Oscurato DDL storage cyberlocker legato al sito pirata

SI CONCLUDE L’OPERAZIONE “ITALIAN BLACK OUT”: OSCURATO DDLSTORAGE, CYBERLOCKER LEGATO AL SITO PIRATA

FPM E FIMI PLAUDONO L’OPERAZIONE CHE PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, SVELA LA RELAZIONE CRIMINALE ESISTENTE TRA I PORTALI PIRATA E I CYBERLOCKER DI RIFERIMENTO

• Grazie alla gestione di abbonamenti premium per gli utenti che scaricavano illecitamente opere protette dal diritto d’autore, il cyberlocker nazionale ha generato un giro d’affari di oltre 1.300.000 euro in circa un anno.

• Del totale di utenti attivi sulla piattaforma, solo il 3% attuava operazioni di upload.

• Lo 0,2% della suddetta quota riceveva un corrispettivo in denaro proporzionato alla quantità e alla qualità dei file caricati, per somme che hanno raggiunto anche 40.000 euro.

• Il cyberlocker creato in Italia contava su 120 server prima posizionati in Francia e poi spostati in Olanda.

• A fronte di 11.404.777 file caricati e resi disponibili sulla piattaforma, sono stati registrati oltre 460.000.000 download da parte degli utenti.
Per la prima volta in Italia, l’operazione Italian Black Out ha permesso di registrare numerosi ed evidenti indizi del legame che può intercorrere tra siti pirata e i cyberlocker di riferimento. Lo sviluppo di uno spazio apparentemente finalizzato ad uno scambio legale di file può celare, come in questo caso, una rete ben costruita per consentire agli utenti di accedere e fruire illegalmente di opere protette da copyright tramite degli abbonamenti a pagamento.

La Guardia di Finanza ha inibito l’accesso dall’Italia al portale “DDLSTORAGE” infatti, attraverso l’oscuramento del sito www.DDDLSTORAGE.com che aveva alle spalle 120 server e una vera e propria azienda italiana (con sede legale in Lussemburgo) dedita all’azione illegale: attraverso la vendita di abbonamenti, ha generato in 15 mesi un traffico criminale di oltre 1.300.000 euro e permesso lo scaricamento di oltre 460.000.000 file.

Dei tantissimi utenti presenti sulla piattaforma, infatti, circa il 97% era dedita alla fruizione delle opere caricate mentre solo il 3% gestiva il caricamento dei file, proprio come nella disposizione di un’offerta ben precisa verso un pubblico ampio. Di questo 3%, inoltre, lo 0,2% riceveva un compenso relativo al successo del materiale caricato: più il materiale veniva scaricato e fruito più alto poteva essere l’incentivo monetario, che è arrivato a toccare somme di 40.000 euro.

Si è di fatto, sviluppata una rete di trasmissione illegale di opere di svariato genere (musica, film, serie tv Sky, videogiochi e prodotti editoriali) che ha coinvolto numerosi soggetti a più livelli: oltre ai 5 gestori del sito, sono stati individuati e denunciati dal Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari 20 ulteriori responsabili.

“E’ fondamentale comprendere come la gestione di attività criminali di questo genere abbia un rilevante impatto sul mercato e sull’offerta legale in rete. Non si può parlare di attività di fruizione marginale in casi così sofisticati, in cui l’obiettivo diventa lo sviluppo di un mercato parallelo molto lucrativo”. Ha commentato Enzo Mazza, CeO FIMI.

Luca Vespignani, Segretario Generale FPM, ha aggiunto: “Ci troviamo di fronte ad un’ importante operazione per la lotta all’antipirateria italiana: per la prima volta in Italia si attesta in modo inequivocabile il legame diretto fra cyberlocker e siti pirata. Indagare e comprendere l’organizzazione di queste strutture è determinante per poter ostacolare la pirateria e i fenomeni criminali che accoglie”.

FIMI (Federazione dell’industria musicale italiana) ed FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale) accolgono con entusiasmo, quindi, la notizia della conclusione dell’operazione e plaudono al risultato ottenuto dalle Fiamme Gialle cagliaritane a conferma di quanto sia importante un’azione investigativa adeguata nella lotta alla pirateria digitale.

