Capitali liquidi per le Pmi: ecco dove trovarli

“Capitali. Dove trovarli, come ottenerli”, è il titolo del seminario organizzato da Asseprim, Federazione Nazionale che rappresenta le aziende di Servizi Professionali per le Imprese in seno a Confcommercio – Imprese per l’Italia.

L’evento, aperto dal presidente Asseprim Umberto Bellini, è iniziato con una relazione di Fabrizio Bonelli (Consigliere Asseprim), che nel delineare la situazione dell’accesso al credito in Italia ne ha sottolineato la rapida evoluzione, normativa e gestionale, che obbliga le imprese a imparare nuovi linguaggi e nuovi criteri operativi per essere efficaci nell’azione di richiesta di credito, e nuove strategie per la selezione delle fonti a cui rivolgersi. Una prima risposta al problema è arrivata grazie al contributo di Graziella Sapetto (Fidalo) che ha esposto le principali aree su cui devono focalizzarsi le aziende per costruire un quadro informativo utile a recuperare capitali focalizzandosi su contenuti e informazioni che è necessario predisporre e sull’utilità di una corretta redazione del business plan. Il tema è stato ripreso e approfondito da Fabio Negri Jametti (BPM) che si è concentrato sulle criticità nell’ottenere credito e sui diversi modi di accedere al working capital e ai capitali per gli investimenti.

Anche il costo del credito è un tema importante e su questo ha fatto chiarezza il contribuito Alberto Parenti (Fidicomet), parlando di criteri di valutazione e soprattutto del ruolo di un operatore come Confidi nell’intermediazione bancaria e nell’assistenza creditizia, capace di guidare le imprese con un approccio one to one nella selezione del canale creditizio e nella predisposizione della domanda: Parenti ha evidenziato anche come le garanzie istituzionali permettano agli enti finanziatori di abbattere costi e commissioni. In questo contesto diventa importante il ruolo dei fondi, ben chiarito da Luigi Tommasini (Fondo Italiano Investimenti) che ne ha spiegato le offerte e i criteri di accesso. Un altro canale di accesso al credito, affacciatosi di recente sul mercato anche per le PMI è quello dell’equity crowdfunding e Carlo Valentini (Responsabile Marketing CrowdFundMe) ha fatto il punto su questa nuova opportunità, spiegandone la natura, i destinatari, le modalità di accesso e i vantaggi, tra cui l’aumento del potenziale di investimento, l’esposizione mediatica, l’acquisizione di potenziali clienti e nuovi partner e -soprattutto- la semplificazione della burocrazia. Non poteva mancare infine un focus su una modalità classica di finanziamento per il circolante, lo smobilizzo delle fatture, rivitalizzata dalla tecnologia e ampliatasi con l’invoice trading. Riccardo Belli (CashMe) ha sviluppato questo tema spiegando come le aziende possano velocemente smobilizzare le loro fatture con un’asta telematica, ottenendo liquidità in pochissimi giorni e a condizioni molto favorevoli proprio grazie alla competizione tra gli enti finanziari. In chiusura, Livio Montesarchio (Borsadelcredito.it) ha concluso la panoramica parlando del peer to peer lending, altra forma di credito innovativo per le Pmi che possono ottenere fondi in pochissimi giorni da prestatori intenzionati a investire il loro capitale nell’economia reale con ritorni medi annui (lordi) del 5%. L’estrema diversificazione dell’investimento e il fondo di protezione che copre ogni prestito proteggono dal rischio di perdite.

Al seminario hanno assistito imprenditori e responsabili finanziari di piccole e medie aziende che hanno approfittato della disponibilità degli oratori per rivolgere loro numerose e mirate domande. “L’accesso al credito è una leva fondamentale per lo sviluppo e la competitività delle nostre imprese. Per questo è importante il contributo di Asseprim che, con eventi come il seminario odierno e la serie di webinar collegati, contribuisce fattivamente alla crescita della cultura professionale dell’imprenditoria, agevolandone il processo di ottenimento dei capitali necessari a supportarne l’operatività e gli investimenti per lo sviluppo futuro”, sottolinea Umberto Bellini, presidente Asseprim

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