Sistri. Una controversia continua

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Sistri al via da ottobre per i rifiuti pericolosi

 

Il sistema di tracciamento sarà operativo per tutti gli altri operatori dal marzo 2014. Contributi sospesi per quest’anno. In corso una revisione dei costi

 

 

 

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini del 20 marzo 2013, stabilisce le modalità per l’entrata in vigore del Sistri, il sistema per la tracciabilità dei rifiuti. Il decreto è stato elaborato sulla base dei rapporti dell’Agenzia per l’Italia digitale e del parere dell’Avvocatura generale dello Stato. L’entrata in vigore del Sistri avverrà in modo graduale e progressivo; ciò consentirà agli operatori di verificare i dati inseriti all’interno del sistema e aggiornare i software di utilizzo, e al Ministero di introdurre le semplificazioni già segnalate dalle associazioni di categoria e successivamente quelle che si renderanno necessarie sulla base della verifica di funzionamento del Sistri.

In particolare, per l’entrata in operatività del Sistri, sono previsti due periodi

• dal 30 aprile al 30 settembre 2013 i produttori di rifiuti speciali pericolosi con più di 10 dipendenti e gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti speciali pericolosi, cioè le imprese più grandi e meglio organizzate, sono tenute ad “allineare” i dati e le informazioni già inserite a sistema In questo periodo potranno essere introdotte modifiche e semplificazioni necessarie per il migliore funzionamento del sistema e per la riduzione degli oneri amministrativi ed organizzativi a carico delle imprese.

Per queste imprese il sistema sarà pienamente operativo a partire dal 1° ottobre 2013

• per gli altri operatori il periodo di “allineamento” è compreso tra il 1 ottobre 2013 ed il 2 marzo 2014. Anche in questo periodo potranno essere introdotte modifiche e semplificazioni necessarie per il migliore funzionamento del sistema e per la riduzione degli oneri amministrativi ed organizzativi a carico delle imprese.

A partire dal 3 marzo 2014 il sistema sarà pienamente operativo.

Inoltre, in considerazione dell’esigenza di aggiornare i costi di funzionamento e di conseguenza gli oneri per le imprese, il decreto dispone la sospensione del pagamento dei contributi per l’anno in corso.

Il ministro, relativamente alla congruità del contratto con la Selex, ha avviato un processo di revisione dei valori economici, a vantaggio dei costi sostenuti dalle imprese che useranno il servizio.

RETE IMPRESE ITALIA REPLICA A CLINI:

DI INCOMPRENSIBILE C’E’ SOLO L’ATTEGGIAMENTO DEL MINISTRO

 

“Di incomprensibile in questa vicenda c’è solo l’atteggiamento del Ministro dell’Ambiente”: così Rete Imprese Italia replica alle affermazioni di ieri del Ministro Clini sulle osservazioni dell’Associazione rispetto al decreto di riattivazione del Sistri.

“Non abbiamo mai messo in discussione l’utilità e la necessità della tracciabilità sui rifiuti, e siamo i primi a sostenere e comprendere l’importanza dei controlli in quest’ambito per contrastare le ecomafie e la criminalità organizzata. Quello che, però, contestiamo al Ministro Clini è la complessità del Sistri e le pesanti ricadute per le imprese. Per questo ne sosteniamo l’abrogazione e, al tempo stesso, chiediamo invano da due anni, prima al Ministro Prestigiacomo e poi al Ministro Clini, la riprogettazione di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che risponda a criteri di efficienza, trasparenza, economicità e semplicità. Basterebbe semplicemente guardare ad altri Paesi europei per trovare le adeguate soluzioni”.

“Pertanto, riteniamo che il tenore e le parole del Ministro dell’Ambiente nei nostri confronti non solo siano irricevibili e inconciliabili con il ruolo istituzionale ricoperto, ma costituiscano un vero e proprio insulto alla parte più vitale del mondo produttivo che noi rappresentiamo. E per questo, invitiamo il Ministro Clini, sempre sensibile alle richieste della grande industria, a prestare maggiore cautela, ascolto e attenzione alle richieste delle PMI, che stanno vivendo sulla propria pelle una crisi profonda senza averne colpe”.