Milano, 04 Luglio 2014

La FPM nasce nel gennaio 1996 su iniziativa dell’ IFPI (International Federation of the Phonographic Industry), l’organismo internazionale con sede a Londra e della FIMI, con l’ obiettivo di combattere il fenomeno della pirateria mediante campagne di sensibilizzazione e attività informative. Si occupa di monitorare il mercato identificando i casi di pirateria, segnalandoli alle forze dell’ordine e alla Magistratura, collaborando sul piano tecnico su tutto il territorio nazionale e dando adeguata visibilità alle operazioni anti-pirateria.

FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) è nata nel 1992, aderente a Confindustria e IFPI, Federazione dell’Industria Fonografica Internazionale, rappresenta le maggiori imprese produttrici e distributrici del settore discografico per un totale di oltre 2500 marchi tra i più famosi del Mondo.

Contatti PR FIMI/FPM:
Alessia Esposito
E.mail: alessia.esposito@fimi.it
Tel: 02-795879
Mob: 349 58.97.925

 

GUARDIA DI FINANZA
COMANDO PROVINCIALE CAGLIARI
NUCLEO SPECIALE FRODI TECNOLOGICHE ROMA

COMUNICATO STAMPA CAGLIARI – ROMA, 04 LUGLIO 2014

GUARDIA DI FINANZA, CAGLIARI E ROMA: OPERAZIONE “ITALIAN BLACK OUT”: STRETTA CONTRO I “PIRATI” DI “DDLHITS/DDLSTORAGE”. OSCURATI ANCHE I SERVER DDLSTORAGE – PRIMO CYBERLOCKER ITALIANO

