Investimenti online, raddoppiate le truffe

A Lignano Sabbiadoro (UD) l’allarme lanciato nell’incontro di apertura della rassegna Economia sotto l’Ombrellone

«Le piattaforme di investimenti online non sono un gioco e vanno utilizzate con cura solo da chi ha reali competenze finanziarie e adeguate conoscenze tecnologiche. Prima di utilizzarne una, bisogna sempre accertarsi che sia fra quelle autorizzate dalla Consob e di comprovata serietà. Purtroppo, infatti, le truffe compiute da piattaforme non autorizzate sono all’ordine del giorno”.

L’affare della vita non esiste

“E le perdite subite da investitori-consumatori che speravano di fare “l’affare della vita”, sono ingenti. Così come sono notevoli le perdite di chi si approccia al trading (anche su piattaforme legali) pensando che sia un facile giochino. Magari attratto da qualche guadagno iniziale e poi, per inesperienza e scarse conoscenze finanziarie e informatiche, si lascia prendere e la mano. E perde il controllo dei propri investimenti».

Mancano educazione finanziaria e conoscenza informatica

Barbara Puschiasis, Mario Fumei e Manuel Cacitti moderati dal direttore editoriale Nord Est di EoIpso, Carlo Tomaso Parmegiani, si sono confrontati su “Cybersecurity e affidabilità degli investimenti”.

Barbara Puschiasis, avvocato e presidente di Consumatori Attivi

“Secondo i dati della Polizia Postale, nel 2021 gli investitori italiani hanno visto andare in fumo a seguito di truffe sulle piattaforme di trading online circa 46,6 milioni di euro. Che nel 2022 sono diventati 93,3 milioni. E queste, sono solo le cifre derivanti dalle segnalazioni di chi trova il coraggio di denunciare. Ma si stima che siano molte di più le persone che, per vergogna o per paura, non denunciano».

Un fenomeno che, secondo Pusichiasis, è aumentato molto nel periodo della pandemia. «I consumatori, trovandosi chiusi in casa, delusi e sfiduciati dai tanti scandali bancari e attratti dalle piattaforme di trading, si sono lasciati abbindolare perdendo cifre davvero molto ingenti».

Propongono mirabolanti guadagni in pochi giorni

Il problema principale di questa situazione è «la drammatica mancanza di cultura finanziaria nel nostro Paese». Ha sottolineato Mario Fumei, consulente finanziario e private banker. «Si continua a pensare che il “fai da te” possa essere un modo di affrontare la finanza. Senza rendersi conto che senza adeguata conoscenza e preparazione maneggiare la finanza può diventare molto pericoloso. Lo era già quando non esisteva il trading online, lo diventa tanto più ai giorni nostri quando si moltiplicano su internet proposte, spesso truffaldine. Propongono mirabolanti guadagni in pochi giorni che neanche il miglior gestore del mondo sarebbe in grado di realizzare.

Affidarsi a professionisti preparati e certificati

Se ci fosse maggiore cultura finanziaria e, conseguente, capacità di informarsi sicuramente avremo meno casi di persone truffate». La soluzione è affidarsi a professionisti preparati e certificati, confrontando tra loro anche le diverse proposte di investimento. «Non si capisce perché per comprare un’auto gli italiani girino mediamente quattro o cinque concessionari. Mentre per investire i propri soldi si affidino spesso alla prima proposta che trovano, senza accertarsi della sua serietà».

La tecnologia può essere un valido aiuto

«Gran parte dei consumatori e investitori che utilizzano spesso inconsapevolmente la tecnologia pensano di saperla dominare, ma in realtà ne sono dominati». Ha detto Manuel Cacitti, esperto internazionale di sicurezza informatica e amministratore di Karmasec. «Oggi utilizziamo tecnologie abilitanti che ci permettono di accedere alle piattaforme di trading online (lecite e non) in maniera molto semplice. Ma spesso l’utente ha una scarsa percezione del reale, perché non ha sufficienti competenze e conoscenze”.

“Si sviluppa, così, un fenomeno simile a quello del gioco online, per cui si perde spesso la consapevolezza che dietro quei “numeri digitali” c’è in realtà il nostro conto corrente. Sul quale, poi, improvvisamente “scopriamo” le perdite quando andiamo in banca. Si sviluppano fenomeni di vera e propria dipendenza con persone che passano tutto il giorno (o quasi) sulla app di trading a comprare e vendere azioni e obbligazioni. Ma non capiscono cosa stanno facendo realmente».

Rendere i controlli più rapidi ed efficaci

Un primo punto fondamentale è rendere i controlli più rapidi ed efficaci. Le autorità oscurano qualche sito di trading truffaldino (oltre 872 siti dal 2019). Ma spesso arrivano ad accorgersi dei problemi solo dopo la segnalazione di qualche associazione di consumatori o di operatori privati. C’è bisogno di una maggiore capacità di adeguare velocemente le normative ai continui sviluppi tecnologici e sociali. Un problema che esiste in tutti i Paesi, ma che in Italia, nonostante una produzione normativa esagerata, è più forte che altrove.

Chi lo organizza

Economia sotto l’Ombrellone 2023 è organizzata da EoIpso con il patrocinio del Comune di Lignano Sabbiadoro, Io sono Friuli Venezia Giulia e Consumatori Attivi. Inoltre co-main supporter Greenway, Filare Italia, e Legacoop. Sponsor: Arriva Udine, FotoTherm, Confagricoltura Friuli Venezia Giulia, Karmasec, Lignano Banda Larga, Allianz, IsCopy, Soluzioni Credito. E anche GLP e Confindustria Udine. Partner tecnici: Pineta Beach, Lignano Pineta Spa, Hotel Ristorante President, Porto Turistico Marina Uno e Comunità Energetiche.

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