Bando autoimprenditorialità: richiesti 150 mln in due giorni

Nei primi due giorni di apertura del bando per l’autoimprenditorialità sono state presentate oltre 400 domande di finanziamento a testimonianza dell’interesse per il bando Nuove imprese a tasso zero: regime di aiuto che sostiene con finanziamenti agevolati l’avvio e lo sviluppo di startup giovanili e femminili.

L’operazione è partita il 13 gennaio 2016 da quando è stato possibile richiedere gli incentivi a favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile nei settori della produzione dei beni e dei servizi, utilizzando la piattaforma online messa a disposizione da Invitalia con il Dlgs 185-2000.

REGIME DI AUTOIMPRENDORIALITA’ RINNOVATO

I finanziamenti agevolati della durata massima di otto anni hanno una copertura del 75% delle spese per progetti d’impresa di valore non superiore a 1,5 milioni di euro. Il bando rinnova il regime di aiuto per l’autoimprenditorialità previsto dal decreto legislativo n. 185-2000 e incoraggia la nascita di aziende costituite in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne.

I prestiti, fino a un massimo di 200 mila euro, sono destinati sia alle imprese costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda che alle persone fisiche pronte a costituire la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni. Il 25% di spese a carico dei proponenti può essere garantito attraverso risorse proprie o mediante finanziamenti bancari.

COSA POSSONO RIGUARDARE I PROGETTI DI IMPRESA

la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli,
la fornitura di servizi alle imprese e alle persone,
il commercio di beni e servizi,
il turismo,
le attività riconducibili a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti la filiera turistico-culturale e l’innovazione sociale.
Richiesti finanziamenti per 150 milioni di euro

421 DOMANDE IN SOLI DUE GIORNI

nei primi due giorni sono state presentate 421 domande, mentre 1.212 risultano in fase di compilazione, per un totale di 150 milioni di euro. La misura è stata finanziata dal Ministero dello Sviluppo economico con 50 milioni di euro. L’auspicio di Invitaia è quello che il ministero faccia crescere presto il finanziamento fino a 100 milioni.

Le risorse potrebbero venire dal PON Imprese e Competitività 2014-2020, il cui budget è riservato alle sole Regioni Convergenza e In Transizione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). D’altra parte, sono proprio le Regioni del Mezzogiorno le protagoniste del successo dello strumento: il 68% delle domande di finanziamento proviene infatti dal Sud, a fronte del 31% di richieste dalle Regioni del Centro Nord. Quanto ai settori preferiti dagli startupper, quelli che emergono maggiormente sono quelli della manifattura e produzione di servizi (34%), seguiti dai servizi alle persone (21%) e dal commercio (17%).

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