Iran post sanzioni vuole rilanciare il turismo

Iran punta sul turismo. Si è appena conclusa a Isfahan (Iran) la prima Conferenza internazionale sul turismo e l’ospitalità. Obiettivo fare del turismo uno dei settori principali dell’economia iraniana. Oggi la quota che detiene l’Iran nel mercato del turismo mondiale è dello 0,24%.

CAL_9036Alla Conferenza internazionale hanno partecipato più di 200 delegazioni  tra funzionari del Governo iraniano, investitori ed esperti di turismo e trasporto iraniano e internazionale. Diversi gli obiettivi del forum: discutere in merito all’industria del turismo iraniana con l’obiettivo di migliorarla e incentivarla, evidenziare le ultime tendenze in fatto di ospitalità e condividere le conoscenze su come costruire infrastrutture turistiche con soluzioni innovative, stabilire un piano di ristrutturazione delle strutture alberghiere preesistenti e puntare su un nuovo piano di ammodernamento dei trasporti. Organizzatrice della conferenza la holding Atiyeh Saba Investment Company, che possiede l’Iran Aseman Airline  terza compagnia aerea del Paese e controlla l’Iran Touring and Tourism Investment Company (ITTIC), la più grande catena di hotel in Iran (66), e la , tra le compagnie petrolifere più grandi del mondo.IranHarsin_zpse59bb293

“Gli iraniani sono sempre stati noti per la loro ospitalità”, ha sottolineato Ahmad Reza Nikkar Esfahani, ceo Atiyeh Saba Investment Company. “Dal momento che la nostra politica principale è quella di ridurre la nostra dipendenza economica dal petrolio, il nostro incredibile potenziale nel settore del turismo naturalistico e storico potrebbe divenire un must. Per quel che riguarda i rapporti con l’Italia – specifica Ahmad Reza Nikkar Esfahani – con l’abolizione delle sanzioni i due Paesi hanno notevolmente incrementato le collaborazioni commerciali ed economiche, pensiamo al recente viaggio del presidente Rohani in Italia. Prevediamo di stipulare anche sul lato turistico accordi che incrementino lo scambio reciproco tra i due Paesi, per favorire un flusso turistico e uno scambio di profitti da entrambi i lati”.

Il Governatore di Isfahan Rasoul Zargarpour indica il turismo come una delle principali priorità per i responsabili locali. “Il turismo è un’industria redditizia – commenta il Governatore – in Iran vi sono 20 mila attrazioni turistiche naturali di cui 1600 ‘certificate’ dall’UNESCO. Le infrastrutture sono un altro elemento fondamentale: per esempio, negli ultimi anni, solo nella città di Isfahan, il numero di posti letto turistici è passato da 12.000 a 16.000 e raggiungerà più di 20.000 entro il prossimo anno. Due alberghi stanno per essere costruiti, e con la realizzazione del treno superveloce tra Isfahan e Teheran la distanza potrebbe essere percorsa in meno di 2 ore”.

IRAN E TURISMO

Grazie al nuovo clima economico instauratosi con l’abolizione delle sanzioni, l’industria del turismo iraniano è prevista in crescita a un ritmo fenomenale, a partire dal 2016. La CNN ha collocato l’Iran tra le 16 destinazioni top per il turismo. Secondo gli ultimi dati disponibili elaborati dal Ministero del turismo iraniano, nei primi 18 mesi dall’elezione di Rohani (giugno 2013), il turismo europeo in Iran è cresciuto con un picco del +240%. Già prima della fine del regime sanzionatorio, l’Iran, che vanta ben 19 siti proclamati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, ha registrato una crescita del 12% sia nel 2014 che nel 2015. Nel 2014 l’Iran ha infatti ospitato 5 milioni di turisti, ma il Governo mira a raggiungere i 20 milioni in 10 anni. L’industria turistica iraniana ha creato nel 2014 un valore di circa 6 miliardi di euro, per il 2025 si punta ai 27 miliardi. Sul versante strutture, da segnalare che il Paese mira a incrementare gli alberghi 4 o 5 stelle da 130 a 400 in 10 anni, e vi è la previsione di costruire ben 7 aeroporti internazionali nei prossimi 10 anni.  Il Governo sta anche studiando un ingente pacchetto di misure per la ristrutturazione e ammodernamento del sistema ferroviario.

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