Carter&Benson. In editoria serve un cambio di passo
E’ in arrivo una rivoluzione

William-Griffini_imagelargedi Chiara Osnago Gadda. Il mondo dell’editoria è in fase di radicali cambiamenti. La tecnologia nel settore ha fatto, sta facendo e farà sempre più passi in avanti. Inoltre con la situazione di crisi attuale si è chiamati ad affrontare una quotidianità molto stressante. E in questo clima meno le aziende e i manager fanno fatica a pensare al domani in maniera positiva. Le grandi aziende editoriali, ad esempio, stanno ristrutturando e licenziando centinaia e centinaia di persone, soprattutto nel settore grafico e redazionale. Conseguentemente, si prospettano migliaia di esuberi. Come potrebbe evolvere il comparto da punto di vista manageriale? Ne abbiamo parlato con William Griffini, ceo di Carter & Benson, autorevole società di head hunting.“Per quanto la nostra attività”, afferma Griffini “lavoriamo con tante aziende che continuano a tagliare, ma anche con tante altre che stanno ricercando manager. L’editoria sta diventando digitale: questa è la realtà delle cose. E a mio avviso, come in tutti i periodi di crisi, si aprono delle opportunità e chi si saprà attrezzare meglio per trovare maggiori aperture nel prossimo futuro. Certamente, spinti da necessità si è più motivati nel cercare approcci nuovi e concreti, perseguendo l’innovazione non fine a se stessa ma in quanto propulsore di realtà nuove. Ciò è tanto più vero dal momento che la crisi che stiamo attraversando sembra essere strutturale, non ciclica, e quindi ci porterà in un ambiente socio economico profondamente diverso da quello del recente passato. Per esempio le edicole sono destinate a scomparire o quasi, e le macchine tipografiche per esempio non si fabbricheranno più. Del resto, anche la musica è passata da varie forme di supporto cambiando radicalmente la modalità di ascolto: dal vinile, Lp, al Cd, MP3, così gli i-pad o i tablet ci stanno traghettando verso una trasformazione della metodologia di lettura. Come in tutte le cose ci sarà sempre chi resterà legato allo storico, al passato anche se è innegabile che la carta in generale andrà via via scomparendo. Già oggi si assiste a una diminuzione nell’utilizzo delle macchine rotative che non vengono più adoperate a pieno regime a favore di applicazioni create ad hoc o di altri strumenti come Internet che permettono un accesso all’informazione molto più rapido e meno costoso.”

Del resto è fuori discussione: mai come oggi si sta assistendo a un fenomeno di incremento della lettura in generale con un guadagno così esiguo alle spalle. L’informazione è distribuita, si può leggere quello che si desidera senza pagare nulla.

“Con l’avvento degli Mp3”, sottolinea Griffini “non si pagano più i diritti di autore in quanto funzionano con una logica di download. Per fare un altro esempio: in Gran Bretagna l’ingresso ai musei è gratuito e se alla fine il visitatore ha gradito il tour, può fare un’offerta; nell’area ristoro sono disponibili – chiaramente a pagamento – brioche, bevande ecc. oltre a gadget, brochure, fotografie, dato che l’informazione non è più l’unico valore aggiunto. In un mercato in totale e rapida trasformazione come quello attuale, sta cambiando altrettanto velocemente il modo di fruire l’arte, l’informazione, la lettura e anche la cultura come dimostra questo esempio. E’ chiaro quindi che l’evoluzione non si può fermare e quello dell’editoria è sicuramente uno dei settori con maggiori opportunità, perché la trasformazione è in atto adesso. E i blog stanno sostituendo tutto. Ecco perché i gruppi editoriali devono correre perché se non colgono le opportunità arriverà presto qualcuno a soppiantarli.”

Ma dunque le aziende editoriali ricercano attualmente nuovi manager?

“Per mia esperienza personale, attualmente nessuna azienda editoriale ricerca manager, caso mai le ricerche sono di ricambio organizzativo nel caso in cui l’organizzazione non assolda la funzione. Ne deriva che l’unico settore che sta crescendo nell’editoria è quello del mondo digitale”.

Quali dovrebbero essere le prerogative del manager dell’editoria oggi?

“Estro, genio, creatività fuori dal comune, capacità di vedere oltre i tempi attuali, doti di flessibilità, spirito imprenditoriale, capacità di mettersi in discussione, forte curiosità, guardare sempre le cose da più angolazioni e con ottiche diverse “.

Come potrebbero “riciclarsi” i grafici e i giornalisti espulsi dalle grandi aziende? 

“A livello giornalistico”, conclude il Ceo di Carter & Benson, “si ricicleranno come free lance sul digitale mentre i grafici, dovranno dirottarsi sul web graphic, sul web design e, in generale, sull’utilizzo di sistemi nuovi. Ricordando, ancora una volta, che tutto questo va colto come un’opportunità”.

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