Il distretto di Prato ospita imprenditori turchi
a caccia di partners e tecnologia made in Italy

dyarkaburCostruire un distretto tessile che faccia da supporto alle confezioni che già esistono sul loro territorio: è questa la missione dei 16 imprenditori turchi che in questi giorni sono ospiti della Camera di Commercio di Prato. Gli imprenditori vengono dalla città di Diyarbakir e sono venuti a Prato grazie ad progetto europeo sostenuto anche da Eurochambres che ha messo insieme la Camera di Commercio della loro città e quella di Prato per una iniziativa di tutoraggio che prevede la costruzione di un distretto tessile in quella zona. Praticamente la Camera di Commercio di Prato deve aiutare il distretto turco a strutturarsi meglio al suo interno per poter sviluppare il settore tessile.

“Si tratta di una iniziativa importante, che può offrire non solo opportunità interessanti al nostro meccanotessile, ma che ci aiuta anche a entrare in contatto con nuove realtà, grazie a un progetto europeo che ci mettere di rafforzare anche le nostre relazioni nel sistema camerale”, commenta Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato. Nella regione di Diyarbakir viene coltivato il 25% del cotone turco, che poi viene mandato in altre zone del paese per la produzione del filato e del tessuto; alla fine del ciclo, il materiale torna nuovamente a Diyarbakir dove opera un distretto di confezioni che produce per i marchi del fashion e distribuisce in Iran e in Russia. La delegazione sta visitando alcune aziende del territorio, come la Gida, il Conser e il Museo del Tessuto. Nella foto la presidente della Camera di Commercio di Diyarbakir Shilan Elmas insime a Luca Giusti, presidente della Camera di Commercio di Prato.

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