Coprob contro l’intesa tra Ue e alcuni stati del Mercosur

Coprob è contraria all’accordo tra la Commissione Europea e il Gruppo di Stati del Mercosur sulla concessione di una quota d’importazione di zucchero grezzo di 180.000 ton a dazio zero da implementarsi in 5 anni. L’accordo prevede una ulteriore quota di importazione di 10.000 ton dal primo anno dell’entrata in vigore dell’accordo dal Paraguay di zuccheri speciali tra cui lo zucchero biologico.

Questa intesa arriva a 20 mesi dall’implementazione della riforma dell’OCM zucchero nella UE che ha causato un crollo del prezzo con un trasferimento di 2,75 miliardi di euro dagli agricoltori e dai produttori di zucchero ai grandi utilizzatori nel corso degli ultimi 18 mesi.

Siamo d fronte a una situazione di crisi per il settore saccarifero europeo senza precedenti con annunci di chiusure di impianti in molti paesi europei inclusi Francia, Germania e Polonia: nonostante gli appelli dei produttori di zucchero, dei bieticoltori e dei sindacati, l’immobilismo dell’UE è stata assoluto.

Il Mercosur include tra i suoi paesi membri il Brasile che è il primo paese esportatore di zucchero nel mondo e il Paraguay primo produttore di zucchero biologico nel mondo dopo il Brasile.

Questo accordo rafforzerà la concorrenza sleale sul mercato dell’UE e minerà i tre pilastri della sostenibilità europea sociale, economica e ambientale fondata su controlli continui e sempre più stringenti in nome della volontà del consumatore di acquistare prodotti equi, sicuri e sempre più amici dell’ambiente

Lo zucchero brasiliano, prodotto per la maggior parte con prodotti fitosanitari vietati nell’UE, sostituirà lo zucchero europeo prodotto secondo i più alti standard ambientali e sociali del mondo.

Nella nuova politica agricola europea l’orientamento del legislatore spinge l’agricoltore a concentrare le proprie attività su produzioni ad alto valore aggiunto come il biologico; anche a livello italiano e nelle due regioni in cui operiamo la spinta per i nostri soci agricoltori è chiaramente verso l’agricoltura integrata e il biologico.

“Come Coprob-Italia Zuccheri”, dice il presidente Claudio Gallerani (nella foto), “stiamo faticosamente costruendo una filiera della barbabietola biologica in Italia dando la possibilità di un’ulteriore coltura nella rotazione. Ma apprendiamo che in parallelo la stessa UE negozia un accordo con il principale produttore di bio al mondo dopo il Brasile garantendo importazioni senza dazi”.

L’accordo evidenzia la mancanza di coerenza tra le politiche agricole e commerciali dell’UE e l’assenza di consapevolezza del fatto che questo approccio non può che produrre un impoverimento dell’attività delle nostre campagne già messe a dura prova dalle normative attualmente in vigore.

Tutto ciò a favore di poche multinazionali raffinatrici di zucchero extra europeo e grandi utilizzatori che già hanno potuto beneficiare di una riforma esclusivamente fatta a loro favore.

“Chiediamo pertanto al nuovo eletto Parlamento Europeo che dovrà esprimersi in merito ed alle Autorità italiane di rigettare il contenuto dell’accordo e che venga assicurata coerenza e tutela verso gli operatori e l’agricoltura italiana ed europea”, conclude Gallerani.

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