Il merito, questo sconosciuto! Per le elezioni Europee
Fadap lancia l’iniziativa Manifesto del merito

logoIn occasione dell’imminente confronto europeo la Federazione autonoma delle alte professionalità, Fadap, ha avuto una brillante idea: chiedere agli eletti di inserire nei loro programmi la tutela del merito lanciando l’iniziativa Il Manifesto del merito. FADAPScopo di sensibilizzare i candidati di tutti gli schieramenti politici sulla necessità di porre al centro dell’attenzione il merito come elemento di crescita nel lungo termine delle imprese. Secondo Fadap per restituire fiducia al mondo del lavoro, delle professioni e dell’impresa è necessario promuovere una valorizzazione del talento nelle imprese, pubbliche e private. E’ necessario che le istituzioni sappiano fornire messaggi chiari e adottare opportuni e appropriati provvedimenti per assicurare la centralità del merito e della professionalità come elemento di crescita. Il manifesto, indirizzato a tutti i candidati alle elezioni e ai rappresentanti della società civile, per sollecitare opinioni, impegni ed esplicite prese di posizione politica, anche in vista del semestre europeo a guida italiana verrà sottoposto all’attenzione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Fadap sollecita risposte e condivisioni anche dagli esponenti della società civile, attraverso l’indirizzo dedicato manifestodelmerito@fadap.it. Tutte le risposte ricevute saranno pubblicate sul sito www.fadap.it

Manifesto del merito

Il riconoscimento delle alte professionalità come leva strategica di innovazione e competitività

La singolare combinazione di crisi economica e globalizzazione del lavoro sta impattando in maniera feroce sul mondo del lavoro, in cui la persistente disoccupazione si sposa con il sempre minor riconoscimento della professionalità e il restringimento delle opportunità di crescita professionale. Registriamo, al contempo, il profondo disagio di chi si vede investito da un sistematico appiattimento professionale e dal misconoscimento del ruolo acquisito, e il disorientamento dei nostri giovani talenti, che, nonostante brillanti risultati accademici non riescono ad associare una prospettiva visibile di valorizzazione ed inserimento.

Per restituire fiducia al mondo del lavoro, delle professioni e dell’impresa è necessario promuovere una rinnovata e trasversale valorizzazione del talento nelle imprese, pubbliche e private: è necessario che le Istituzioni sappiano fornire messaggi chiari ed adottare opportuni ed appropriati provvedimenti per assicurare la centralità del merito e della professionalità come elemento di crescita.

Fadap – Federazione delle alte professionalità chiede, a tutti i candidati italiani per le prossime elezioni Europee, ed alle Istituzioni Italiane, in vista del prossimo Semestre Europeo a guida italiana, di condividere il Manifesto del merito, i cui princìpi sono:

1. La necessità di superare l’attuale congiuntura economica di crisi richiede un radicale ripensamento delle relazioni tra azienda e lavoro, sulla base della centralità del merito.

2. Non c’è competitività sui mercati senza una equa valorizzazione del talento e delle competenze, a prescindere da presunte contrapposizioni generazionali, di genere o di credo, tanto strumentali quanto eticamente ingiustificabili.

3. La migliore innovazione si crea all’interno dell’impresa. Nella nostra era, in cui l’informazione si diffonde istantaneamente, è necessario che l’impresa, pubblica e privata torni a investire sul proprio capitale umano, predisponendo adeguate politiche di formazione, sistemi di valutazione super partes e meccanismi di valorizzazione del merito, complementari e non alternativi alle misure di protezione sociale.

4. E’ ormai dimostrato che ‘minore spesa’ non è anche la ‘migliore spesa’: proprio perché sembrano scarseggiare le risorse economiche, è importante convogliarle verso iniziative in grado di generare valore, per i dipendenti, per gli investitori di lungo termine e per la società in generale. Come si sono rivelate fallimentari le politiche di massimizzazione dei profitti nel brevissimo periodo, così dev’essere altrettanto evidente che la compressione dei costi per la crescita professionale delle persone è l’altra faccia della stessa meschina medaglia.

5. Ragionare sugli aspetti evolutivi delle forme del lavoro significa ragionare sull’assetto strutturale della nostra Società, che ha bisogno di rimettere al centro il portato valoriale degli individui e di aprire una nuova era di dialogo tra impresa e sindacato, pubblico e privato, Stato e famiglie.

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