Armani: la diversificazione paga

Il Gruppo Armani archivia il 2015 con un  giro d”affari che raggiunge i 2,6 miliardi di euro, in crescita del
4,5% rispetto all’anno precedente.

L’Ebitda, in linea con quello del 2014, si attesta a 513 milioni di euro (era 507 milioni lo scorso
esercizio), pari 19,4% dei ricavi. Gli investimenti patrimoniali risultano pari a 117,5 milioni, mentre la liquidità di cassa, al 31  dicembre 2015, ha raggiunto i 640 milioni di euro.

Per quanto riguarda la crescita, essa ha riguardato in maniera organica tutti i brand e i
canali distributivi del gruppo. A livello geografico, la crescita è risultata “soddisfacente”, si legge in una nota, in tutti i mercati.

Il fatturato dell’indotto, incluse le licenze, è risultato pari a 4 miliardi di euro. “I buoni risultati conseguiti nel 2015 dimostrano ancora una volta la  capacità del mio Gruppo di confermarsi come leader del settore e punto
di riferimento a livello globale”, ha commentato il presidente Giorgio Armani, evidenziando che, “questi risultati sono frutto di un’attenta politica di diversificazione delle linee del Gruppo, coniugata al coordinamento dei canali distributivi, alla valorizzazione del ruolo dei nostri partner commerciali e sostenuta da una spinta creativa
abbinata a una strategia industriale equilibrata e orientata a creare qualità e valore duraturo”.

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