Rifiuti elettronici: Ecolight non butta via (quasi) niente

Sono 25mila tonnellate di raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) raccolte delle quali 23.300 inviate a recupero. Sono i due principali dati emersi nel Rapporto sociale 2011 pubblicato da Ecolight, –  www.ecolight.it  -consorzio no profit che raccoglie oltre 1.500 aziende. Grazie all’attività svolta nella gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, nel corso del 2011 Ecolight ha permesso di avviare a recupero più di 12mila tonnellate di ferro, 5mila tonnellate di plastica, mille di alluminio e 800 di vetro. Buoni risultati anche dalla gestione delle pile e degli accumulatori esausti: il sistema di raccolta, avviato in forma volontaria, ha permesso al consorzio di gestire 204 tonnellate di rifiuti assicurando un tasso di recupero del 96,5%.  La crescita non è stata solamente in termini di volumi di rifiuti gestiti, ma anche del numero delle aziende consorziate ad Ecolight cresciuto del 25%, e arrivato a 1.427 imprese alla fine dell’anno scorso –  il 90% delle aziende della Gdo. Il consorzio si è confermato a livello nazionale come secondo sistema collettivo per quantitativi di immesso e primo per numero di aziende consorziate. Sul fronte della gestione dei raee, Ecolight ha operato nella raccolta dei raee domestici presso 2.775 punti di prelievo dislocati nei centri di raccolta comunali e presso i negozi attraverso il servizio Uno contro Uno dedicato alla distribuzione; e nella raccolta dei rifiuti elettronici professionali direttamente presso le aziende. Ecolight si è confermato consorzio di riferimento per il raggruppamento raee che comprende piccoli elettrodomestici, cellulari, pc ed elettronica di consumo: più del 37% quanto raccolto dall’intero sistema è stato gestito da Ecolight. Importante anche la quota di gestione per R5: il consorzio si è occupato di quasi il 40% delle sorgenti luminose giunte a fine vita. Secondo il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio sono ancora pochi i cittadini consapevoli della necessità di avviare ad un corretto recupero il vecchio cellulare o il frullatore portandoli al centro di raccolta o consegnandolo al punto vendita in virtù del decreto “uno contro uno”. La capillarità dell’azione è indicata dal numero di missioni operate: più di 14.000 per dirette ai centri di raccolta comunali, oltre 108mila per servire i punti vendita della distribuzione. Per quanto riguarda le pile e gli accumulatori giunti a fine vita, Ecolight ha operato su base volontaria avviando a recupero 204 tonnellate di rifiuti, di queste oltre il 67 per cento è composto dalle comuni pile nichel-cadmio. Accanto alla gestione dei raee, delle pile e degli accumulatori, Ecolight si è mosso in ambito culturale sensibilizzando il recupero dei rifiuti attraverso l’arte con il Museo del Riciclo – www.museodelriciclo.it – e con il concorso di pittura e design “Rifiuti in cerca d’autore”. È stato attivato inoltre un progetto dedicato alle scuole e realizzato con il WWF per sensibilizzare sul recupero delle lampadine a fluorescenza.

Costituito nel 2004 Ecolight è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei raee, delle pile e degli accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.500 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di raee.


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