CONTINUA L’OFFENSIVA TECNOLOGICA DELLE FIAMME GIALLE CHE PATTUGLIANO IL WEB. GLI SVILUPPI INVESTIGATIVI DELL’OPERAZIONE “ITALIAN BLACK OUT”, CONDOTTA DAL NUCLEO DI POLIZIA TRIBUTARIA DEL CAPOLUOGO SARDO IN COLLABORAZIONE CON IL NUCLEO SPECIALE FRODI TECNOLOGICHE, SU DELEGA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CAGLIARI, HANNO PORTATO AD ASSESTARE UN ULTERIORE DURO COLPO ALLA CYBER-CRIMINALITÀ GLOBALE CON RADICI NEL TERRITORIO NAZIONALE.
IN ATTUAZIONE DI UNO SPECIFICO PROVVEDIMENTO EMESSO IN VIA D’URGENZA DAL SOSTITUTO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DOTT. GIANGIACOMO PILIA, E’ STATO INIBITO L’ACCESSO DALL’ITALIA AL PORTALE “DDLSTORAGE”, ATTRAVERSO L’OSCURAMENTO DEL SITO WWW.DDLSTORAGE.COM, AMMINISTRATO NEL NOSTRO PAESE E COMPOSTO DA OLTRE 120 SERVER CHE HANNO TROVATO LUOGO INIZIALMENTE SU INTERNET SERVICE PROVIDER IN FRANCIA, PER POI SPOSTARSI SU SPAZI OLANDESI GESTITI DA UN NOTO FORNITORE DI SERVIZI DELLA RETE. LA MIGRAZIONE È AVVENUTA CONGIUNTAMENTE AD UNA “CESSIONE” DEL SERVIZIO “DDLSTORAGE” AD UNA SOCIETÀ LUSSEMBURGHESE, ANCHE SE IL CYBERLOCKER CONTINUAVA A ESSERE GESTITO DA DOMINUS ITALIANI.
LA PIATTAFORMA OSCURATA CONSENTIVA L’ACCESSO A MILIONI DI OPERE PROTETTE DA DIRITTO D’AUTORE, TRA QUESTE: TRACCE MUSICALI, FILM E OPERE CINEMATOGRAFICHE, SERIE TV SKY, VIDEOGIOCHI E PRODOTTI EDITORIALI.
L’OPERAZIONE, PORTATA A COMPIMENTO PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA, HA AVUTO COME SCOPO PRECIPUO QUELLO DI AGGREDIRE LE CONDOTTE ILLECITE FINALIZZATE ALLA VIOLAZIONE IN MATERIA DI DIRITTI D’AUTORE ANCHE QUANDO SI CERCA DI MASCHERARE TALI ATTEGGIAMENTI DELITTUOSI DIETRO UNA PARVENZA DI LEGALITÀ CON LA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ AD HOC. SI TRATTA, INFATTI, DELLA PRIMA OPERAZIONE NELLA QUALE È STATO POSSIBILE PROVARE IL LEGAME DIRETTO TRA IL SITO VETRINA GIÀ SEQUESTRATO E IL CYBERLOCKER DI RIFERIMENTO.
DOPO L’INIBIZIONE DEL SITO DDLHITS, EFFETTUATA LO SCORSO ANNO, GLI INVESTIGATORI SI SONO CONCENTRATI PROPRIO SUL VEICOLO TECNOLOGICO APPURANDO I COLLEGAMENTI CON LA SOCIETÀ MADRE CHE AVEVA ADDIRITTURA CREATO UN VERO E PROPRIO SODALIZIO CRIMINOSO: GRAZIE A QUESTO SISTEMA I GESTORI DEL SITO CERCAVANO DI FIDELIZZARE I PROPRI UTENTI DIETRO COMPENSO COINVOLGENDOLI COSÌ NELL’ILLECITO AFFARE.
AD UNA PARTE DEGLI UPLOADERS, INFATTI, VENIVANO CORRISPOSTE SOMME PROPORZIONATE AL NUMERO DI DOWNLOAD OTTENUTO DALL’ILLECITA MESSA A DISPOSIZIONE DI MATERIALE TUTELATO, FINO A RAGGIUNGERE DIVERSE DECINE DI MIGLIAIA DI EURO L’ANNO.
IL CYBERLOCKER NAZIONALE, UNICO NEL SUO GENERE, È STATO CAPACE DI GENERARE UN ILLECITO GIRO D’AFFARI DI OLTRE 1.300.000 EURO IN POCO PIÙ DI UN ANNO DI ATTIVITÀ, TRAMITE LA VENDITA DI ABBONAMENTI PREMIUM DA PARTE DEGLI UTENTI FRUITORI. IL SISTEMA COSÌ SVILUPPATO HA GENERATO 460.000.000 DOWNLOAD ILLEGALI DI FILE PROTETTI DAL DIRITTO D’AUTORE. SONO ALTRESI’ SOTTO LA LENTE DEGLI INVESTIGATORI GLI INTROITI DERIVANTI DA CONTRATTI PUBBLICITARI. SUL PUNTO VA RICORDATO COME, DI RECENTE, VI SIA STATO UNO SPECIFICO ACCORDO TRA L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CHE RIUNISCE GLI OPERATORI DELLA PUBBLICITA’ ONLINE (IAB-ITALIA) E LE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA CHE RAPPRESENTANO I TITOLARI DEI DIRITTI DI AUTORE, FINALIZZATO, ANCHE IN ESITO ALLE RISULTANZE DI ATTIVITA’ DELLA GUARDIA DI FINANZA, A TAGLIARE FONTI DI SOSTENTAMENTO AI PIRATI INFORMATICI.
