capacità di dar vita a nuovi processi innovativi, quest’anno sarà molto difficile centrare gli obbiettivi di crescita che il Governo si è prefissato nei mesi scorsi”.

La preoccupazione della CGIA è ribadita anche dal Segretario, Renato Mason: “Se il Paese vuole lasciarsi definitivamente alle spalle la crisi che, praticamente, ci attanaglia dal 2008, non abbiamo scelta. Dobbiamo abbassare drasticamente le tasse, razionalizzare la spesa pubblica e, in particolar modo, rilanciare gli investimenti pubblici. Altrimenti rischiamo di scivolare in una fase di stagnazione economica molto preoccupante.”La metà delle imprese manifatturiere dichiarano un aumento dell’occupazione tra gennaio e novembre 2015, gli esoneri contributivi hanno costituito un elemento rilevante. Anche il nuovo contratto a tutele crescenti sembra aver esercitato un ruolo positivo, seppure con minore intensità (nel periodo oggetto di indagine): tra le imprese della manifattura che hanno fatto ricorso a nuovo personale, esso è stato giudicato molto o abbastanza importante ai fini dell’assunzione dal 35% delle imprese, soprattutto nel settore dei mezzi di trasporto .L’importanza delle agevolazioni Irap, per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato, appare meno determinante rispetto ai provvedimenti precedenti.

E INTANTO LA RIPRESA STENTA

In un quadro di indebolimento della ripresa globale, l’economia italiana e’ attesa evolversi a ritmi moderati
anche nel primo trimestre del 2016. E’ quanto emerge dalla Nota mensile dell’Istat sull’andamento dell’economia italiana. Segnali positivi provengono dal settore dei servizi e dalle costruzioni, a fronte di una dinamica meno favorevole nell’industria. Gli ultimi dati mostrano un miglioramento dell’occupazione, soprattutto quella a tempo indeterminato, favorita anche dai provvedimenti di sostegno alle assunzioni, mentre l’inflazione si e’ riportata in territorio negativo.  Il modello di previsione di breve periodo dell’Istat vede una variazione congiunturale del Pil reale attesa per il primo trimestre lievemente positiva (+0,1%), con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%. All’incremento del Pil contribuirebbero positivamente i consumi privati, a fronte di un apporto negativo della domanda estera netta e dei consumi pubblici mentre la dinamica degli investimenti (al lordo delle scorte)
risulterebbe sostanzialmente piatta. In questo scenario, la crescita acquisita per il 2016 e’ pari allo 0,4%.
All’incremento del Pil contribuirebbero positivamente i  consumi privati, a fronte di un apporto negativo della
domanda estera netta e dei consumi pubblici, mentre la  dinamica degli investimenti (al lordo delle scorte)
risulterebbe sostanzialmente piatta. In questo scenario, la  crescita acquisita per il 2016 e’ pari allo 0,4%. Emerge  dalla Nota mensile Istat.

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