Il Ministero della Cultura russo a lezione da IMT

Il Ministero della Cultura russo Vladimir Medinskij  a lezione alla Scuola IMT Alti Studi Lucca istituzione accademica pubblica organizzata come scuola di dottorato e centro di ricerca, una delle importanti eccellenze della Toscana. L’obiettivo del Ministro è conoscere da vicino il modello di studio e di ricerca applicato all’analisi e al management dei beni culturali.

medinLunedì 13 luglio il Ministro Vladimir Medinskij (nella foto a destra) sarà in visita alla Scuola accompagnato da una delegazione dell’agenzia Auipik, che si occupa della valorizzazione, della gestione e dell’utilizzo di più di 300 beni culturali di rilevanza nazionale per conto del Ministero della Cultura della Federazione Russa. La visita alla Scuola IMT di Lucca (insieme a una tappa a Roma, dove hanno sede le Scuole di Alta Formazione del Mibact) è finalizzata a conoscere da vicino le buone pratiche messe in atto nel nostro Paese nell’ambito della conservazione del patrimonio culturale. L’agenzia Auipik, infatti, intende aprire in Russia una scuola di formazione in cui sia possibile approfondire gli aspetti storici, storico-artistici, giuridici ed economici dei beni culturali e ha individuato in queste realtà italiane i modelli da cui trarre spunto. Ad accompagnare la delegazione saranno il direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, Pietro Pietrini (nella foto) insediatosi sette mesi fae la professoressa Maria Luisa Catoni, direttrice della Scuola dei beni e delle attività culturali e del turismo del Mibact e coordinatore del dottorato in Analisi e management dei beni culturali alla Scuola IMT.

RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE PER LA SCUOLA

Tutto questo accade una settimana dopo che l’IMT ha ottenuto un importante riconoscimento dal mondo accademico. La Scuola è stata promossa socio ordinario della Crui, associazione che riunisce le Università italiane, statali e non statali, entrando così a fare pare del novero dei grandi atenei del nostro Paese. Come membro dei Crui (conferenza dei rettori delle Università italiane), IMT assume un ruolo attivo nelle decisioni che riguarderanno le proposte e le osservazioni che l’Associazione può presentare al Governo, al Parlamento e alle altre istituzioni competenti del mondo accademico e universitario. Nata come associazione privata dei rettori, l’associazione ne corso degli anni ha acquisito un ruolo istituzionale e di rappresentanza esercitando al tempo stesso una discreta influenza sullo sviluppo del sistema accademico nazionale. Il riconoscimento è stato dato dopo un rigoroso processo di valutazione che ha tenuto conto del corpo docente in numero e con una adeguata qualificazione per svolgere sia l’attività didattica sia quella di ricerca. Inoltre IMT dispone di un campus residenziale nel complesso di San Francesco di Lucca e gode dei benefici derivati dal fondo di finanziamento del ministero e del sostegno di Flafr, Fondazione lucchese per l’alta formazione e la ricerca.

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