Sicurezza energetica: la proposta dell’Italia all’Ue

Sicurezza nelle forniture di gas e sostenibilità negli approvvigionamenti: c’è una proposta alternativa italiana alle misure adottate dall’Ue avanzata dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, insieme ai suoi omologhi di Germania, Francia, Belgio ed Austria. In Consiglio Energia una proposta che rivoluziona uno dei quattro punti del pacchetto Ue in materia di sicurezza e sostenibilità energetica.

Il pacchetto presentato dal Calenda riguarda gli approvvigionamento di gas, accordi intergovernativi nel settore energetico, GNL e stoccaggio, riscaldamento e raffreddamento con cui si intende dotare l’Unione Europea degli strumenti necessari per affrontare la transizione energetica globale e fronteggiare possibili crisi energetiche. Al centro della proposta il sistema dei gruppi di assistenza reciproca di Paesi Ue in caso di crisi del gas. Nel caso di grave crisi negli approvvigionamenti, gli Stati membri dovrebbero contribuire a garantire ai Paesi confinanti le forniture di gas per famiglie e servizi sociali essenziali, quali i servizi di assistenza sanitaria e di sicurezza. Come? Con un taglio della domanda di gas nei Paesi confinanti, in modo da assicurare una fornitura al vicino in crisi.

Il nodo della controproposta sta nel non diminuire la domanda, ma nell’aumentare l’offerta attraverso una serie di misure precise. Bisognerebbe “attivare per prime misure di incremento dell’offerta” come “l’istituzione ex ante di fornitori di ultima istanza che intervengano in caso di emergenza, l’utilizzo condiviso degli stoccaggi di mercato e di quelli strategici e l’uso coordinato a livello regionale delle capacità dei terminali di rigassificazione di GNL oggi sottoutilizzati”, ha spiegato Calenda. “Solo qualora queste misure non diano gli effetti desiderati si potrebbe ricorrere al taglio della domanda. Occorre inoltre preparare scenari di rischio e piani nazionali di emergenza legati a possibili eventi negativi a carico di una specifica infrastruttura” e in base a questo stabilire “misure ‘regionali’ da inserire poi nei rispettivi piani di emergenza”, dove la loro inclusione “ne garantirebbe l’obbligatorietà”.

SNAM APPOGGIA LA PROPOSTA DI CALENDA

L’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà nel corso di un’audizione in commissione Attività produttive della Camera dei Deputati sul pacchetto Ue in materia di sicurezza e sostenibilità energetica, ha sottolineato l’importanza di aumentare l’offerta prima di attivare riduzioni della domanda in linea con la controproposta avanzata da Italia, Germania, Francia, Belgio ed Austria.

AUTORITA’ APPOGGIA

il commissario dell’Autorità per l’energia il gas e il sistema idrico, Valeria Termini, nella stessa audizione ha voluto evidenziare il problema di una disomogeneità tra i Paesi Ue nella definizione di clienti tutelati e servizi socialmente rilevanti, cioè le categorie cui dev’essere garantita la fornitura anche in caso scattino i tagli dei consumi. Il rischio, secondo Termini, è che il meccanismo di solidarietà “potrebbe portare, in uno Stato membro confinante con un Paese in emergenza, tagli della domanda di gas del settore termoelettrico, dei consumatori industriali e di una parte dei consumatori civili non domestici, cioè le piccole e medie imprese”, che metterebbe in serio pericolo il sistema produttivo di un Paese come l’Italia.

 

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