 

“Il sistema può funzionare anche se il suo avvio va gestito in modo graduale”. Lo dice il ministro dell’Ambiente Corrado Clini nel corso di una conferenza sul Sistri – www-sistri.it – , che in questi giorni si trovato al centro di un’inchiesta della Magistratura che ha portato ad arresti e sequestri. “Sulla base di queste indicazioni – prosegue Clini – abbiamo previsto che il sistema riparta in modo graduale e con una fase ‘sperimentale’. Dal 30 aprile il sistema riparte per operazioni di allineamento dei dati al sistema stesso, con la verifica del software, anche per consentire al ministero eventualmente di modificare e semplificare alcune procedure della gestione. Dal 30 aprile al 30 settembre le grandi imprese, o comunque le imprese che lavorano rifiuti pericolosi; perché questa è l’area alla quale si applica la prima fase del Sistri dovranno fare questo lavoro di verifica e riallineamento”. Il ministero, spiega Clini, “contestualmente valuterà quali sono le modifiche che si possono introdurre nelle procedure per rendere il sistema più semplice”. Poi, “dal primo ottobre per i rifiuti pericolosi entra in vigore. Mentre per i piccoli operatori al di fuori dell’area dei rifiuti pericolosi, e comunque per quelli che non ne gestiscono, il sistema avrà una fase di allineamento dal 30 settembre al primo di marzo 2014 e di nuovo in questa fase, anche per quest’area, vi saranno delle verifiche”. Infine, chiude Clini, “dal 3 marzo 2014 il sistema parte anche per quest’area”.

 

‘VALUTIAMO SE COSTITUIRCI PARTE CIVILE’

“L’indagine della Magistratura è in corso, il ministero dell’Ambiente sulla base degli atti valuterà se costituirsi parte civile, ma al momento direi che é abbastanza prematuro poter dire qualcosa in merito perché abbiamo bisogno di conoscere l’evoluzione dell’indagine”. Così il ministro dell’Ambiente Corrado Clini in una conferenza sul Sistri parla a proposito dell’inchiesta sul Sistema di tracciabilità dei rifiuti che nei giorni scorsi ha portato ad arresti e sequestri.

 

‘CONTRATTO VALIDO, VERIFICA SU COSTI’

“Il contratto nella sua struttura e forma è valido”, così come indicato dall’Avvocatura dello Stato. Lo dice Corrado Clini parlando del contratto con la Selex, anche in riferimento all’indagine della magistratura sul Sistri. “Nel merito dei costi – spiega Clini – è in corso una verifica, anche perché nella prima valutazione della Digit Pa era stata messa in evidenza una distanza tra costi di mercato e costi che erano stati applicati”. Il ministro “relativamente alla congruità del contratto con la Selex, ha avviato un processo di revisione dei valori economici, a vantaggio dei costi sostenuti dalle imprese che useranno il servizio”. Inoltre, il decreto dispone “la sospensione del pagamento dei contributi per l’anno in corso in considerazione dell’esigenza di aggiornare i costi di funzionamento e di conseguenza gli oneri per le imprese”.

 

‘SENZA SISTRI RISCHIO VUOTO CONTROLLI’

“La mancanza del riavvio del Sistri stava creando un vuoto nei sistemi di controllo, in particolare per quanto riguarda la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, con il rischio che l’Italia si trovasse inadempiente rispetto agli obblighi europei”. Così Corrado Clini in conferenza sul Sistri al ministero dell’Ambiente. Per quanto riguarda l’azienda che realizza il sistema, coinvolta nel procedimento giudiziario che ha portato a 22 misure di custodia cautelare, “all’interno della Selex sono completamente cambiati gli attori”, spiega Maurizio Pernice, direttore generale del ministero dell’Ambiente per la Tutela del territorio e delle risorse idriche. “L’organigramma è mutato, e il management che sta seguendo il riavvio del sistema è stato completamente cambiato- precisa Pernice- soprattutto c’è una nuova responsablità apicale della società, che segna il riavvio del programma”. Inoltre, “stanno anche lavorando molto anche con le associazioni di categoria per individuare tutte quelle semplificazioni che sono necessarie per ridurre oneri e problemi in capo alle imprese- aggiunge il dg del ministero- un lavoro molto concreto: si stanno analizzando dal punto di vista informatico che dei costi tutti quegli elementi che possono favorire la più efficace operatività del sistema così come la riduzione degli oneri sia gestionali che economici”.

 

VIA A PRIMA FASE 30 APRILE PER GRANDI AZIENDE

La prima fase del Sistema di tracciabilità dei rifiuti, il Sistri, partirà dal 30 aprile per i grandi produttori di rifiuti pericolosi (con più di 10 dipendenti). Fino al 30 settembre questo periodo è di allineamento per un migliore adeguamento al sistema. Per queste imprese la piena operatività sarà dal primo ottobre 2013. Lo prevede il decreto firmato il 20 marzo dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini, in cui si stabilisce l’entrata in vigore del Sistri, e che oggi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Per gli altri operatori il periodo di allineamento va dal 1 ottobre al 2 marzo 2014. Dal 3 marzo ci sarà la piena operatività.

 

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