La Direttiva Europea 2014/95/UE sulle non-financial information cambia i bilanci delle società

La visione delle imprese eccellenti italiane e il ruolo del Business Reporting per la creazione di valore è stato il tema della II edizione del Convegno ‘Dal Report di Sostenibilità al Report Integrato | Per banche, assicurazioni, imprese di servizi’.

Si è tenuta a Milano, presso la Sala delle Colonne di Banca Popolare di Milano, la II edizione del Convegno ‘Dal Report di Sostenibilità al Report Integrato | Per banche, assicurazioni, imprese di servizi’, convegno, organizzato da Assosef – Associazione Europea Sostenibilità e Servizi Finanziari-no profit in collaborazione con NIBR Network Italiano Business Reporting e Green Business Executive School, che ha tracciato l’attuale momento del Business Reporting a valle delle opportunità e delle preoccupazioni emerse dopo l’emanazione della Direttiva Europea 2014/95/UE sulle non-financial information nei bilanci delle società.

CAMBIO DI PASSO PER BANCHE E ASSICURAZIONI

Marcello Priori, Vice Presidente Consiglio di Sorveglianza di Banca Popolare di Milano ha introdotto il Convegno con un saluto al pubblico in sala ed un brillante intervento in cui ha sottolineato, tra l’altro, il valore delle relazioni di fiducia con gli stakeholder e il mercato.
Marco Fedeli, Presidente Assosef e fondatore di Green Business Executive School ha presentato al pubblico un’interessantissima ricerca realizzata da Ricerche Verdi e WebResearch in cui, attraverso software di intelligenza artificiale in grado di simulare reti neurali, sono state analizzate le conversazioni online dell’intero 2015 a proposito di servizi finanziari e sostenibilità. “La maggioranza di giudizi negativi [74%] – dice Fedeli – induce nuove riflessioni su modelli di business che riconcilino il mercato con i suoi player finanziari. Per questo la reportistica di sostenibilità rappresenta uno strumento decisivo nel riallineamento con il sentiment dell’opinione pubblica, per rafforzare competitività, reputazione e valore delle imprese finanziarie italiane. Ben venga quindi la Direttiva sulle non-financial information che impone un cambio di passo alle imprese in generale e alle banche e assicurazioni in particolare”.

VERSO LA BUSINESS SUSTAINABILITY

Stefano Zambon, Segretario Generale NIBR e Global Chairman WICI, nella sua relazione introduttiva ha inquadrato i nuovi scenari di riferimento del Business Reporting sottolineando la necessità delle imprese di innovare sé stesse e i modelli di business. “E’ necessario passare dal mero ‘Financial Reporting’ – dice Zambon – a un più ampio ‘Business Reporting’ che possa presentare un quadro più esaustivo delle strategie, del modello di business e delle risorse intangibili su cui si basa lo sviluppo dell’azienda inclusa la sostenibilità socio-ambientale. Un nuovo concetto che chiamerei ‘business sustainability’ “.
Gian Paolo Ruggiero, dirigente del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha spiegato al pubblico in sala l’iter di recepimento della Direttiva Europea 2014/95/UE sulle non-financial information, che entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2017. Il processo prevede, oltre ai tavoli delle Amministrazioni e Autorità interessate, un documento di consultazione pubblica per acquisire valutazioni e commenti da parte degli stakeholder sugli aspetti generali di policy [entro la primavera] e la pubblicazione di uno schema di testo normativo [entro l’estate].
Pietro Negri, Responsabile Societario e Concorrenza di ANIA-Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, ha illustrato come il tema della sostenibilità per i servizi assicurativi sia di importanza tale da essere materia di interesse dell’intera azienda, a partire dal massimo livello decisionale della compagnia. In particolare le informazioni non finanziarie innescano una complessa interconnessione tra le attività aziendali con un effetto molto rilevante sull’attività di business dell’impresa, in un contesto migliorativo per la creazione di valore non solo economico ma anche sociale.
Laura Girella Regional Lead, Italy di IIRC–The International Integrated Reporting Council ha dato un quadro, sull’utilizzo del Report Integrato, in un orizzonte internazionale. Dopo aver affermato che oltre 1.000 importanti organizzazioni nel mondo realizzano un Report Integrato, ha sottolineato l’attività presente in Italia sia nell’ambito dei servizi sia nel bancario che tra le compagnie assicurative. “L’implementazione dell’Integrated Reporting – dice Girella – è un processo in divenire che sottende un cambiamento nella cultura d’impresa così profondo da costituire una nuova ‘teoria di impresa’. In essa il Report Integrato non intende sostituire il bilancio di esercizio e/o il Report di Sostenibilità. La sostenibilità è infatti parte integrante di un processo più ampio di creazione di valore”.

La successiva tavola rotonda ha visto la partecipazione del Gruppo Unipol con Marialuisa Parmigiani; Federcasse Credito Cooperativo rappresentato da Claudia Gonnella; A2A con l’esposizione di Anna Villari; Reale Mutua con Tiziana Graneris; Credito Valtellinese rappresentato da Paolo Baroli e da Francesco Lenoci.

Nella foto da sinistra Laura Girella, Gian Paolo Ruggiero, Marco Fedeli, Stefano Zambon, Pietro Negri

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