Il difficile lavoro dei cameramen freelance premiato
con il Rory Peck Awards

awards-finalists-post-altDurante la cerimonia dei , presentata da Christiane Amanpour di CNN e ABC News e da James Mates di ITV News che si è svolta al BFI Southbank di Londra, sono stati premiati il lavoro dei cameraman freelance che si occupano di notizie e attualità. Il Rory Peck Award for News è stato consegnato al giovane freelance inglese Aris Roussinos per Ground Zero Mali: The Battle of Gao, un lavoro autofinanziato trasmesso da VICE. Il video mostra immagini delle lotte di strada che hanno infuriato a Gao, nel VICE, nel febbraio scorso, mentre le truppe del Mali tentavano di assaltare gli edifici occupati dagli islamisti Mujao.

Si tratta di uno dei pochi video che documentano la guerra in Mali e rivela lo scarso addestramento e la mancanza di disciplina militare dell’esercito, oltre all’insufficienza di attrezzature e tattica, in una battaglia caotica e confusionaria. I giudici hanno apprezzato la forza del video di Roussinos e il fatto che il suo autore sia riuscito ad arrivare estremamente vicino all’esercito maliano: “Si è gettato nel cuore della battaglia ed è riuscito a catturare momenti straordinari, alcuni dei quali inconsueti e addirittura comici per una zona di guerra… è un classico video di guerra e un fantastico pezzo di giornalismo televisivo, talmente ben girato da non necessitare quasi di alcuna sceneggiatura.”

Il Rory Peck Award for Features è stato vinto dal giovane cineasta freelance inglese Olly Lambert per Syria: Across the Lines, un video commissionato da Channel 4 e trasmesso sul programma Dispatches. Olly ha trascorso cinque settimane nella valle del fiume Oronte a documentare la vita nei villaggi che si trovano sulle due rive del fiume e che costituiscono opposte fazioni di guerra. Il suo film mostra in che modo il conflitto sta dividendo comunità che un tempo vivevano pacificamente e termina con il risultato di un devastante doppio attacco aereo sul villaggio dei ribelli, che ha causato almeno 17 vittime. I giudici hanno descritto il film come “un memorabile pezzo di televisione”. Uno di essi ha commentato: “È girato in modo straordinario e si contraddistingue per un lavoro con la telecamera magistrale. Il suo autore è riuscito a documentare una situazione estremamente caotica. Il film racconta per lo più della guerra in Siria e dello stato della guerra in generale, con un tocco carico di umanità”.

Il Sony Impact Award è stato consegnato ai freelance del Bangladesh Soumen Guha e Dipak Chandra Sutradhar per Hazaribagh: Toxic Leather, prodotto da Wild Angle (WA) Productions per Public Senat, Ushuaia Tve La Locale. Soumen e Dipak hanno finto di girare uno spot pubblicitario per un’azienda di pelle francese per poter accedere alle vecchie concerie dei bassifondi di Hazaribagh, alla periferia di Dhaka. Il film mostra le condizioni di profondo squallore in cui versa il mezzo milione di lavoratori di quelle fabbriche, in cui vengono utilizzati prodotti tossici che provocano il cancro e altre malattie che riducono le aspettative di vita a meno di cinquant’anni. La pelle viene utilizzata per prodotti a basso costo, come cinture e borse, destinati al mercato europeo. I giudici lo hanno trovato “un film girato in modo intelligente che include alcune sequenze indimenticabili.” “I cameraman si sono esposti in prima persona per documentare gli eventi, sotto lo sguardo dei proprietari delle fabbriche. Hanno corso un rischio non indifferente… Sono riusciti a catturare immagini straordinarie di un settore d’industria incredibilmente dannoso. Guardare il film mi ha fatto ribollire il sangue.”

Il freelance dell’Azerbaijan Idrak Abbasov è stato il vincitore di quest’anno del Martin Adler Prize, sponsorizzato da Hexagon, che premia il lavoro di un freelance a livello locale che ha offerto un contributo significativo al campo del giornalismo. Scopo del premio è mettere in luce la dedizione e il talento dei freelance che lavorano in condizioni difficili nei propri paesi. Negli ultimi anni l’Azerbaijan è stato interessato da limitazioni crescenti alla libertà di stampa e da attacchi sempre più frequenti ai giornalisti e Idrak ha dovuto lavorare con estrema determinazione per poter raccontare le sue storie su diversi mezzi di informazione indipendenti, tra cui stampa, Internet, radio e televisione. Ad aprile 2012, Idrak è finito in condizioni critiche dopo essere stato brutalmente picchiato mentre filmava le proteste seguite alla demolizione di case in Baku ad opera della società petrolifera statale SOCAR, e ha trascorso numerosi mesi in ospedale senza poter lavorare. Quando però in gennaio sono esplose violente proteste nella città di Ismayilli, Idrak ha deciso di mettere da parte le sue preoccupazioni personali per immortalare eventi che riteneva i suoi concittadini e il mondo intero dovessero conoscere. Le immagini sono state trasmesse su obyectiv.tv. Poco dopo, il governatore è stato costretto alle dimissioni. Il premio è stato assegnato a Idrak come riconoscimento del coraggio, contegno e determinazione esemplari mostrati durante la copertura degli eventi, anche nelle condizioni più difficili.

“Il lavoro di cameraman freelance è estremamente difficile”, ha dichiarato Tina Carr, responsabile del Rory Peck Trust – www.rorypecktrust.org . “Molti di loro lavorano in condizioni incredibilmente dure e pericolose, senza molto supporto. Nonostante tutto, riescono a produrre lavori eccezionali e importanti. È stato un onore presentare i finalisti e i vincitori di quest’anno e vedere numerosi film e report tanto coinvolgenti. Tutti meritano il nostro supporto, la nostra gratitudine e il nostro riconoscimento.”

“Si prova un senso di inferiorità a trovarsi in mezzo a un gruppo di individui di così grande talento, che lottano con estrema determinazione per portare alla luce la verità”, ha detto Olivier Bovis, head of AV Media, Sony Professional Solutions, Sony Europe. “Essere parte ogni anno dei Rory Peck Awards mi aiuta a capire perché noi di Sony facciamo quello che facciamo. È gratificante sapere che la nostra tecnologia, quando viene utilizzata da freelance di incredibile talento come questi, contribuisce a raccontare storie di grande impatto emotivo e siamo orgogliosi di supportare il Rory Peck Trust e il suo importante lavoro con i freelance.”

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