Al progetto Nutrire l’Arte hanno aderito una trentina di imprese che mettono a disposizione la loro competenza produttiva e distributiva per generare introiti da devolvere ai musei che partecipano al progetto lanciato da Promotion Expo che ha l’obiettivo di creare un flusso di risorse economiche per i musei che prendono parte all’iniziativa. Il progetto si basa su un concorso, aperto alle aziende specializzate nel merchandising museale e nell’oggettistica promozionale, che dovranno realizzazione prototipi ispirati alle opere d’arte selezionate dai direttori dei musei aderenti al progetto Nutrire l’Arte. I prototipi saranno esposti durante Promotion Expo – www.promotionexpo.it – (fieramilanocity dal 26 al 28 marzo) fiera della comunicazione e del marketing di relazione giunta alla 23a edizione. I referenti dei musei selezioneranno le migliori realizzazioni che potranno entrare in produzione ed essere commercializzate in diversi canali in Italia e all’estero (venerdì 28 marzo ore 11.00, fieramilanocity, proclamazione ufficiale dei prototipi vincitori). Dai ricavi della vendita dei prodotti ispirati alle opere d’arte, una percentuale sarà devoluta al museo proprietario di ciascuna opera. L’insieme dei prototipi creerà una collezione che sarà contraddistinta dall’etichetta “Nutrire l’Arte”.
Alla prima edizione del progetto hanno preso parte 4 musei: Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano, Fondazione Brescia Musei/Museo Santa Giulia, Musei Civici di Modena, Pinacoteca e il Museo Civici di Camerino che hanno selezionato alcune opere significative delle loro collezioni, mettendo le immagini a disposizione di una trentina di aziende specializzate nel merchandising museale e nell’oggettistica promozionale.
Il risultato sono oltre 60 prototipi appartenenti a diverse categorie merceologiche come: agende, custodie per smartphone, tappetini per mouse, taccuini, lavagnette magnetiche, cofanetti, decorazioni adesive per porte e pareti, arazzi da parete, cuscini, shopping bag, confezioni di saponette, quaderni e diari, tazze, borse, orecchini, sciarpe e cravatte, lampade, orologi da tavolo, T-shirt, lattine per caramelle, penne, timbri e molto altro ancora.
Se si considera che in Italia vi sono quasi 6.000 musei (fra pubblici e privati), ma meno di 700 sono dotati di un gift shop per la vendita di oggettistica ispirata ad opere d’arte, si comprende come il progetto Nutrire l’Arte, che ha come finalità l’apertura di nuovi canali commerciali per questi prodotti, possa costituire una risorsa di effettiva importanza per i musei.
“Abbiamo voluto dare un ulteriore impulso al merchandising museale che già occupa un posto importante nella fiera Promotion Expo, e creare un legame più forte e produttivo di opportunità per i diversi protagonisti del mercato”, dice Osvaldo Ponchia, presidente di OPS, organizzatore di Promotion Expo e editore della rivista Promotion Magazine, “grande distribuzione, industria di marca, agenzie di promozione, produttori di oggettistica, includendo il consumatore e il sistema dei beni culturali che ora trovano sia un nuovo terreno di dialogo sia un’effettiva piattaforma imprenditoriale con Nutrire l’Arte”.