Lorenzo Marini, arte e graphic design nel suo primo Libro d’Artista

Si chiama Alpha-Type e misura cm. 29x21x7 il primo libro d’artista di Lorenzo Marini, art director e contemporary artist, caposcuola della Type Art. L’opera, attualmente si trova presso la sede espositiva della Auction house milanese Art-Rite. Sarà messa all’asta il prossimo 1° febbraio (stima, 3-4 mila euro) nel corso di un una seduta particolarmente attesa dai collezionisti di contemporary art. Oltre all’opera dell’artista di Monselice saranno battuti ben quattro lavori di Maurizio Cattelan, due di Alexander Wolff e due di Vanessa Beecroft.

All’origine delle lettere e del segno grafico

L’arte e la poetica delle lettere liberate dall’artista si traducono oggi in un libro, un oggetto-libro, una scultura-libro. Un’opera d’arte che riporta le lettere all’origine, al luogo padre del segno grafico, il libro e le sue pagine.
Il libro d’artista nasce con le avanguardie del Novecento e si smaterializza per esaltarne il valore culturale e creativo.
Dedicato al Type Futurista, Marini lascia le lettere, ancora una volta, libere e liberate da schemi e gabbie. Segni grafici indipendenti e autonomi che non trovano il loro significato nella parola che li accoglie, ma nel solo fatto di essere stati creati, e quindi, nell’azione di esistere.

Il risultato è un’opera d’arte da sfogliare, un oggetto concettuale, realizzato a mano, nato da un atto creativo e dal bisogno di raccontare un futuro che ha il sapore di un passato. Non così tanto lontano. Come fosse un dipinto tridimensionale l’opera racconta la bellezza dei FuturType dell’artista.

Il libro di Lorenzo Marini è arte

Il libro, realizzato in pregiato materiale cartaceo, è composto da 16 pagine che prendono vita grazie a tanti e diversi materiali tutti rielaborati e maneggiati dall’artista. Le pagine, una diversa dall’altra, una volta aperte danno forma ad una autentica scultura le cui misure possono variare a seconda di come il collezionista intenda collocare l’opera. Se chiusa, come un classico libro, o, in piedi, aperta, come una perfetta installazione.

Lo scorso autunno l’artista è stato premiato dall’Avi per la sua personale “Di segni e di sogni” che si era svolta a Siena, tra il 20 luglio e il 20 ottobre nella cornice di Santa Maria alla Scala. La mostra in realtà ha invaso tutta la città, con installazioni che hanno coinvolto attivamente il pubblico. Con quasi 50 mila visitatori paganti la mostra di contemporary art è stata la più vista dell’anno. Un solo show ispirato all’inclusività e alla “contaminazione”, in particolare a quella tra arte visiva e sonorità.

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