Asset Allocation. Qual è il modello di riferimento femminile? Cosa si aspettano dall’asset class nel 2016

Asset Allocation. È stato un inizio 2016 difficile: cosa ti aspetti per la tua asset class quest’anno? Festeggiando la Giornata internazionale della donna 2016, chi è il tuo modello di riferimento femminile? Sono queste le due domande rivolte a donne che rivestono il ruolo di gestori di fondi senior per Columbia Threadneedle Investments.

Ann Steele, gestore senior azionario europeo

È stato l’avvio peggiore degli ultimi 40 anni per l’azionario europeo. Le cause
sono il proseguire del rallentamento in Cina, la riduzione delle scorte nei
comparti industriali e il collasso dei prezzi del petrolio e di altre materie prime. Un
altro motivo di preoccupazione risiede nella crescita globale più lenta rispetto al
ritmo a cui avevamo fatto l’abitudine negli ultimi 15 anni, che non crea un
ambiente positivo per le banche, in quanto implica un aumento dei debiti in
sofferenza. I periodi prolungati di tassi d’interesse negativi tendono a polarizzare
le economie ed è tempo che le banche centrali, insieme ai governi, comincino a
cercare altri strumenti di stimolo (possibilmente di natura fiscale).
Fortunatamente per gli stock picker, in Europa le società orientate alla crescita di
qualità mondiale sono diventate un po’ più abbordabili e quelle con bilanci e
flussi di cassa solidi, associati a dividendi elevati, risultano molto interessanti
(parliamo di aziende come Unilever, Reckitt Benckiser, Sika, Ryanair, BT e
Amadeus, solo per citarne qualcuna). Gli investitori attivi hanno l’opportunità di
acquistare queste azioni a prezzi bassi.

Sono molte le donne che hanno fatto la storia e sono state fonte di ispirazione,
da Cleopatra a Rosa Parks, ma anche Emmeline Pankhurst, Anna Frank, la
Regina Elisabetta II e JK Rowling. Nel corso della storia, le donne hanno
combattuto coraggiosamente e instancabilmente per affermarsi sul piano
individuale nei rispettivi campi. Eleanor Roosevelt una volta ha sfidato tutte noi a
“fare ogni giorno qualcosa che vi fa paura”. Nell’ottobre del 2012, un uomo armato è salito su uno scuolabus in Pakistan e ha chiesto a una ragazza come si chiamasse e cosa ci facesse lì, prima di spararle
tre volte in testa. La sua colpa? Parlare di istruzione per le bambine. Durante la
convalescenza, Malala Yousafzai ha detto: “Non voglio essere ricordata come la
ragazza a cui hanno sparato. Voglio essere ricordata come la ragazza che si è
battuta”. Che modello eccezionale nel mondo difficile di oggi. Ho lavorato molto
per fare in modo che i miei figli avessero una buona istruzione, che permettesse
loro di sfruttare al meglio tutte le loro potenzialità e spero che anche loro
lasceranno un segno.

Diane Sobin, Responsabile azionario USA

Dopo una brusca correzione dell’S&P500, le valutazioni ora sono il punto di forza
del mercato statunitense. Le prospettive degli utili, in un ambiente di bassa
inflazione e crescita del PIL modesta, non sono particolarmente brillanti, ma le
valutazioni sembrano riflettere le aspettative poco entusiasmanti attuali.
I consumatori USA appaiono in buona forma, con il miglioramento
dell’occupazione e la spesa per consumi in leggera ascesa, in parte grazie ai
prezzi bassi della benzina.

Ho avuto la fortuna di avere due modelli di riferimento femminili nel settore della
gestione patrimoniale, all’inizio della mia carriera. Da matricola all’università a
New York, ho avuto l’opportunità di lavorare in un ruolo di supporto per Webster
Management, una divisione di Kidder Peabody. Ho avuto l’onore di lavorare con
Kathy Flynn, all’epoca gestore senior in team con un collega uomo. Erano
entrambi leader e innovatori nella ricerca per la gestione di fondi azionari e Kathy
aveva anche la qualifica di analista finanziaria (CFA). Vederli lavorare insieme e
raggiungere risultati attraverso un dibattito rigoroso, imperniato sul rispetto
reciproco, mi ha ispirato a intraprendere una carriera nella gestione di fondi. Quel
team misto, anche se all’epoca non ci ho riflettuto, per me era un ambiente
naturale. In un ruolo diverso, ma sempre con doti di leadership straordinarie, voglio citare
Bridget Macaskill, che era amministratore delegato di Oppenheimer Funds
quando ho iniziato a lavorare per loro nel 1995. Bridget ha portato in dote nei
servizi finanziari le competenze di una dirigente proveniente dal settore dei
consumi, offrendo un contributo cruciale al rebranding della società (che resiste
ancora oggi). Nonostante i diversi colleghi uomini che l’hanno messa in
discussione durante quella campagna, Bridget è riuscita a portare a termine il
lancio con successo. Ho sempre ammirato la sua creatività e la sua dedizione ai
clienti, ma soprattutto il fatto di aver lanciato un programma per coinvolgere le
donne negli investimenti molto prima che diventasse di moda. È stata davvero un
modello e un’apripista per le donne nel nostro settore.

