Ecco i finanziamenti per garantire il patrimonio delle Pmi che esportano

Ci sono finanziamenti agevolati che vanno a garantire la solidità patrimoniale delle Pmi esportatrici.
I finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione sono rivolti alle Pmi con sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali e che abbiano realizzato, nei tre esercizi precedenti la domanda di finanziamento, un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato totale.

Nella Gazzetta ufficiale del 14 novembre è stata segnalata la pubblicazione delle Circolari n. 4/2016, 5/2016, 6/2016 e 7/2016 del Comitato agevolazioni presso la Simest, in attuazione del decreto del 7 settembre 2016 relativo alla riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese a valere sul Fondo rotativo 394/81. La riforma ha ridotto da 0,80 a 0,65 il livello di solidità patrimoniale (LSP) ritenuto “adeguato” per le Pmi industriali/manifatturiere (mantenendo a 1,00 quello per le imprese commerciali/di servizi), indice che è dato dal rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette. L’importo massimo del finanziamento, concesso a un tasso agevolato pari al dieci per cento del tasso di riferimento, è stato innalzato, da 300 mila a 400 mila euro, tenendo conto del limite del 25% del patrimonio netto della Pmi e di quanto previsto dal regolamento Ue sugli aiuti di importanza minore.

Sul fronte garanzie, nel caso in cui l’impresa presenti un “livello di ingresso” inferiore al “livello soglia” individuato per ciascuna categoria di Pmi, per garantire il rimborso del cento per cento del capitale, dei relativi interessi e degli altri oneri accessori, è richiesta fideiussione bancaria, assicurativa o equivalente, conforme allo schema pubblicato sul sito Internet della Simest, mentre laddove il “livello di ingresso” sia uguale o superiore al “livello soglia” il comitato agevolazioni può valutare se richiedere o meno la garanzia e in che misura. L’erogazione del finanziamento concesso avviene entro tre mesi dalla data di stipula del contratto.

Le domande di finanziamento possono essere inviata alla Simest attraverso il Portale www.portalesimest.it, tramite PEC o, in via residuale, con i mezzi tradizionali. La stessa procedura è prevista per gli interventi ammessi all’agevolazione della quota di finanziamento non assistita da garanzie ed erogata a valere sul Fondo crescita sostenibile.

 

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