Excellis dice no ai cervelli in fuga

Loris Lanzellotti e Alberto Emprin hanno fondato Excellis holding di partecipazioni nata con l’obiettivo di investire in startup estere fondate da ricercatori italiani, impegnati nei centri di ricerca delle università europee e americane. Ricercatori impegnati nella robotica industriale, tecnologie green e nel settore medicale. Ma anche nelle “enabling technologies” quali intelligenza artificiale, quantum computing e nuovi materiali.

La fuga dei cervelli priva l’Italia di menti brillanti e porta altrove aziende che invece sarebbero potute nascere da noi. «Parlano i numeri. I ricercatori italiani sono stabilmente ai primi posti in Europa per premi e riconoscimenti accademici ricevuti. Eppure, negli ultimi anni quasi tre quinti dei fondi dell’ERC (European Research Council) assegnati a ricercatori italiani per progetti di ricerca applicata hanno finanziato laboratori di università estere. Si stima che il 50% dei migliori ricercatori italiani -classificati per il loro “impact factor”- lavori effettivamente in una università o centro di ricerca estero». A raccontarlo è Loris Lanzellotti, founder insieme ad Alberto Emprin di Excellis.

In cosa consiste il progetto Excellis

Excellis è una holding di diritto italiano costituita con un obiettivo di investire in startup estere con un “Dna italiano” Investe in progetti di robotica industriale, tecnologie green, “enabling technologies” come intelligenza artificiale, quantum computing e nuovi materiali. Il comune denominatore di queste startup sono i founders o co-founders: scienziati e ricercatori italiani che, partendo da una esperienza di ricerca nei laboratori delle più prestigiose università tecnologiche del mondo, Giovani e non solo che hanno deciso di trasformare brevetti e competenze in un progetto imprenditoriale.

Alberto Emprin Excellis

«I rigidi criteri di ingresso nella nostra selezione ci rendono selettivi fin dall’inizio e ci permettono di avere più tempo per conoscere, interagire e valutare ogni singolo imprenditore. Un fattore essenziale nella scelta finale di ogni deal». Questa strategia di approccio all’investimento è maturata attraverso il confronto delle esperienze personali e professionali di Alberto e Loris nel corso degli ultimi 10 anni.

15 progetti in 18 mesi

Anche l’approccio alla strutturazione della holding risente dell’esperienza pregressa dei due soci promotori. «Volevamo creare un progetto chiaro, efficace e trasparente per tutti i soci. Ci abbiamo messo 18 mesi per investire in 15 progetti (una parte dei quali già individuati), 36 mesi attesi per arrivare alle prime exit. Obbiettivo il rimborso del capitale conferito appena possibile e la valorizzazione dell’intero portafoglio delle partecipate entro la fine di questo decennio».

Cercasi soci

«Cerchiamo soci che sposino la nostra filosofia e i nostri obbiettivi di investimento in realtà destinate a svilupparsi su un mercato globale. Ma siano anche interessati a conoscere, interagire e magari un domani aiutare concretamente questi straordinari imprenditori a sviluppare una parte della loro attività in Italia».

I soci promotori di Excellis hanno presentato la loro iniziativa a un evento organizzato da AIFO (Associazione Italiana Family Officer), riscontrando molto interesse.

Chi sono i founder di Excellis

Al timone di Excellis due ingegneri italiani, arrivati attraverso percorsi diversi ma complementari al mondo del venture capital.

Alberto Emprin, ha trascorso 20 anni tra Francia, Usa e Italia in ruoli di business development e direzione commerciale in aziende tecnologiche nel mondo automotive e automazione, Dal 2010 si è dedicato alla consulenza in commercializzazione dell’innovazione e trasferimento tecnologico. In parallelo ha iniziato ad investire in start-up con il Club degli Investitori di Torino, di cui è tuttora socio. Dal 2015 attraverso 3LB Seed Capital S.r.l. una holding di famiglia ha effettuato 20 operazioni seed-stage tra cui D-Orbit (presto quotata al Nasdaq). Inoltre Everli, leader europeo del grocery delivery che ha raccolto più di 120M di euro di investimenti in equity.

Loris Lanzellotti, laureato in ingegneria delle Tlci all’università di Roma Tor Vergata, è un venture capitalist da oltre 12 anni. Dopo esperienze in Accenture e Cisco Systems, nel 2010 è tornato dagli USA alla fine del suo MBA, lavorando per la dPixel di Gianluca Dettori. Quindi è stato co-fondatore e Ad della holding Boost Heroes S.p.A. fino al 2020, perfezionando oltre 110 investimenti in startup italiane ed europee. Tra gli investimenti chiusi ci sono alcune tra le principali scale-up italiane più conosciute quali Casavo, MiaCar e Satispay.

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