e-commerce rappresenta uno strumento irrinunciabile per la ripresa delle PMI

Cresce la domanda mondiale di prodotti Made in Italy

del +4,1%

Nel 2013 sono stati generati oltre 68 miliardi di euro dalle esportazioni mondiali di prodotti Made in Italy , con un patrimonio, tutto da tutelare e sviluppare, costituito da oltre 1.000 prodotti italiani top-performer nell’export mondiale . A questo punto per il nostro Paese è impellente la necessità di riconsiderare l’offerta in chiave di una più marcata internazionalizzazione, obbligata soprattutto per ampliare le opportunità al variegato tessuto delle PMI, in continuo affanno nel contenere gli effetti della crisi economica sulla domanda interna.

Il professor Fabio Papa, docente di Stategic Analysis of Italian Industries presso la LIUC Università Cattaneo di Castellanza (VA) sottolinea come “solo questo anno, i settori che hanno performato maggiormente, attraverso la vendita in internet, sono stati l’abbigliamento che ha generato 19,5 miliardi di Euro, l’eno-gastronomico con oltre 7 miliardi di Euro, l’arredo con 3,5 miliardi e il vinicolo con 1,3 miliardi. Il settore che stupisce maggiormente con i valori in crescita anche per il prossimo anno è quello dell’automazione/gomma/plastica che per il 2013 ha fatturato 33 miliardi. Discorso a parte per il turismo che da solo registra un saldo di oltre 12 miliardi di Euro. Dato incoraggiante è la crescita costante della richiesta mondiale di prodotti Made in Italy (+4,1% rispetto al 2012)1.”

In questo contesto si colloca e diventa strategico l’approccio delle aziende italiane all’e-commerce, canale che meglio di altri promette valide opportunità per migliorare la competitività dell’export con l’impegno di budget compatibili alle risorse di gran parte delle PMI.

Ma come procede la preparazione delle aziende che operano nei settori di eccellenza del Made in Italy al rendez-vous con le vendite online, un mercato globale che nel 2013 ha registrato in termini di export un tasso di crescita di +27%, generando un fatturato di 2,7 miliardi di Euro? Quali sono gli strumenti e le potenzialità dell’e-commerce per le PMI?

Domenico Marengo, Direttore del nuovo portale e-commerce Vetryna, ritaglia all’e-commerce un ruolo cardine nel fare incontrare le diverse eccellenze del sistema manifatturiero e agroalimentare italiano con una domanda globale di qualità, originalità e autenticità mai così forte come oggi in tutto il mondo.

Commenta Marengo, “L’e-commerce sta avendo in Italia un chiaro andamento in controtendenza rispetto all’economia in generale che fa tirare un sospiro di sollievo al nostro Paese, con segnali positivi soprattutto per le PMI”.

“Questa ripresa – continua Marengo – è misurabile anche attraverso i dati di vendita su www.vetryna.com che tra agosto e ottobre ha registrato un incremento di fatturato del 64% e un aumento delle vendite del 75% nel settore dell’eno-gastronomia e del 61% negli accessori. Il Paese che mostra un apprezzamento più marcato nei confronti del Made in Italy è l’Inghilterra (responsabile del 35% degli acquisti in ottobre), seguita da Germania (17%) e Russia (7%).”

Conclude Marengo “L’integrazione dell’e-commerce nelle attività di marketing e vendita delle aziende italiane, diventa sempre di più uno strumento irrinunciabile, soprattutto per le PMI, circa 4 milioni in Italia, che contribuiscono ogni giorno allo sviluppo economico del nostro Paese e che negli ultimi tempi, purtroppo, stanno subendo l’affanno della crisi in Italia”.

La situazione appare in rapido miglioramento per le aziende che fanno export. Chi negli ultimi anni si è addentrato nel canale e-commerce sta avendo ritorni più che interessanti, pari a una quota tra il 24 e il 27% del fatturato derivante dall’export .

 

 

 

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni su Vetryna: www.vetryna.it

 

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