Dopo la bufera sull’Expo l’impresa di costruzioni Maltauro rinnova i contratti aggiudicati

maltauro_collage_2--401x175Il provvedimento cautelare a carico dell’ex Ad Enrico Maltauro non inficia quanto realizzato fino a ora dall’impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro né gli incarichi conferiti da Expo 2015 per le prossime realizzazioni. In seguito all’istruttoria e alla riunione tenutasi lo scorso 3 giugno presso la Prefettura di Milano, non sono stati rilevati elementi sufficienti a motivare la risoluzione dei contratti. L’impresa come atto di autotutela, ha revocato tutte le cariche e i poteri conferiti a Enrico Maltauro.  Secondo l’impresa l’accertata violazione da parte dell’ex amministratore delegato dei protocolli e delle misure preventive adottate ai sensi della legge 231 si pone in palese contrasto con la politica di legalità attuata dall’impresa stessa e motivano la richiesta all’assemblea dei soci di procedere con l’azione di responsabilità nei confronti di Enrico Maltauro. Tutto questo a prescindere dalle configurazioni di reato che saranno oggetto di un eventuale rinvio a giudizio. La legge 231 prevede che le società si dotino di modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati e affida il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza di tali procedure ad un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. L’impresa Maltauro ha applicato quanto previsto dalla legge 231 fin dal 2003.

L’organismo di vigilanza della Maltauro, composto dal responsabile legale dell’azienda, dal responsabile del servizio QHSE in collaborazione con un team di legali esterni, dopo le opportune verifiche interne ha accertato le violazioni da parte dell’ex amministratore delegato dei protocolli e delle misure preventive adottate ai sensi della legge 231. L’organismo inoltre ha verificato la conformità del modello di organizzazione aziendale e del sistema preventivo attuato dall’azienda a quanto prescritto dalla legge 231 dando nuove indicazioni utili a rafforzare ulteriormente la funzione di prevenzione di comportamenti contrari al codice etico la cui osservanza è un preciso obbligo per tutti coloro che operano in azienda ad ogni livello funzionale e gerarchico.

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