NELLE MAGLIE DELLE INDAGINI SONO FINITI 20 RESPONSABILI [F.B. CLASSE 62 DI ROMA, T.G. CLASSE 62 DI LECCE, T.M. CLASSE 92 DI AGRIGENTO, T.C. CLASSE 59 DI PORTO EMPEDOCLE, M.V. CLASSE 73 DI REGGIO CALABRIA, B.F. CLASSE 77 DI PRATO, M.E. CLASSE 62 DI CUNEO, S.M. CLASSE 46 DI TISSI (SS), B.G. CLASSE 73 DI VARESE, N.R. CLASSE 60 DI CITTADELLA (PD), C.G. CLASSE 48 DI MESTRINO (PN), C.F. CLASSE 63 DI MILANO, T.A. CLASSE 76 DI TRIESTE, P.F. CLASSE 70 DI TRIESTE, D.A.E. CLASSE 91 DI MILANO, M.E.M.I. CLASSE 60 DI MILANO, F.A.O. CLASSE 61 IRANIANO, F.M. CLASSE 89 DI PERUGIA, B.P. CLASSE 76 DI ROMA, B.D. CLASSE 86 DI TORINO] CHE IN CONCORSO CON I 5 GESTORI DEL SITO [B.F. CLASSE 83 DI PORDENONE, C.E. CLASSE 84 DI BRENO (BS), B.N. CLASSE 79 DI SACILE (PN), R.A. CLASSE 46 DI CANEVA (PN), C.D.W. CLASSE 82 DI BRENO(BS)] HANNO ALIMENTATO E COMPOSTO IL COMPLESSO SISTEMA ERETTO PER MASSIMIZZARE GLI ILLECITI PROFITTI DELLA PIATTAFORMA APPARENTEMENTE LEGALE. NEI CONFRONTI DI TALI SOGGETTI, TECNICAMENTE DEFINITI UPLOADER, SONO STATE ESEGUITE PERQUISIZIONI, ISPEZIONI INFORMATICHE E SEQUESTRI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE (INTERESSANDO LE PROVINCE DI SASSARI, BARI, PRATO, MILANO, PORDENONE, TREVISO E VENEZIA E LE CITTÀ DI AGRIGENTO, NOVARA, TRIESTE, CUNEO E ROMA).
TALE OPERAZIONE HA INFERTO PER LA PRIMA VOLTA A LIVELLO INTERNAZIONALE UN DURO COLPO AL PRIMO ANELLO DELLA CATENA DELLA PIRATERIA CREANDO UN AUTENTICO BLACK OUT CHE HA RIGUARDATO L’INTERO SISTEMA CARATTERIZZATO DALL’IMMISSIONE IN RETE (UPLOADERS), DALLA PROMOZIONE (WWW.DDLHITS.COM) E DALLA DISTRIBUZIONE (WWW.DDLSTORAGE.COM) DI OPERE TUTELATE, DIETRO LA PARVENZA LEGALE DI UNA SOCIETÀ COMMERCIALE (DDL TECHNOLOGIES SRL DI UDINE). SOLO PER DARE IL SENSO DELL’IMPORTANZA DELL’INDAGINE E PER AVERE UN PARAMETRO DI RIFERIMENTO, BASTI DIRE CHE LA FAMOSA OPERAZIONE SVOLTA DAL FEDERAL BUREAU OF INVESTIGATION (FBI) NEI CONFRONTI DEL NOTO CASO MEGAUPLOAD E MEGAVIDEO, SI È LIMITATA SOLAMENTE ALL’OSCURAMENTO DEI CYBERLOCKER UTILIZZATI PER LA DISTRIBUZIONE DEL MATERIALE TUTELATO.
L’ATTUAZIONE DELL’ORDINE DI INIBIZIONE CON IL BLOCCO DEGLI ACCESSI AGLI INDIRIZZI A LIVELLO IP E DNS, CONFERMA LA METODICA INVESTIGATIVA UTILIZZATA DALLA GUARDIA DI FINANZA E PROPOSTA ALL’ATTENZIONE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CAGLIARI, SEMPRE SENSIBILE SUL TEMA E PRONTA ALL’ADOZIONE DI MODERNE ED INNOVATIVE MISURE.
IL RISULTATO MESSO A SEGNO OGGI DALLE FIAMME GIALLE CAGLIARITANE IN SINERGIA CON LE UNITA’ SPECIALI DEL CORPO, EVIDENZIA COSI,’ ANCORA UNA VOLTA, NEI FATTI, LA GUARDIA DI FINANZA QUALE QUALIFICATO INVESTIGATORE DEL WEB NELLA LOTTA GLOBALE ALLA PIRATERIA DIGITALE, IN ATTUAZIONE DEGLI INDIRIZZI STRATEGICI ESPRESSI DAL COMANDO GENERALE.

Comando Provinciale Cagliari
Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche Roma 09126 Cagliari, Viale Diaz 174
Telefono 07034802800
00155 Roma, Via Marcello Boglione 84
Telefono 0622938900
e-mail: caramignoli.germano@gdf.it
reda.alberto@gdf.it

 

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