E’ possibile trasformare a proprio vantaggio
l’evoluzione relazionale nei Social Media?

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Organizzato da Business International in collaborazione con Oracle si è svolto oggi a Roma il convegno “Reagire in un mondo Condiviso – Come trasformare a proprio vantaggio l’evoluzione relazionale nei Social Media”.Il convegno ha analizzato la profonda trasformazione che stanno vivendo i rapporti tra i cittadini e le Pa e tra i consumatori e le aziende, sottolineando quanto in un mondo “condiviso”, in cui i canali di contatto istituzionali non costituiscono più il solo punto di accesso alle informazioni, l’utilizzo dei Social media sia sempre più frequente e necessario.

“I Social Network sono i nuovi canali di comunicazione che servono a  instaurare un rapporto con i cittadini e i clienti e devono essere interpretati come una grande opportunità di sviluppo. Le nuove generazioni usano sempre di più questi mezzi e le istituzioni e le aziende se vogliono continuare a vivere e a essere un punto di riferimento si devono assolutamente adeguare”, ha detto nella sua introduzione Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategie Aziendali, SDA Bocconi, “Facebook, Twitter, YouTub etc.. rappresentano un’importante fonte di efficienza e riduzione di costi, occasione di mobilitazione di preziose risorse intellettuali e di sistematica educazione della domanda; sono motore di uno sviluppo di tipo inclusivo e partecipativo, e quindi di ricchezza collettiva”.

Particolarmente apprezzata è stata la ricerca sui social media effettuata, da Oracle e Business International, nel periodo ottobre-novembre 2013 su un campione 52 aziende, da cui è emerso che solo il 43% dell’universo, pubblico e privato, utilizzano i social network, e che l’89% delle istituzioni li usa per comunicazioni istituzionali e informative.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha utilizzato Facebook e Twitter per far conoscere i Musei Italiani e in generale tutto il nostro patrimonio culturale. Attraverso i Social Network il Ministero è riuscito a incrementare il numero dei visitatori nei musei andando a coinvolgere anche un pubblico giovane che è venuto a conoscenza di iniziative culturali e mostre attraverso questi canali di comunicazione.

L’ Agenzia delle Entrate invece, per rimediare gli innumerevoli dubbi e perplessità che aveva suscitato il Redditometro e il suo utilizzo on-line, si è affidata a YouTube, sul quale ha potuto diffondere un video che spiegava l’utilizzo di questo strumento di calcolo, sottolineando il fatto che nessun dato sarebbe rimasto in rete, in quanto scaricato direttamente sul Pc, tranquillizzando così tutti i cittadini riguardo la privacy dei loro dati personali. Appena caricato su YouTube, il video ha avuto circa 170 mila visite ed è rimasto nella top ten per una settimana.

“Lo scopo di questa ricerca è stato quello di fornire una panoramica di come vengono utilizzati i Social Network dalle Pa alle Pmi e soprattutto la considerazione e l’importanza che queste realtà danno a questi nuovi mezzi di comunicazione”, ha detto Andrea Zinno, business development manager di Oracle. “Per quanto riguarda le aziende private, invece hanno un rapporto più dinamico e pressoché quotidiano con i social media. La ricerca pone ai primi posti Facebook e Linkedin e, al terzo posto, Twitter e Youtube. In particolare, per Youtube prevediamo una crescita del suo utilizzo del 30% nei prossimi 12 mesi.”

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