Fondazione Roma è il momento di Parasassi

Fondazione Roma: arriva cambio della guardia, Parasassi nuovo presidente

Cambio della guardia in sordina alla guida della Fondazione Roma. Il nuovo presidente è Franco Parasassi per oltre vent’anni direttore generale dell’ente ex bancario della Capitale, ancora socio di UniCredit. La nomina di Parasassi è stata scoperta in queste ore in modo singolare dai soci del sodalizio capitolino. Dalla convocazione di un’assemblea, in calendario la prossima settimana, redatta su carta intestata del Presidente e firmata dallo stesso Parasassi che prende così il posto del suo mentore, Emmanuele Emanuele, non più rinnovabile dopo ventitre anni sulla poltrona nobile della Fondazione di Palazzo Sciarra. La modalità di comunicazione del cambio della guardia al vertice è stata accolta con stupore e mugugni nella compagine sociale di quella che è la settima Fondazione bancaria italiana per patrimonio (ha un ‘forziere’ di quasi 1,5 miliardi). Soci abituati, peraltro, ad avere poca visibilità e ancor meno voce in capitolo nelle scelte strategiche dell’ente.

La nomina di Parasassi, si desume in mancanza di una comunicazione ufficiale, è stata fatta, secondo statuto, da un rinnovato cda (di cui non si ha traccia sul sito istituzionale dove è ancora indicato il consiglio scaduto ed Emanuele Presidente) scelto dal Comitato di Indirizzo che scade a sua volta tra pochi mesi. Proprio la scadenza degli organi della Fondazione Roma aveva spinto nelle scorse settimane il ministero dell’Economia a chiedere un sollecito ricambio ai vertici in quanto la permanenza in carica costituiva violazione di legge. I membri del cda hanno un mandato di sei anni rinnovabile una sola volta. Il comando del ministero dell’Economia, autorità di Vigilanza, è arrivato in risposta alla richiesta della Fondazione romana di scendere in campo per soccorrere la Fondazione Ferrara, a un passo dalla liquidazione dopo l’azzeramento della partecipazione in Cassa Ferrara finita in risoluzione nel 2015. Era stato lo stesso Emanuele, in un’intervista ad un quotidiano, a rivelare lo stop del Tesoro al progetto di fusione tra Roma e Ferrara che avrebbe portato alla nascita di una nuova entità giuridica e di conseguenza azzerato il contatore dei mandati al vertice. Dal centralino automatico della Fondazione Roma, intanto, emerge un’altra novità: la segreteria di un presidente onorario.

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