Il corretto smaltimento delle pile esauste nel rispetto delle norme ambientali

L’errato smaltimento dei rifiuti è tra le cause principali dell’aumento dell’inquinamento dell’aria e delle acque, nonché del cambiamento climatico, il quale procede ogni anno più rapidamente.

Nel tentativo di rallentare e invertire il processo, molti governi, in primis quelli dell’Unione Europea, si stanno muovendo, ponendo rigide regole per quanto riguarda il corretto smaltimento dei rifiuti. Insieme agli altri, anche il governo italiano sta cercando di arginare il problema attraverso alcune riforme ad hoc che riguardano, tra le altre cose, lo smaltimento di pile e batterie.

Perché è fondamentale smaltire correttamente le pile e gli accumulatori elettrici

Utilizzate diffusamente tanto in ambito lavorativo quanto in quello privato per alimentare svariate tipologie di dispositivi, le pile e gli accumulatori sono componenti elettronici a cui oggi difficilmente si potrebbe fare a meno.
Dalle piccole pile aaaa fino alle grandi batterie utilizzate per alimentare automobili elettriche e macchinari a uso industriale, tutte devono essere sottoposte a un processo di smaltimento e recupero che permetta di:

recuperare materie prime essenziali per l’economia del Paese;

abbattere il quantitativo di rifiuti pericolosi non sottoposti a riciclo;

ridurre l’impatto delle attività umane sull’ambiente.

La differenza di dimensione non fa alcuna differenza

Benché molto piccole, anche le microstilo aaaa, se gettate nei rifiuti non recuperabili o abbandonate nell’ambiente, possono risultare dannose per il benessere del pianeta a causa dei materiali pesanti in esse contenute. Seppure una singola pila potrebbe non comportare grossi problemi, l’accumulo dei grandi quantitativi derivanti dalle attività quotidiane di milioni di persone rende indispensabile il corretto smaltimento di ogni singola batteria portatile.

Il corretto recupero di pile e accumulatori da parte delle aziende

Pile e batterie sono ampiamente utilizzate dalle aziende, indipendentemente dall’ambito nel quale operano. L’elevato consumo di questi dispositivi ha reso indispensabile regolamentare lo smaltimento attraverso alcune linee guida che i dirigenti e gli imprenditori devono seguire al fine di non incorrere in sanzioni di vario genere.

In particolare, all’interno di ogni azienda devono essere predisposti appositi contenitori, realizzati in materiali che garantiscano il massimo livello di sicurezza, entro i quali devono essere conferite tutte le batterie esauste.

Il contenuto del contenitore dovrà essere consegnato presso le aree ecologiche, i negozi che offrono il servizio di ritiro oppure gli appositi cassonetti, dislocati in punti strategici delle città, in particolare in prossimità dei supermercati.

Per smaltire correttamente pile e batterie, l’impresa potrà stipulare un contratto con un’azienda di pulizie oppure potrà assegnare l’incarico a un dipendente.

Il riciclo delle pile esauste e il ruolo delle aziende produttrici e distributrici

Un ruolo importante per favorire e incentivare lo smaltimento corretto di batterie aaaa e in generale di tutte le pile portatili deve essere svolto, secondo la normativa vigente, dalle aziende produttrici e dai distributori.

Spetta infatti a chi produce pile e batterie il compito di mettere a disposizione dei consumatori cassonetti e contenitori entro i quali gettare le pile non più funzionanti, riducendo così il rischio che vengano abbandonate nell’ambiente o conferite nei cassonetti dei rifiuti non recuperabili.

I rivenditori devono a loro volta offrire ai clienti un servizio di ritiro delle pile esauste, occupandosi del corretto smaltimento.

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