Cpl Concordia ottiene 80 milioni di credito

CPL CONCORDIA activities_Control RoomCpl Concordia, gruppo cooperativo multiutility dell’energia e del gas, con un fatturato consolidato di 400 milioni di euro, ha completato due importanti operazioni finanziarie, per un totale di quasi 80 milioni di euro, a supporto del piano industriale 2013-2015. La prima operazione è relativa a un finanziamento a medio termine di 37,5 milioni di euro, di durata quinquennale e natura chirografaria, concesso da un pool di banche guidate da Iccrea BancaImpresa. Il finanziamento sarà destinato a sostenere il piano di investimenti dell’azienda modenese. La seconda operazione ha comportato l’ottenimento di linee di factoring per oltre 40 milioni di euro, utilizzabili da Cpl Concordia  – www.cpl.it – con modalità sia “pro solvendo” che “pro soluto” e messe a disposizione da istituti quali Banca Ifis, Cooperfactor, Ifitalia, GE Capital, UBI Factor, Credem Factor e Bcc Factoring. Plafond che verranno utilizzati da Cpl per ottimizzare la gestione del capitale circolante. Sia i finanziamenti a medio termine sia le linee di factoring, che assommano complessivamente a 77,5 milioni di euro, sono stati ottenuti da Cpl Concordia grazie all’attività dell’advisor Mazars – divisione corporate finance, realtà in forte crescita che negli ultimi mesi ha concluso altri importanti “deal” di successo.

“Il piano triennale 2013-2015 approvato lo scorso anno prevede, nell’arco del triennio, il raggiungimento di ricavi del gruppo Cpl superiori a 500 milioni di euro, anche grazie ad un sempre maggior contributo delle attività estere”, dice il presidente di Cpl Concordia, Roberto Casari. Il bilancio consuntivo 2013 verrà chiuso nel corso delle prossime settimane e sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci nel prossimo mese di giugno. “Nonostante la prolungata situazione di “credit crunch” presente sul mercato, un significativo numero di istituzioni creditizie ci conferma pieno supporto”, aggiunge il direttore finanziario, Pierluigi Capelli, “garantendo così al nostro gruppo un rafforzamento della struttura finanziaria e una significativa dotazione di nuova finanza di medio-lungo termine a supporto del piano industriale 2013-2015”.

“Dopo aver aperto le porte del capitale della nostra controllata Egn a due fondi di investimento”, ha concluso il presidente Casari, “nel prossimo futuro valuteremo con attenzione l’evoluzione del nascente mercato dei “minibond”, come eventuale ulteriore strumento di diversificazione delle nostre forme di funding”.

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