Dal 27 al 29 a Roma La voce delle Emozioni
convegno internazionale promosso da A.I.D.A.

Emotion-e1374190811197La crisi si batte con la felicità in azienda, sostengono quelli di A.I.D.A. nel convegno organizzato a Roma dal 27 al 29 giugno dal titolo La voce delle Emozioni – www.accademianalogica.com – per motivare di più lavoratori e imprenditori nella ricerca della soddisfazione nel proprio lavoro. La produttività aziendale è direttamente proporzionale alla soddisfazione e serenità dei dipendenti. Secondo un sondaggio… di IMR Ricerche, realizzato su un campione di 100 persone con metodo cawi – (computer-assisted web interviewing), per il 93% degli intervistati stipendio e stabilità vengono dopo la realizzazione professionale sul lavoro, mentre il 15% si dichiara davvero coinvolto e soddisfatto della propria attività lavorativa. Saranno questi i temi affrontati durante il convegno che prevede una ‘Master Class’ con Stefano Benemeglio su: Interazioni comunicative per ottenere assenso e consenso; Problema di Libertà, Sogno e Coscienza nella Comunicazione Analogica; Il problema nell’uomo: genesi ed evoluzione; Il tempo e lo spazio nell’evoluzione del problema; Interazioni del presente, del passato e del futuro nella comunicazione; nuove procedure di risoluzione dei problemi nell’uomo.

Il workshop vedrà anche la partecipazione di Ercole Renzi che affronterà il tema della felicità in azienda, leadership e team management. Il workshop è rivolto a imprenditori, liberi professionisti e manager e chiunque voglia apprendere una visione nuova del successo professionale focalizzato sulla felicità delle relazioni. “In ambito aziendale una risorsa che ha perso stimolo all’attività lavorativa non è produttiva, è a disagio e crea emotività negativa. E’ compito del manager disinnescare questo processo, facendo sentire i propri collaboratori dei soggetti apprezzati. A volte può bastare osservare dei semplici consigli”,  spiegano Stefano Benemeglio e Ercole Renzi. “Essere consapevoli che ogni azienda ha due tipi di clienti: i clienti esterni quelli che acquistano i prodotti/servizi e i clienti interni, cioè i collaboratori. Bisogna riservare identica attenzione e identica professionalità a entrambi. Spargere a piene mani attenzione, stima e considerazione: sono gli ingredienti formidabili che fanno crescere le persone e aumentano la loro motivazione. Bisogna chiedersi quanto impegno, in azienda, viene messo nel rimproverare e quanto nell’apprezzare. Comprendere che in azienda nessuno sta in panchina ad osservare e dirigere gli altri che giocano ma che, a partire dal top management, tutti partecipano alla partita e tutti devono mettersi in gioco e, soprattutto, in discussione. Nutrire pensieri positivi a proposito dei collaboratori ed essere consapevoli che pregiudizi e stereotipi, spesso, creano esattamente le realtà negative che si vorrebbero evitare: capire che i collaboratori sono lo specchio dello stile di management di chi li guida. Interpretare la propria leadership come costante attenzione a far emergere il talento dei collaboratori. Maria Montessori affermava che ogni bambino nasconde un talento: bisogna individuare e far crescere il talento di chi lavora per noi”.

“Le discipline analogiche trovano spazio in ambito aziendale in particolare in due modi”, spiega Stefano Benemeglio, “armonizzando l’aspetto psico-emotivo con gli obiettivi lavorativi, affinché i dipendenti affrontino le dinamiche quotidiane con un alto potere decisionale, volontà, determinazione, entusiasmo e motivazione e imparando le tecniche più raffinate della comunicazione analogica in ambito professionale per gestire rapporti relazionali e sociali al fine di abbattere le difficoltà lavorative e perseguire gli obiettivi aziendali in piena armonia”.

Stefano Benemeglio, padre delle discipline analogiche, è autore di studi sul comportamento umano a partire dagli anni ’60. La Comunicazione Analogica è l’insieme di sistemi comunicativi emozionali che fa di un segno, un gesto, un comportamento, una parola un potente strumento di comunicazione efficace, per relazionarci con il mondo e capire le reali esigenze di noi e degli altri. Ercole Renzi romano di nascita e di cuore, appassionato di filosofia ma laureato in economia, per circa 15 anni uomo d’azienda nei settori della cosmesi e della strumentazione ottica per poi diventare professionista e imprenditore. Oggi opera in questo ambito come libero professionista e come titolare dell’agenzia Sr Comunicazione.

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