Tra un anno Expo Astana: occasione per le aziende lombarde

Expo Astana 2017 avrà luogo tra meno di un anno e le imprese lombarde si attrezzano per sfruttare la passata edizione di Expo Milano e presidiare le numerose opportunità offerte del mercato kazako.

Vi ricordate il Padiglione del Kazakhstan di Expo Milano? Ma sì quello che aveva lunghe file di attesa di turisti (mai come quelle del Padiglione giapponese) che venivano allietati da intermezzi musicali e balletti delle star e starlette kazake giunti a Milano per l’occasione. Quello kazako è stato uno dei padiglioni più graditi da grandi e bambini grazie a un mix di storia, avventura, tecnologia, arte e un buon marketing. Bene, Astana la capitale, si appresta tra un anno a ospitare l’Expo “minore”, quello Internazionale che si svolge ogni tre anni, ma pur sempre importante sia per il business che smuove sia per conoscere un Paese al di fuori dagli schemi e percorsi del turismo tradizionale. Le imprese lombarde sono tra quelle che, fino a ora, si sono mosse bene e con largo anticipo rispetto alle opportunità di business offerte dal Paese asiatico. L’interscambio tra Lombardia e il Kazakhstan è di 600 milioni di euro con un export in crescita per macchinari (+2,4%), metalli (+10,9%) e apparecchi elettrici (+85,1%) con le provincie di Pavia e Cremona prime nell’import – che supera i 375 milioni grazie soprattutto con idrocarburi e metalli. Mentre Milano, Bergamo, Monza e Varese sono le prime provincie lombarde che eccellono nell’export che vale 253 milioni, un terzo del totale italiano.

BENE IMPORT ED EXPORT MA SI PUO’ FARE ANCORA DI PIU’

Il passaggio del testimone tra Milano e Astana che ospiterà l’Expo Internazionale 2017 porterà anche nuove opportunità commerciali per le imprese locali. Milano, per esempio, con 123 milioni è la città  più attiva nell’export grazie soprattutto ai macchinari, metalli e all’abbigliamento, seguita da Bergamo con 41,7 milioni (+27,3%), specializzata in prodotti in metallo. Superano i 20 milioni anche Monza e Brianza (+27,7%) e Varese, che esportano soprattutto apparecchi elettrici e macchinari. Ma si può fare ancora di più. Per favorire la conoscenza da parte delle imprese lombarde del Paese kazako Promos, azienda speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano organizza, da giugno a dicembre, un “percorso impresa” di sviluppo commerciale in Kazakistan dedicato alle aziende dei settori abbigliamento, calzature, prodotti alimentari, mobili, gioielleria, meccanica e costruzioni, interessate ad approfondire le opportunità offerte dal mercato kazako, anche in vista di Expo Astana 2017. L’iniziativa prevede un viaggio d’affari nel mese di settembre, a cui seguirà un’attività di follow up commerciale sui contatti selezionati incontrati in loco.

100 PAESI, 5 MILIONI DI VISITATORI, QUATTRO PADIGLIONI TEMATICI

Saranno oltre 100 i Paesi che, secondo Anuarbek Mussin, managing director di Astana 2017, parteciperanno all’edizione dell’Esposizione Internazionale (e non Universale come quella che si svolge ogni 5 anni). Oltre 5 i milioni di visitatori, previsti che affronteranno il tema dell’Esposizione: l’energia del futuro. “L’Expo di Astana“, aveva spiegato Mussin, “inizierà il 10 giugno 2017 e avrà una durata di tre mesi. Si svilupperà su un’area di 174 ettari. Il tema sarà declinato in quattro padiglioni tematici, ciascuno incentrato su un sottotema, come la riduzione delle emissioni di carbonio e l‘energia accessibile. I Paesi partecipanti saranno riuniti in un unico Padiglione ‘mondiale’, in cui ognuno porterà il suo contributo per un uso efficiente dell’energia. Un altro Padiglione raccoglierà invece i migliori progetti e le tecnologie innovative”.

Il lavori sono partiti a giugno 2015 e dovrebbero concludersi a fine 2016. Poi toccherà ai Paesi partecipanti iniziare l’installazione e l’arredamento degli spazi. “Il simbolo di Expo 2017 sarà il padiglione del Kazakhstan, che avrà la forma di una sfera di vetro. Avrà 80 metri di diametro e 26 mila metri quadri di volume e sarà l’edificio sferico più grande al mondo”. La progettazione del sito è stata affidata a una compagnia americana attraverso una gara che ha coinvolto 50 architetti internazionali, mentre la costruzione coinvolgerà soprattutto imprese kazake. “Allo stato attuale, oltre 3.500 dipendenti lavorano in cantiere, e questo numero crescerà ulteriormente, fino a raggiungere le 10mila unità”. La maggior parte dei lavoratori saranno cittadini kazaki, così come i visitatori attesi (85%).

DALLA CINA LA PRESENZA MAGGIORE

Gli stranieri, secondo Mussin, proverranno principalmente dalla Cina. A oggi, 48 Paesi hanno ufficializzato la loro partecipazione, fra cui Russia, Germania, Giappone, Turchia, Israele, Francia e India. Manca ancora l’Italia, anche se, ha assicurato Mussin, “il premier Renzi durante la sua visita al Padiglione lo scorso giugno ha confermato al presidente Nazarbaev la volontà dell’Italia di partecipare. Aspettiamo ancora la conferma ufficiale, che speriamo arriverà presto”. A differenza dell’Expo milanese, quella di Astana sarà un’esposizione in versione ridotta, ma con obiettivi altrettanto ambiziosi: “Astana Expo 2017 sarà una piattaforma per discutere del futuro dell’energia. Il Kazakhstan è leader nella produzione di gas, benzina e carbone, ma si sta ponendo il problema di cosa fare quando la disponibilità di queste risorse terminerà”. A differenza di quanto è avvenuto per Expo Milano 2015 per il sito di Astana non è previsto lo smantellamento ma diventerà la sede di un centro finanziario internazionale, con un tribunale operante secondo le leggi inglesi.

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