Cathrine de Coninck-Lopez Sustainable and Responsible Investment Officer

L’investimento responsabile continua a crescere, man mano che i nostri clienti e in generale il gruppo di soggetti coinvolti acquisiscono maggiore consapevolezza della possibilità di ottenere buoni risultati finanziari abbinati a principi sociali e ambientali nella creazione di valore. Sono molto ottimista riguardo al 2016 (dopo l’accordo sul clima di Parigi), ma mi chiedo se le opportunità di investimento in grado di generare entrambi questi elementi continueranno a crescere. Trovo incoraggiante l’ottima performance mostrata finora, in Regno Unito, dall’azionario etico e dalle strategie di fondi “social bond” che gestiamo, e conto di consolidare questo successo nel 2016

Il mio modello di riferimento femminile è Meg Whitman. Una volta ho visto una sua intervista su come era riuscita a tornare alla guida di Hewlett-Packard dopo la candidatura a governatore della California. Ho pensato che ne parlava con un’umiltà straordinaria, ponendo l’enfasi sulle pari opportunità.

Maya Bhandari, Gestore, multi-asset allocation

Sono gestore e co-gestore di una gamma di portafogli multi-asset di Columbia Threadneedle, quindi mi interessano tutti i mercati finanziari globali. La volatilità di mercato sembra destinata ad aumentare quest’anno, lasciando i rendimenti corretti per la volatilità o per l’indice di Sharpe ampiamente al di sotto di quelli totali a tutto campo. Su cosa si basa questa opinione? In parole semplici, vi sono quattro forze di media potenza che si stanno scontrando in questo momento: lo shock sui prezzi petroliferi legato all’offerta, con un impatto pesante sui produttori di petrolio e i mercati delle obbligazioni societarie; la Fed impegnata (giustamente) a tirare la cinghia monetaria, di fronte all’esaurimento della capacità in eccesso da parte dell’economia USA; una recessione globale dei profitti nel settore manifatturiero/industriale; e il ribilanciamento in atto nell’economia cinese, con lo spostamento del fulcro da esportazioni e investimenti verso la domanda domestica, che continua ad avere ripercussioni sui mercati delle materie prime, per i quali la Cina è stata la principale fonte di domanda globale. La svalutazione dello yuan cinese, l’anno scorso, è stata la scintilla che ha innescato queste quattro forze e, con lo yuan così (tanto) sopravvalutato, il potenziale di liquidazione da parte del maggior creditore mondiale persiste. Il mondo che ho descritto mette alla prova una diversificazione ingenua; di sicuro oggi più che mai si riafferma l’esigenza di un’allocazione del patrimonio attiva e dinamica. Il “lato positivo”, in questo contesto, è l’opportunità di aiutare i clienti a solcare questi mari agitati. Al momento, da un punto di vista multi-asset, l’azionario e l’immobiliare risultano ancora più appetibili dei titoli di Stato dei paesi maggiori, con i mercati del credito, le materie prime e la liquidità piazzati in posizione intermedia.

Questa espressione assume un significato diverso per ognuno di noi. Per me, un modello di riferimento è qualcuno capace di ispirarmi, motivarmi e mettermi alla prova. Nella Giornata internazionale della donna, ho la fortuna di avere molte donne che l’hanno fatto e continuano a farlo. Parlo delle donne della mia famiglia (mia madre e mia nonna), ma anche di donne di successo nella finanza (incluse molte qui in Columbia Threadneedle) e in ruoli di rilievo (all’ultima conta, vi erano 16 governatori di banche centrali donne), economiste e autrici famose, e alcune delle principali figure sul fronte umanitario dei nostri tempi: ho tratto ispirazione, motivazione e stimolo da un’ampia gamma di modelli femminili.

Sarah Williams Responsabile azionario giapponese

Non si può ignorare il fatto che l’azionario giapponese ha iniziato l’anno in modo molto deludente. Tuttavia, continuiamo ad aspettarci risultati positivi nel 2016, anche se forse più sottotono rispetto all’anno scorso, quando il Giappone è stato il mercato più performante fra quelli principali. È vero che la valuta potrebbe rappresentare un ostacolo, ma i costi di molti fattori di produzione sono bassi e il mercato del lavoro contratto sta stimolando un’ondata di innovazione. Le valutazioni di mercato sono estremamente favorevoli a questi livelli. I punti positivi sono, di fatto, molto positivi. Le remunerazioni per gli azionisti sono in forte accelerazione, sotto forma di dividendi o di riacquisti di azioni. Inoltre, credo che la rivoluzione sul piano della corporate governance stia superando un punto di svolta, come testimoniano varie misure tra cui la nomina di amministratori esterni, l’introduzione di un sistema di remunerazione e promozione basato sul merito, l’esplicito perseguimento del ROE come riferimento, la pubblicazione di codici di corporate governance e un livello più alto di coinvolgimento degli azionisti. Sono in Giappone e lo vedo.

Sarà fuori moda, ma la mia risposta è Margaret Hilda Thatcher. Avevo 11 anni quando è diventata leader dell’opposizione e 15 quando ha vinto le elezioni per la prima volta diventando Primo ministro del Regno Unito. Per tutta l’adolescenza e la mia vita da adulta sono stata consapevole del fatto che una donna poteva essere qualsiasi cosa desiderasse. Forse Hillary Clinton può fare la stessa cosa negli Stati Uniti, quasi quarant’anni dopo.

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